Il Salone Nautico Internazionale di  Genova organizzato da Confindustria  nautica è un evento che conta ben 61 edizioni già all’attivo, è espressione di un patrimonio unico, capace di coniugare storia, conoscenza, competenza, saper fare, design, tecnologia, innovazione, ricerca, sviluppo e business. Una realtà capace di saldare la solidità del passato con la visione del futuro, affermandosi come modello di evento all’avanguardia, efficace e concreto, che ha dato prova di forza e resilienza.

Il 22 settembre sarà inaugurato il 62° Salone Nautico Internazionale di  Genova, un evento che riflette l’eccellenza a livello mondiale del settore della  nautica da diporto italiana, e si conferma specchio di un mercato caratterizzato da un trend di crescita molto sostenuto, a conferma dell’autorevolezza e della forza della manifestazione.  Genova è “la casa” della  nautica del nostro Paese, per la sua storia e per la cultura marinara. Non solo rappresenta da sempre il mondo della produzione mondiale del settore, ma è indiscusso motore di sviluppo per l’intero comparto. Un punto di riferimento per tutto il settore, che favorisce il confronto e la crescita. Un evento che ogni anno attrae visitatori da diversi Paesi e accende la città. Un luogo dove innovazione, design, tecnologia e Made in Italy s’incontrano da oltre 60 anni.

Il Salone Nautico di  Genova è nato il 7 gennaio 1962. È la rassegna della  nautica da diporto italiana e l’unico salone italiano che fa parte del circuito internazionale. A  Genova, nel 1956, era nato l’Ente Fiera di  Genova, con il mandato di organizzare “manifestazioni fieristiche delle attività legata a comunicazioni marittime, fluviali e lacuali, comunicazioni aeree e telecomunicazioni”. Il presidente della Fiera è Giuseppe De Andrè, padre del cantautore Fabrizio De Andrè, e aveva in passato ricoperto anche la carica di vicesindaco della città. Per quanto riguarda il Salone, mette in evidenza la necessità di costruire i padiglioni della Fiera affinché il Salone Nautico possa nascere.

La costruzione dei padiglioni ha inizio nel 1959. I lavori procedono speditamente e il 27 gennaio 1962 apre il 1° Salone Nautico. Partecipano 430 espositori, provenienti da 18 nazioni. Nel dettaglio, gli italiani sono 254 e gli stranieri 176 (tra cui gli inglesi, all’epoca il punto di riferimento mondiale con il Boat  show di Londra). Le barche sono esposte nei padiglioni. Nella Darsena è presente solo un motoryacht del Cantieri Picchiotti di Viareggio, un Giannutri lungo 14,50 metri. È l’unica barca a galleggiare perché gli espositori sono poco propensi a mettere le imbarcazioni in acqua: a loro avviso in acqua le barche si sporcherebbero, e viste dalla banchina le barche sembrano più piccole. Invece, appollaiate sulle loro invasature, appaiono grandissime. Imbarcazioni a vela, con l’Alpa e i suoi scafi in vetroresina, dal piccolo Flying Junior all’Alpa 8; imbarcazioni a motore, con gli scafi Italcraft, cantiere nato nel 1955 e da sempre dedicato alla velocità; i primi gommoni, che qualcuno chiamò barche soffici, targati Pirelli, Gamma, Zodiac. Questa edizione ha segnato comunque un punto di partenza e da allora il Nautico ha continuato a distinguersi come appuntamento da non perdere per gli appassionati. Per la seconda edizione, nel 1963, viene occupato, oltre al padiglione C, anche il padiglione B da poco ultimato.

Il 1964 segna una tappa importante, con l’ingresso del Salone Nautico di  Genova nell’Organizzazione internazionale dei Saloni Nautici. Ma è il 1966 l’anno di svolta: il Salone Nautico passa sotto l’egida di UCINA Confindustria  nautica, l’Associazione senza fini di lucro che rappresenta le industrie e le imprese della  nautica da diporto. Viene stabilito inoltre un fortunato gemellaggio con il Boot di Düsseldorf. Da questo momento il Salone Nautico diventa un momento irrinunciabile sia per sviluppare business, sia per avviare e promuovere relazioni internazionali con l’industria che conta. L’evento si arricchisce di tavole rotonde, convegni, presentazioni a carattere sportivo e appuntamenti glamour.

Genova il mondo della  nautica e tutto quanto ruota attorno ad esso. 

Nel corso degli anni ‘80, il Salone Nautico di  Genova cresce guadagnando nuovi spazi sul mare, per evolversi in modo inarrestabile nel decennio successivo.

La crisi che ha negli anni recenti attraversato l’economia italiana e non solo a partire dal 2008 e che ha coinvolto anche il settore della  nautica, ha richiesto un surplus d’impegno cui UCINA Confindustria  nautica non si è sottratta, riuscendo a traghettare il Salone Nautico in porto nonostante il mare in tempesta. L’avvenuto rilancio del comparto è il traguardo che ha illuminato tutti gli sforzi e le risorse messe in campo, sempre fermamente orientati alla ripresa e alla crescita.

Nel 2014 il Salone Nautico di  Genova si attesta come il salone più frequentato del Mediterraneo, con oltre 100.000 visitatori e più di 750 espositori. Significativo e partecipato il coinvolgimento della stampa, con la presenza di circa 1.500 giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Per cinque anni consecutivi il settore della  nautica da diporto, fiore all’occhiello del made in Italy ed eccellenza di primo piano del Paese, vedrà una crescita a doppia cifra.

Il 2018 segna la prima visita ufficiale di un Presidente della Repubblica al Salone Nautico, con la presenza del Presidente Sergio Mattarella.

Nel 2020, nel contesto complesso dell’emergenza sanitaria da pandemia Covid-19, il 60° Salone Nautico di  Genova, organizzato da Confindustria  nautica ha rappresentato un evento unico, il solo evento gestito in presenza in Europa nel segno dell’efficacia e della qualità dei contatti per gli espositori, che ha registrato una forte presenza di pubblico qualificato e orientato al business: un’edizione modello di sicurezza e di gestione, frutto di un grande lavoro a sostegno del comparto e delle imprese del settore nel momento più critico di sempre per l’economia mondiale, che ha dato un segnale forte per la ripartenza dell’economia ed ha acceso i riflettori di tutto il mondo sull’evento e sulla città.

Quella del 2020 era stata un’estate particolare, che ha fatto scoprire la  nautica da diporto ad un gran numero di italiani, e quindi positiva per il settore: nel contesto dell’emergenza sanitaria, la vacanza in barca è stata percepita, a ragione, come sicura, a bassa aggregazione e ideale per il distanziamento. Questo ha riguardato tutte le fasce di mercato. E il 60° Salone Nautico ha costituito un momento strategico per il consolidamento di questi risultati e ha consentito da una parte al pubblico di avere a disposizione un’esposizione completa dell’offerta internazionale di settore e agli espositori di raccogliere e soddisfare la domanda del mercato. L’anno successivo, Il 61esimo Salone Nautico di  Genova si è confermato il punto fermo della nautica, come recitava la fortunata campagna di comunicazione.

Alcuni numeri per sintetizzare il percorso fatto dal 1962 ad oggi. Ai 30 mila metri quadrati del quartiere fieristico del primo Salone Nautico e ai 430 espositori si contrappone oggi in maniera significativa un’area espositiva di oltre 200mila metri quadrati tra terra e acqua e la presenza, nell’edizione numero 61 tenutasi nel 2021, di 1.000 imbarcazioni e di quasi 1.000 brand in esposizione. Ed è in continua evoluzione il percorso verso il 2023 – “Road to 2023” – che porterà alla realizzazione di un grande e innovativo Salone Nautico.

 Lo sguardo è proiettato sul futuro, con l’avvio dei lavori del nuovo Waterfront di Levante firmato da Renzo Piano, che nel 2023 darà al Salone nautico Internazionale di  Genova un layout spettacolare, funzionale e scenografico, che garantirà oltre 200 posti barca in più e un Palasport completamente rinnovato.

Oggi  siamo a pochi giorni dell’inaugurazione della 62ª edizione in programma dal 22 al 27 settembre che si presenta molto rinnovata.

I numeri del 2022

Sono oltre 1.000 le imbarcazioni presenti, 998 i brand in esposizione, mentre le novità annunciate dagli espositori sono 168” – ha sottolineato il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. “Il Salone Nautico è in continua crescita, quest’anno gli spazi espositivi in acqua sono aumentati del +5,2% e ha bisogno delle nuove aree DEL waterfront di Levante già in costruzione che ci garantiranno lo sviluppo dei prossimi 10 anni”.