Vetture nel 2021 perse 460 mila unità rispetto al pre – pandemia
Il mercato dell’auto chiude il 2021 con un tracollo delle immatricolazioni. Con il dato di
dicembre, che si chiude con 86.679 immatricolazioni (-27,5% rispetto a dicembre 2020), il
numero di auto nuove vendute nell’intero anno si ferma a 1.457.952 unità, con un lieve
incremento di 76.000 auto rispetto al 2020 (+5,5%) ma con ben 460.000 auto perse rispetto al
2019 (-24%).
Il dato del 2021, inferiore anche alle previsioni formulate durante l’anno, è stato influenzato
da una politica di sostegni frammentari e, in ultimo, dalle aspettative disattese dei consumatori
per l’assenza di incentivi nella manovra economica del Governo approvata in Parlamento.
“L’UNRAE – afferma il Presidente Michele Crisci – ribadisce il forte sconcerto per la
decisione delle Istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche
necessarie per incentivare il mercato dell’auto con un piano triennale. Finora, le pur scarse
risorse destinate con interventi “stop and go” hanno avuto un impatto positivo nel promuovere
la mobilità elettrica: le immatricolazioni di veicoli full-electric, plug-in hybrid e hybrid sono,
infatti, aumentati del 274% nell’ultimo anno e mezzo, con indubbio impatto positivo sul
rinnovo del parco e sulla riduzione emissioni”.
“L’assenza di una strategia almeno di medio periodo, con un piano di interventi organico –
aggiunge Crisci – farà ricadere i costi economici della transizione sui consumatori, e i costi
sociali sui lavoratori di un comparto che genera un fatturato commisurabile al 20% del Pil”.
In un contesto europeo, dove si distinguono i piani di incentivazione varati in Francia,
Germania, Spagna, Regno Unito, l’Italia spicca tra i maggiori mercati come l’unico a non aver
previsto alcuna risorsa per l’automotive. Per il solo 2022 fra PNRR e Leggi di Bilancio la
Germania ha stanziato 2.100 milioni di euro, la Francia 1.245 e la Spagna 619 milioni di euro.
“Di fronte al segnale scoraggiante di una Legge di Bilancio priva di attenzione verso un
settore fondamentale della transizione ecologica – conclude Michele Crisci – l’UNRAE sostiene
la necessità urgente di istituire un tavolo di lavoro che definisca una strategia volta a incentivare
la diffusione di vetture di ultima generazione, accelerare il rinnovo del parco circolante,
promuovere le infrastrutture di ricarica e varare la riforma fiscale del settore”.
L’analisi della struttura del mercato di dicembre, confrontata con lo stesso mese 2020, e del
totale anno evidenzia fra gli utilizzatori un crollo dei privati nel mese di circa il 30%, con una
quota che scende al 59,1%, mentre chiudono l’anno 2021 al 62,5% di share, poco sotto le
923.000 unità. Le auto immatricolazioni cedono 1/3 dei volumi, al 12,8% di quota, mentre nel
totale anno sfiorano il 10% con 145.600 auto
Il noleggio a lungo termine recupera rappresentatività nel mese, grazie alla performance
delle principali società Top, archiviando a fine 2021 il 17,5% di quota, con 258.870
immatricolazioni. Con una fortissima crescita in dicembre il noleggio a breve termine chiude
l’anno in contrazione al 4,4% di share (64.400 unità); le società anche grazie a una quota in
crescita nel mese, nel totale 2021 salgono a rappresentare il 5,7% del mercato con 83.700
immatricolazioni.
Le aree geografiche, tutte in fortissimo calo nel mese, mostrano a fine anno quote in
contrazione per il Nord Est al 31% (ma al 22,8% nell’analisi al netto del noleggio) e Nord Ovest
al 29,7%; il Centro Italia chiude al 22,1% di quota, l’area meridionale sale all’11,5% e le isole al
5,7%.
Il mercato dell’usato nel mese di dicembre registra una nuova leggera flessione sul 2020 dello
0,6% con 274.998 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. Nei 12 mesi dell’anno 2021 i
3.452.755 trasferimenti segnano un incremento del 14,4% sul 2020, ma una flessione del 17,5%
sullo stesso periodo 2019.
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