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Gino Bruni

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luglio 2019

Al Salone Nautico di Genova il Beneteau Swift Trawler 41.

Ai prossimi Saloni Nautici di Genova e Cannes, sarà presentato, in anteprima, il Beneteau Swift Trawler 41, l’innovativo 40 piedi del cantiere francese, disponibile sia in versione Fly sia Sedan, dotato di grandi spazi interni che accolgono fino a sette passeggeri.

Il rendimento e i consumi ottimali lo rendono per un vero gioiello di classe e tecnologia. Linee eleganti, moderne e grintose, sono caratteristiche che appartengono al dna della gamma Beneteau Swift Trawler.

La postazione di timoneria sorprende per la generosità dei suoi spazi protetti da vetrate, mentre la coperta verso prua, grazie al grande prendisole e agli alti pulpiti protettivi, contribuiscono alla spiccata personalità di questo innovativo modello.

Uno scafo che, disponibile in due versioni Fly o Sedan, è stato progettato per assicurare un rendimento e un consumo ottimali (due i motori da 270 o 300 cv con autonomia a 16 nodi di circa 180 miglia).

Molteplici soluzioni innovative facilitano la vita a bordo: la cucina è posta verso poppa in collegamento diretto con il pozzetto che dispone di un divanetto scorrevole per facilitare il passaggio verso la piattaforma bagno.

Nella postazione di timoneria, la seduta pilota è girevole per permettere a otto persone di sedersi in quadrato e il salotto è convertibile in zona notte per due persone, creando un piacevole angolo protetto da una tenda.

Nella coperta al piano inferiore, le tre cabine consentono fino a sette passeggeri di vivere comodamente a bordo di una barca davvero molto conviviale e familiare.

“Firenze da Competizione” mostra e convegno a Palazzo Medici Riccardi

Grazie alla collaborazione tra il CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano), il CMEF (Club Moto d’Epoca Fiorentino) e la Commissione Cultura dell’ASI, dal 1° al 25  settembre si svolgerà la mostra “Firenze da competizione”, dedicata alle auto e alle moto da corsa prodotte nel capoluogo toscano.

L’esposizione sarà allestita nel Corridoio delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 3, mentre il Salone della Provincia (all’interno dello stesso edificio) ospiterà un interessante convegno sui costruttori fiorentini in programma sabato 14 settembre. Interverranno Luca Manneschi (Commissione Cultura ASI) con il tema “Le moto fiorentine”, Alessandro Bruni (CAMET) con “La Florentia”, Massimo Grandi (Commissione Cultura ASI) con “L’evoluzione del design delle vetture spider corsa tra gli anni ’40 e ’50”, ed Eugenio Ercoli con “La storia dell’Ermini”.

La storia del motorismo fiorentino e toscano trova le sue radici molto lontano nel tempo. Il viaggio, infatti, inizia a bordo del Carro semovente di Leonardo da Vinci del 1478, per poi proseguire con il primo motore a scoppio brevettato nel 1854 da Barsanti e Matteucci, e passando quindi alla fabbrica Florentia attiva all’alba del 1900.

“Artisti per Nuvolari” 7^ edizione della mostra dedicata al “Nivola”

Dal 15 settembre al 13 ottobre 2019, Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mantova) ospiterà la settima edizione della rassegna “Artisti per Nuvolari”.La mostra – nata da un’idea di Adalberto Sartori, curata da Arianna Sartori e patrocinata dall’Automotoclub Storico Italiano – presenta le opere che 51 artisti di tutta Italia hanno dedicato al grande Tazio Nuvolari, il “mantovano volante”. Il mito del “Nivola” rivive nei dipinti realizzati con le tecniche più disparate – pitture ad olio, acrilico, tecnica mista, acquerello, disegno – ma anche nelle fotografie, nelle sculture in terracotta, ceramica, pietra, ferro e bronzo.

Le auto storiche e la Scuderia Racing for Genova Team.

Il bilancio dello scorso fine settimana agonistico della scuderia genovese Racing for Genova Team, è stato altalenante.

Le soddisfazioni maggiori sono arrivate dall’ultimo appuntamento del Campionato italiano Velocità in Salita per Autostoriche: la 31^ “Bologna – Raticosa”.

Il portacolori del sodalizio diretto da Raffaele Caliro, Stefano Zambelli, in gara con la Triumph Dolomite Sprint messagli a disposizione da Roberto Percivale, ha conquistato la quarantesima posizione assoluta, su oltre cento iscritti, risultato a cui ha abbinato il tredicesimo scalino nel 3° Raggruppamento e il successo, seppur platonico, in classe TC2000.

La sfortuna invece è toccata a Francesco Aragno. Il veloce savonese, in gara con il genovese Andrea Segir (Renault Clio S1600), al rally di Alba, è stato costretto al ritiro nel corso della settima e penultima prova speciale, per problemi elettrici alla vettura, quando occupava la quarantesima posizione assoluta.

Per quanto  riguarda i recenti successi dei piloti della Racing for Genova Team da segnalare la partecipazione, allo slalom “Favale – Castello”, dove la Racing for Genova Team ha ottenuto il secondo posto tra le scuderie avendo piazzato tre piloti – Alessandro Polini (2°), Roberto Risso (4°) e Davide Furnari (7°) – nella top ten finale e aver conquistato il primato in Gruppo N e l’undicesima piazza con Lorenzo Mottola (Renault Clio Rs).

Adesso è nuovamente il momento di accendere i motori; domenica prossima la scuderia di Genova sarà nuovamente in lizza allo slalom “Sette Tornanti”, in provincia di Trento sulla Strada Provinciale del Monte Bondone, con la Radical SR4 1400 di Giacomo Gozzi, desideroso di una conferma dei progressi mostrati al volante della nuova vettura.

Si avvicina il Premio Auto Europa 2019

Dato il successo delle ultime edizioni, anche quest’anno, il Premio Auto Europa si svolgerà a Frascati (Roma), presso Villa Tuscolana, suggestiva dimora del XVI secolo immersa nel verde del Monte Tuscolo con spettacolare vista su Roma.

L’iniziativa è curata dall’Unione Italia Giornalisti dell’Automobile.

Il Premio Auto Europa 2020 sarà assegnato dai Giornalisti dell’Unione Mercoledì 9 Ottobre 2019 e verrà inaugurato dai Test Drive riservati ai Giornalisti. La giornata e terminerà con la proclamazione delle Auto Vincitrici.

La monoposto del Politecnico di Torino vince la formula Sae Italy 2019.

Storico risultato per il Team Squadra Corse del Politecnico di Torino, che si è aggiudicato, per la prima volta, la medaglia d’oro nella categoria vetture elettriche della Formula Sae Italy 2019 che si è svolta a Varano de’ Melegari (PR) nel luglio scorso. Inoltre al Team è stato anche assegnato il prestigioso Premio Abarth riservato alla vettura elettrica più efficiente.

Il prototipo – che ha sfidato ventisei vetture presentate da squadre provenienti da tutto il mondo – è progettato da un team multidisciplinare di trenta studenti iscritti a differenti corsi di studio ed è stato costruito con il supporto di aziende come FCA, Pirelli, Brembo e molte aziende del territorio.

Rispetto alla vettura che lo scorso anno si è classificata al terzo posto, quella che ha corso quest’anno ha un peso complessivo di 183 Kg. – inferiore di ben 20 kg rispetto alla precedente: quest’aspetto, unitamente al nuovo sistema di controllo più sofisticato e alla frenatura rigenerativa che permette di recuperare il 30% dell’energia durante la fase di frenata, ha consentito alla SC19 di percorrere un giro di pista con un tempo inferiore di 2 secondi consumando di conseguenza meno energia. Tra le caratteristiche tecniche più rilevanti della monoposto: telaio monoscocca in fibra di carbonio, sospensioni a quadrilateri di tipo push-rod con braccetti in fibra di carbonio, trazione elettrica a 4 ruote motrici indipendenti con potenza di 80 kW.

La gara di quest’anno è stata particolarmente impegnativa a causa della pioggia battente che ha caratterizzato la prova più difficile, quella di Endurance.

Prossimi appuntamenti per il Team Squadra Corse saranno la Formula Student Czech Republic presso l’Autodromo di Most dal 10 al 12 agosto 2019 e la Formula Student Spain nel circuito di Montmeló (Barcellona) da 20 al 25.

Incidenti stradali il rapporto ACI ISTAT 2018

Italia 2018: diminuiscono morti (3.325 contro i 3.378 del 2017: -1,6%), incidenti (172.344 rispetto ai 174.933 dell’anno precedente: -1,5%) e feriti (242.621, erano 246.750 nel 2017: -1,7%).

I costi sociali dell’incidentalità stradale sono stimati pari all’1% del PIL nazionale.

Questi i dati essenziali del Rapporto ACI-ISTAT, che anche quest’anno sarà diffuso alla vigilia dell’esodo estivo.

“Rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime delle categorie vulnerabili, in particolare tra i pedoni – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia. La riduzione media annua del numero di vittime della strada del nostro Paese, poi, pari a 2,6% nel periodo 2010-2018, è inferiore a quanto stimato per l’obiettivo europeo – ormai irraggiungibile – di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020. La sicurezza deve tornare ad essere una priorità, sono necessari, da subito, corsi di aggiornamento o di guida sicura riservati ai conducenti, in quanto, se da una parte l’età delle vittime è aumentata, dall’altra i giovani si confermano la categoria più a rischio. E’ fondamentale, infine, una maggiore attività di controllo”.

“Il quadro dell’incidentalità stradale negli anni recenti riflette una diffusa situazione di stagnazione, con un arresto nei guadagni in termini di vite umane” ha affermato Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat. “Per monitorare il fenomeno e fornire un utile supporto alle decisioni, sarà necessario intensificare gli sforzi, anche in vista dei nuovi target per la sicurezza stradale previsti nell’agenda 2030. Gli obiettivi saranno basati su indicatori di prestazione riferiti a diversi ambiti, tra i quali velocità, infrastrutture, uso dei sistemi di protezione e distrazione alla guida. Inoltre, per venire incontro alle esigenze informative future, l’offerta di dati e strumenti di analisi dell’Istat è stata arricchita anche dalla nuova frontiera delle statistiche sperimentali; di recente pubblicazione sono i nuovi indicatori di incidentalità stradale basati sull’utilizzo di big data”.

CHI?

Giovani 15/24 anni e anziani 70/74 prime vittime; bambini in diminuzione.

Le fasce d’età più a rischio risultano i giovani tra 15 e 24 anni (413 morti: 12,4% del totale; 70,2 decessi per un milione di residenti) e gli anziani tra 70 e 74 anni (222 morti: 6,7% del totale; 78,4 decessi per un milione di residenti).

Per gli uomini si rilevano picchi in tre fasce d’età: 40-44 (200 morti), 20-24 (197), 55-59 (194). Per le donne frequenze maggiori per le età 70-84 (179).

Nel 2018 si sono registrate 9 vittime in meno tra i bambini 0-14 anni (34 rispetto ai 43 dell’anno precedente: -20,9%), ma siamo ancora lontani dall’obiettivo “vision zero” stabilito dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2020.

Tra tutti i conducenti coinvolti in incidenti, è particolarmente alto il numero di quelli tra i 40 e i 49 anni (21%), seguiti dai giovani tra i 20 e i 29 anni (19%) ma si registrano proporzioni elevate anche tra i più anziani (8% con età 70 anni e più). Rispetto ai patentati la probabilità di essere coinvolti in un incidente è più elevata nei giovanissimi, mentre decresce a partire dai 25 anni.

Aumentano pedoni e ciclomotoristi; diminuiscono motociclisti e ciclisti.

L’aumento dei morti ha riguardato, in modo particolare, ciclomotoristi (108; +17,4%) – che si confermano tra  le categorie più a rischio – e pedoni (609; +1,5%). Nel complesso, gli utenti vulnerabili rappresentano circa il 50% dei decessi (1.621 su 3.325).

Nel 2018 si sono registrate 1.420 vittime tra conducenti e passeggeri di autovetture (-3%), 685 tra i motociclisti (-6,8%), 219 tra i ciclisti (-13,8%).

DOVE?

Aumentano i morti sulle autostrade, diminuiscono in città e sulle strade extraurbane.

Nel 2018 è diminuito il numero di incidenti su strade urbane (126.701; -2,9%) e autostrade (9.372; -0,2%), mentre è aumentato sulle extraurbane (36.271; +3,4%). In città e in autostrada sono diminuiti anche i feriti (169.573 e 15.440 rispetto a 174.612 e 15.844 del 2017, pari a -2,9 e -2,5%).

Crescono (+10,5%) i morti su autostrade (i 43 morti di Genova sul Ponte Morandi sono compresi nella statistica), mentre scendono quelli all’interno dei centri abitati (-4,4%) e sulle strade extraurbane (-1,2%).

PERCHÉ?

Prime cause: distrazione, mancata precedenza e velocità elevata

Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocità troppo elevata si confermano, anche nel 2018, le prime tre cause di incidente (complessivamente il 40,8% delle circostanze).

Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza (20.443), manovra irregolare (15.192), comportamento scorretto verso il pedone (7.243) o del pedone (7.021), presenza di buche o ostacoli accidentali (6.753): rispettivamente il 9,2%, il 6,9%, il 3,3%, il 3,2% e il 3,1% del totale.

Sulle strade urbane la prima causa di incidente è il mancato rispetto di precedenza o semafori (17%), seguito dalla guida distratta (14,9%); sulle strade extraurbane la guida distratta o andamento indeciso (20,1%), velocità troppo elevata (14%) e mancata distanza di sicurezza (13,8%).

Violazioni principali: velocità, segnaletica, cinture di sicurezza/seggiolini e uso del cellulare

Nel 2018 le sanzioni per le violazioni al Codice della Strada si sono ridotte complessivamente del 4,4%, (anche a causa della diminuzione dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine), le voci principali, oltre al superamento dei limiti di velocità, vedono ai primi posti l’inosservanza del rispetto della segnaletica (365.697; -6,6%), seguita da mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (202.941; -0,03%) e uso improprio del cellulare alla guida (136.950; -6,1%).

In diminuzione anche le contravvenzioni per eccesso di velocità, (2.513.936; -11,6%). Tra le probabili cause il fatto che, nei mesi di giugno e luglio, il sistema Tutor sia stato inattivo.

QUANDO?

Agosto mese più pericoloso

I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto è il mese più pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali (2,7 morti ogni 100 incidenti). Giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso, (rispettivamente 16.755 e 16.856). Gennaio e Febbraio, viceversa, i mesi con il minor numero di incidenti, Febbraio anche con il minor numero di morti. Di notte (tra le 22 e le 6 del mattino) e nelle ore di buio aumentano sia l’indice di mortalità che quello di lesività (rispettivamente morti e feriti ogni 100 incidenti).

Aumenta (di poco) la mobilità

In ripresa la mobilità: lo scorso anno le prime iscrizioni di veicoli sono aumentate dell’1% rispetto al 2017, mentre il parco veicolare dell’1,3%. Stabili le percorrenze autostradali: +0,4%, con oltre 84 miliardi di km percorsi.

59°Salone Nautico di Genova: apertura prevendita dei biglietti

E’ attiva la prevendita online dei biglietti del 59°Salone Nautico organizzato da UCINA Confindustria Nautica a Genova in programma dal 19 al 24 settembre prossimi.

È possibile effettuare l’acquisto dei biglietti online mediante carta di credito o tramite bonifico bancario sul sito www.salonenautico.com, al costo di 15 euro (comprensivo di diritti di prevendita).

Il 59° Salone Nautico, è il  punto di riferimento per l’intero settore della nautica da diporto in Europa e nel Mediterraneo.

L’ edizione 2019  che vedrà l’area espositiva ridisegnata e innovata a partire dall’ingresso con l’installazione “From shipyard to courtyard” dell’archistar Piero Lissoni, celebrerà la Città della Nautica. Confermata, per il secondo anno consecutivo, la formula vincente di unico contenitore di quattro aree distinte: un Salone multispecialista espressione di eccellenza, con servizi dedicati per offrire il miglior panorama espositivo in termini di layout e servizi a pubblico ed espositori.

L’eccellenza si esprime anche sul fronte degli sponsor: è firmata BMW l’auto ufficiale della 59°edizione, Breitling si conferma l’orologio ufficiale della manifestazione. Main sponsor, per il secondo anno consecutivo, Fastweb, che rinnova la fornitura free WI-FI a pubblico ed espositori per tutta la manifestazione.

Oltre 1000 imbarcazioni, quasi 1000 espositori e un’agenda di eventi ricchissima che si terranno nella Sala Forum UCINA, al Brietling Theatre, presso gli stand degli espositori e in tutta la città, sono pronti ad animare il Salone Nautico.

Boom dei furti di auto a noleggio (+36%)

Nuovo boom dei furti di auto a noleggio (+36%): danni per oltre 10 mln di €

Rubati in un anno quasi 1.600 veicoli in noleggio a breve termine, più di 4 ogni giorno. Notevole il danno d’immagine per il Paese e quello economico per gli operatori del settore che supera i 10 mln di euro.  In alcune aree delle Regioni più a rischio (Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia) il fenomeno mette a serio rischio l’operatività del comparto.

L’allarme resta alto, nonostante le società di autonoleggio negli ultimi anni siano corse ai ripari proteggendo la propria flotta con dispositivi hi-tech per poter continuare a garantire servizi di mobilità ad aziende e turisti sull’intero territorio nazionale e negli ultimi 6 anni i recuperi dei veicoli sottratti siano passati dal 18% al 49%”.

 Sono questi i principali dati e trend che emergono dall’analisi elaborata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità (noleggio veicoli a lungo termine, rent-a-car, car sharing, fleet management e servizi di infomobilità e assistenza nell’automotive) sul fenomeno furti che colpisce il settore del noleggio veicoli.

 

  2018 2017  

Var, %

Veicoli rubati 1.594 1.173 +36%
Veicoli recuperati da furti 788 544 +45%
Veicoli rubati non recuperati 806 629% +28%
Danni da furti (mln di €) 10,2 7,7 +32%

 

Dopo quattro anni di costante diminuzione, nel 2018 gli episodi criminali hanno ripreso a colpire pesantemente i bilanci e l’operatività delle società di autonoleggio.

Il furto del veicolo ha, infatti, come immediata conseguenza, non solo la perdita economica pari al valore del bene sottratto, ma anche il mancato ricavo derivante dall’impossibilità di noleggiarlo almeno fino a quando il mezzo rubato non viene rimpiazzato in flotta, oltre alla generazione di costi e alla perdita di tempo dovuta alle necessarie pratiche amministrative e burocratiche necessarie.

Evidente anche il danno d’immagine per il Paese, con turisti che in vacanza vengono spesso derubati anche dei bagagli lasciati nell’auto e vedono la propria permanenza nel Belpaese rovinata da un fenomeno che solo in Italia raggiunge picchi così elevati.

Nel 2018 gli operatori di noleggio hanno subito 1.594 furti di veicoli contro i 1.173 del 2017 (+36%). Ogni giorno più di 4 auto in noleggio a breve termine vengono rubate.

Il fenomeno si concentra principalmente in alcune aree: Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia sono “teatro” del 90% degli episodi.

All’interno di questi territori strategici per l’offerta turistica del nostro Paese, i grandi operatori multinazionali e nazionali del noleggio a breve termine stanno da tempo effettuando valutazioni sulla effettiva redditività della permanenza.

I furti nel 2018 hanno generato infatti un danno per gli operatori pari a 10,2 milioni di euro contro i 7,8 del 2017, per un incremento del 32% in soli 12 mesi.

Per le aziende si tratta di una vera piaga da contrastare anche attraverso il ricorso alla sempre più efficaci tecnologie presenti sul mercato. Così nella lotta contro questi crimini, la buona notizia che al contempo sa di magra consolazione arriva dalla decisa crescita del tasso di recupero dei veicoli rubati, passato dal 46% del 2017 al 49% del 2018 (la media automotive nazionale è del 43%), ma che solo 6 anni fa era fermo al 18%. Grazie agli investimenti sulle dotazioni telematiche a bordo dei veicoli (satellitari e radio-frequenza), oggi gran parte dei recuperi avviene nelle 48 ore successive al furto, trascorse le quali le possibilità di rientrare in possesso del bene si riducono “al lumicino”.

In controtendenza rispetto al trend generale dei furti a livello nazionale, da anni in costante calo, il settore del noleggio veicoli rappresenta oggi il principale bacino cui attingono le organizzazioni criminali”, dichiara Giuseppe Benincasa – Segretario Generale di ANIASA, “che negli ultimi anni hanno visto crescere l’interesse per il redditizio business; un fenomeno che beneficia di un’evidente difficoltà di contrasto da parte delle Istituzioni centrali e locali e che riserva, purtroppo, al nostro Paese la maglia nera a livello europeo. Questa criticità si aggiunge alle difficoltà già vissute dagli operatori del rent-a-car a causa dei ricavi per giorno in ulteriore forte diminuzione e delle recenti previsioni di contrazione dei flussi turistici diretti verso il nostro Paese”.

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