Il tema della Memoria al centro della decima edizione

     Dopo il grande successo dello scorso settembre, con il record di 40mila presenze, è già tutto pronto per una decima e straordinaria edizione del Festival della Comunicazione in programma da giovedì 7 a domenica 10 settembre a Camogli. L’appuntamento annuale, tra i più attesi e importanti in Italia sui temi della cultura e della comunicazione, è perno di un network di grande forza attrattiva che collega centri d’innovazione, imprese e istituzioni. 

     Organizzato nell’incantevole borgo marinaro di Camogli, il Festival celebra il suo primo decennio di storia con un tema fondamentale qual è la Memoria: quella straordinaria attitudine della mente, del corpo e dello spirito che è parte integrante del nostro essere, strumento indispensabile per costruire l’identità delle persone e dei popoli.

     Tema carissimo a Umberto Eco, padre nobile del Festival, la Memoria è un’arte da coltivare e un muscolo da allenare, ancora di più in un contesto in cui i media s’interessano sempre più al presente e sempre meno al passato.

     “Noi stessi siamo la memoria. La memoria è l’anima”, esortava Eco, alludendo alla nostra, ormai consueta, abitudine a relegare l’esercizio stesso della memoria a forme digitali e al web.

     Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame e dal Comune di Camogli in collaborazione con Regione Liguria, Rai, Università di Genova, Istituto  Nazionale  di  Fisica  Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il Festival della Comunicazione 2023 accoglierà i più autorevoli protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento, che svilupperanno un dialogo appassionante e vivace, attraversando i generi e i toni più svariati. Con il record di oltre 100 ospiti confermati già al primo giro di boa della fase organizzativa. 

     “Memoria è da sempre una parola chiave del nostro Festival, così com’era un tema carissimo a Umberto Eco”, racconta il direttore del Festival Danco Singer. “Che si tratti di storia, di genetica, di digitalizzazione, di geologia, di manoscritti o di tradizioni antichissime, la memoria è un bene inestimabile che arricchisce e dà senso alla nostra stessa esistenza.  Per questo, in un momento importante per la nostra manifestazione quale è il decimo anniversario, abbiamo chiesto ai grandi protagonisti del panorama culturale italiano di condividere con il pubblico riflessioni, spunti e punti di vista che esplorino la memoria soprattutto nella sua dimensione costruttiva, per non ripetere gli errori del passato e per riflettere su come gestire quella proliferazione d’informazioni da cui oggi siamo circondati.”.

     “Il senso di un Festival dedicato alla Memoria, una sorta di rito collettivo che respira di vita e di passione, è anche l’entrare in connessione con chi c’è stato, chi c’è e chi ci sarà, attraverso la condivisione delle esperienze e delle conoscenze”, aggiunge la direttrice del Festival Rosangela Bonsignorio. “Per questo, sin dalla prima edizione affianchiamo agli incontri e alle conferenze moltissime attività per tutte le fasce d’età, viaggi nella natura e nella storia, spettacoli d’ogni genere, incontri con gli autori e appuntamenti con format innovativi. Il tema 2023 si può leggere anche come la voglia di ampliare le nostre memorie collettive raccogliendo sensibilità altrui, ricche e arricchenti, a partire dal desiderio condiviso di esplorare assieme”.

     Francesco Olivari, Sindaco di Camogli, chiosa: “Quando dieci anni fa, appena diventato sindaco, accolsi con favore l’idea di Rosangela e Danco di ospitare a Camogli il Festival della Comunicazione, intuendone il valore e l’originalità, non avrei mai immaginato il grande successo del festival, che si tocca con mano e si respira nell’aria: soprattutto per l’apprezzamento dello straordinario patrimonio culturale e paesaggistico del nostro borgo. Posso dire con orgoglio che Camogli ha contribuito a far crescere una delle manifestazioni più importanti del nostro paese ed è cresciuta con essa, diventata ormai punto  fermo di riferimento per comprendere e interpretare quello che siamo e che saremo”.

     Ad aprire il Festival 2023, nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, sarà il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, con la lectio “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”. La giornata inaugurale proseguirà con l’intervento “Informazione e memoria” di Enrico Mentana e vedrà in scena lo spettacolo “La misteriosa fiamma della Regina Loana”, tratto dall’omonimo romanzo che Umberto Eco ha pubblicato nel 2004. 

     Sul fil rouge di memoria e oblio, intellettuali di fama nazionale e internazionale condurranno lo spettatore tra letteratura e antropologia, intelligenza artificiale e filosofia, mitologia e storia contemporanea. 

     Tra gli interventi più prestigiosi e attesi, quello di Carlo Ginzburg su “Memoria, storia e criptomemoria” e di Domenico Starnone con “L’umanità è un tirocinio”; quello di Massimo Recalcati tra memoria, lutto e nostalgia e di Eraldo  Affinati con “Delfini, vessilli, cannonate – Cosa vuol  dire oggi leggere e scrivere?”, una riflessione autobiografica fra viaggi, storia, scuola e letteratura. 

     Sahra Talamo ci accompagnerà negli affascinanti meandri del nostro passato evolutivo con “Il memorabile orologio della preistoria. Le ultime ricerche scientifiche sull’interazione tra noi e i Neandertaliani”; Guido Barbujani in quelli delle nostre origini ancestrali con “Homo  Sapiens.  Le razze italiane” e Massimo  Cacciari in quelli altrettanto affascinanti della filosofia contemporanea con una lectio dedicata al concetto di “Oblio”. A far luce sulle nuove tecnologie saranno l’esperto di fama internazionale e docente di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath, Nello Cristianini con il suo intrigante speech “Convivere con le macchine intelligenti” e il direttore del team Nanoscopy di IIT di Genova Alberto Diaspro, con l’intervento “Il microscopio artificiale”.

     Impreziosiscono il ricco programma di talk: Maurizio Bettini con “Il sussulto del ricordo e il raschietto dell’oblio. La memoria a Roma antica”, Gherardo Colombo sui “75 anni di Costituzione”, Dario Bressanini con il suo manuale di autodifesa alimentare, Roberto  Cotroneo che racconta “La cerimonia dell’addio”, Paolo  Crepet e l’invito “Prendetevi la luna”, Aldo Grasso e “La televisione è un mito antico”, fino a Federico Rampini con “Africa, dove si gioca il nostro futuro”.

     Cifra ormai distintiva del Festival della Comunicazione sono i dialoghi che mettono a confronto personalità di spicco delle più svariate aree del sapere, creando contaminazioni e scintille inaspettate. 

     In calendario gli eventi di Rosario Fiorello, che ritorna al Festival della Comunicazione e sarà sul palco insieme ad Aldo Grasso; l’inedita coppia Alessandro Barbero – Aldo Cazzullo per sviscerare il tema di scottante attualità sul come “Raccontare la storia.  Oggi”; Carlo  Verdone con Severino  Salvemini nell’incontro “All’insegna  della memoria”; Guido Barbujani con Giorgio Manzi a proposito de “La memoria del tempo profondo”; Nicola Bertellotti con Ilaria Gaspari con “La polvere del mondo” e la memoria dei luoghi. Nel poliedrico mondo della scienza, i saperi s’intrecciano con Lorenzo Baglioni e Piergiorgio Odifreddi in “È tutto calcolato”; con Antonella Viola insieme a David Parenzo sulla “Via dell’equilibrio”; Silvia Ferrara con Giorgio Vallortigara su“Figure, simboli, numeri e parole”; Licia Troisi con Luca Perri sul confine “Tra scienza e fantascienza” ed Elisa Palazzi con Mario Tozzi su “I falsari del clima”. 

    Sul versante letterario, un dialogo “Dalla carta alle immagini” tra Paolo Genovese e Stefania Auci con letture di Donatella Finocchiaro; Cinzia Leone, a partire dal suo ultimo romanzo “Vieni tu, giorno nella notte”, dialogherà insieme a Mirella Serri; Maurizio de Giovanni rifletterà sul tema “Futura nostalgia” con Stefania Auci; infine Pietrangelo Buttafuoco e Luigi Merlo interverranno su “D’Annunzio e il mare. Cento anni dal Patto Marino”.

    A gettare uno sguardo alla storia contemporanea, Mirella Serri con Marcello Flores a proposito della data del 16 ottobre 1943 e “L’esito di due totalitarismi”; Claudio Strinati con Lorenza Baroncelli e Silvia Di Pietro sul museo come luogo di custodia della memoria collettiva; Gherardo Colombo e Miguel Gotor “Un paese senza memoria. Da Piazza Fontana a Tangentopoli”; Riccardo Rossotto con Gianni Oliva e Luigi Vergallo si interrogheranno su “C’è bisogno di un diverso metodo per insegnare la storia?”, Laura Fumagalli con Stefano Rossi e Mila Valsecchi ragioneranno sull’educazione dei figli del nuovo millennio con “Dal genitore sceriffo al genitore zucchero filato”. 

Tra i grandi appuntamenti dell’edizione 2023 spicca anche il tête-à-tête tra i sindaci di Genova e Milano Marco Bucci e Beppe Sala, in dialogo con Federico Fubini su “Città senza muri. Ripensare la crescita”.

    Tra volti nuovi e grandi amici del Festival, saranno quest’anno a Camogli anche Francesco Costa, Luca De Biase, Annalisa Bruchi, Federico Ferrazza, Beppe Severgnini, Pierluigi Pardo e molti altri. Oltre a Mondo Podcast, festival nel festival dedicato al panorama dei contenuti audio, confermati gli amatissimi format delle rassegne stampe del mattino, le colazioni – come quella con il cleaning influencer Mattia Alessio, ma anche Fabienne Agliardi e Sandra Bonzi – e gli aperitivi con l’autore con Severino Salvemini, Daniele Coluzzi, Norma Cerletti (Norma’s Teaching) e Giacomo Moro Mauretto (Entropy for life). 

Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti

Informazioni: http://www.festivalcomunicazione.it