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Gino Bruni

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Regolarità a media

Passanante – Molgora sono i vincitori  della Rievocazione  Coppa Milano – Sanremo

Mario Passanante affiancato da Alessandro Molgora, al volante di una Fiat 508 C del 1937, sono i vincitori della XIV Rievocazione Storica della Coppa Milano Sanremo.

Passanante, un vero specialista delle competizioni di regolarità, ha condotto una gara davvero esemplare combattuta fino all’ultimo passaggio.

Grande performance anche per il secondo equipaggio classificato formato da Francesco e Giuseppe Di Pietra con una Fiat 508 C del 1938. Al terzo posto si classificano Fabio Loperfido e Corrado Corneliani, su una Lancia Aprilia del 1938.

Per la categoria ante guerra , auto costruite fino 1945, il primo classificato per è stato l’equipaggio numero 1 composto da Matteo Belotti e Ingrid Plebani con una Bugatti T37A del 1927, mentre per le auto classiche commercializzate dal 1946 al 1990 il premio è stato vinto da Steven Collins e Sophie Gay con la Mercedes Benz 300 SL Roadster del 1960.

All’arrivo Geronimo La Russa, Presidente di Automobile Club Milano ha dichiarato:  “Anche in questa edizione della Coppa Milano Sanremo abbiamo toccato con mano la passione di tutti coloro che amano le auto: piloti, copiloti, meccanici e non solo. Adulti e bambini lungo tutto il percorso e durante le soste hanno guardato con ammirazione questi autentici gioielli su quattro ruote, che rappresentano storia, cultura e sviluppo tecnologico. Oggi davanti alla nostra sede è stato allestito il traguardo per celebrare i 120 anni di Automobile Club Milano. E’ una delle iniziative (ne abbiamo altre in cantiere) per celebrare come merita questo importante anniversario”

La XIV Rievocazione Storica è stata corredata da svariati titoli d’onore tra questi per la Coppa delle Dame i premi sono andati ai primi tre equipaggi femminili:, equipaggio n. 60 di Varina Parolaro e Ornella Pietropaolo su una Leyland Innocenti Mini Cooper 1.3 del 1972, seconde classificate Elisabetta Pacchioni e Sara Foiani – equipaggio n. 39 – su una Porsche 356 C del 1964, terzo equipaggio Maria Tajana affiancata da  Annalisa Bottini su una Alfa Romeo 1600 Spider del 1966.

Automobilismo: La Coppa Milano – Sanremo entra nel vivo della competizione.

 Domani passerella nel centro di Genova.

Il terzo giorno di gara della XIV Rievocazione Storica della Coppa Milano Sanremo and back è partito questa mattina dalla stazione vecchia della città di Sanremo.

I concorrenti questa mattina hanno affrontato la strada del Colle d’Oggia per poi passare nel borgo medievale di Zuccarello, fino ad arrivare sul mare di Loano.

Nel pomeriggio, passando dal Colle del Melogno e da Pontinvrea la carovana giungerà nel cuore di Genova, meta conclusiva della giornata.

Domani, domenica 26 marzo, la competizione vedrà il territorio ligure protagonista della terza giornata di gara. Dopo un passaggio in piazza De Ferrari in centro a Genova gli equipaggi dovranno affrontare la salita del Monte Fasce  e le dieci prove di precisione disseminate lungo il percorso. L’itinerario proseguirà poi per Uscio e il passo del Portello (con cinque controlli di media) , Mongiardino Ligure per arrivare poi a Milano, punto conclusivo della manifestazione.

Passando all’argomento prettamente sportivo, la classifica dopo la seconda giornata da gara vede l’equipaggio numero 52 formato da Giandomenico Amodeo e Paolo Ciprandi su Porsche 911 del 1969 occupare la prima piazza della classifica provvisoria seguito dai tedeschi Bernhard Hager  in coppia con Elisabeth Betz su Mercedes Benz 3000 SI del 1952. La terza posizione è occupata da Mario Passanante affiancato da Alessandro Molgora su Fiat 508 costruita nel 1937.

La Coppa Attilio Bettega premia la Scuderia del Grifone

Per la Scuderia del Grifone non è arrivata la vittoria assoluta ma, come consolazione, è arriva la vittoria come miglior Team.

Il risultato più importante per la Scuderia genovese guidata da Gianni Chiesa, è arrivato da Alexia Giugni con la Porsche 356, affiancata dalla figlia Caterina che sono salite sul secondo gradino del podio.

Marco Leva, navigato per l’occasione da Enrico Merenda, (Lancia Fulvia HF 1.6) ha portato a casa la terza piazza assoluta, mentre Cristian ed Elena Bonnet, (Alfa Romeo Giulia TI 1.3) hanno conquistato la sesta piazza assoluta.

Nona posizione per Regalia padre e figlio su Lancia Fulvia 1.3.

Mentre chiudono la “top ten”, Maurizio Verini con Laura Martines (su Fiat X 1.9).

Ottimo esordio di Fabrizio Rossi che con l’esperto Giacomo Turri (Lancia Fulvia Hf 1.6) che ha ottenuto la diciannovesima posizione. Chiudono la manifestazione con alterne fortune ma con qualche errore di troppo Biasci Ricci (Autobianchi A 112) ventiduesimi e Pasino Italiano (Opel Kadett GTE) ventinovesimi.

Gara sfortunata, invece per Stefano Rigo che si è dovuto ritirare per problemi ai freni della sua Lancia Fulvia.

La Scuderia del Grifone nel fine settimana alla Coppa Attilio Bettega dedicata ad un ex pilota del Team genovese

Saranno nove le vetture targate Grifone alla partenza della Coppa Attilio Bettega 2023 che scatterà alle ore 14 di sabato prossimo, 18 febbraio, dal Ponte di Bassano.

Dopo un percorso di 380 Km e nove tratti di prove di precisione la manifestazione si concluderà nelle prime ore di domenica mattina a Valstagna.

Marco Leva navigato per l’occasione da Enrico Merenda, partirà con il n due e guiderà la pattuglia delle Lancia Fulvia 1,6 HF, seguita da una vettura gemella portata in gara da Stefano Rigo e Pierpaolo Puhali. A completare la pattuglia Lancia HF ci sarà anche l’ HF ex ufficiale Lancia di Federico Rossi navigato, per l’occasione, da Giacomo Turri.

Questa vettura, negli anni passati, è stata portata in gara da Munari, Lampinen, Balestrieri, Kalstrom….

Enrico Regalia con il figlio sarà al via con la quarta Fulvia Grifone mentre Angelo Pasino e Patrizia Italiano, freschi reduci del Montecarlo Historic avranno la loro Opel Kadet GTE.

Maurizio Verini, reduce anche lui dal Montecarlo, affiancato dalla moglie Laura, sarà alla guida di una X 1/9.

 L’inedita coppia pisano – livornese formata da Enio Biasci e Roberto Ricci affronterà la manifestazione a bordo di una A112 Abarth.

Infine, la reginetta del Montecarlo 2022, dove ha vinto il trofeo femminile, Alexia Giugni a bordo della sua Porsche 356 avrà sul sedile di destra la promettente figlia Caterina Leva.

Ultimi della lista Grifone ma sarà sicuramente tra i protagonisti l’equipaggio svizzero Cristian Bonnet con la moglie Elena, già campioni italiani nel CIRM nell’anno 2020. Per loro un’ Alfa Romeo Giulietta1.3.

La gara

Anche questa edizione della Coppa Attilio Bettega ricalca in parte i classici percorsi del San Martino di Castrozza, della Liegi – Sofia – Liegi, del Prealpi Venete, competizioni dove, tra gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, si sono sfidati i più forti piloti del rallysmo mondiale. Percorsi severi, che richiedono abilità col volante, doti che permisero a piloti del calibro di Munari, Kallstrom, Pinto e Darniche di cogliere importanti successi e a campioni come Rohrl e Andruet di dimostrare tutto il loro valore.

Anche se la Coppa Bettega non è un rally vero e proprio, ma una gara di regolarità a media gli equipaggi dovranno affrontare strade tra le province di Vicenza, Trento e Belluno che, soprattutto, se coperte di neve metteranno a dura prova i concorrenti.

A Bassano del Grappa è previsto un ricordo di Attilio Bettega nel giorno in cui avrebbe compiuto settanta anni.

Alla cerimonia, oltre ai vertici dell’Automobile Club di Vicenza di cui il Presidente è il noto Luigi Battistolli, campione di Rally con lo pseudonimo di “Lucky”, sarà presente Alessandro Bettega, figlio dell´indimenticato campione della Lancia.

Chi era Attilio Bettega

Nasce a Trento il 19 febbraio 1953 e, debutta nei rally nel 1972, al volante di una Fiat 128 Rally. L’anno successivo vince il Campionato Triveneto con la 128 Cupè. Corse poi con l’Opel Ascona SR e in un secondo tempo con una Kadett GTE che gli permette di conseguire lusinghieri risultati. Nel 1977 si aggiudica la prima edizione del Trofeo A112 Abarth, trampolino di lancio per giovani piloti. Navigato dalla moglie Isabella vince cinque gare meritandosi il premio finale consistente nella partecipazione al Rally della Valle d’Aosta in qualità di pilota “ufficiale” del Gruppo Fiat. Attilio non si lascia sfuggire l’opportunità di dimostrare il proprio talento e con la Lancia Stratos in livrea “Alitalia” ottiene un’eccellente secondo posto assoluto preceduto solamente da mito Sandro Munari.

Nel 1977 si aggiudica la prima edizione del Trofeo A112 Abarth, trampolino di lancio per giovani piloti di belle speranze. Navigato dalla moglie Isabella vince cinque gare meritandosi il premio finale consistente nella partecipazione al Rally della Valle d’Aosta in qualità di pilota “ufficiale” del Gruppo Fiat. Attilio non si lascia sfuggire l’opportunità di dimostrare il proprio talento e con la Lancia Stratos in livrea “Alitalia” ottiene un’eccellente secondo posto assoluto preceduto solamente dal “drago” Sandro Munari. Nel 1978 disputa l’intera stagione agonistica a bordo di una Lancia Stratos semiufficiale della Scuderia Grifone.

Vince il Rally Liburna e il Valle d’Aosta, piazzandosi secondo assoluto rispettivamente al Rally d’Antibes e al Hunsruck Rally. Nel 1979 avviene la consacrazione di pilota ufficiale Fiat e la fiducia della casa torinese è ripagata con quattro vittorie assolute (Rally Costa Smeralda, 4 Regioni, Lana, Valle d’Aosta) e un terzo posto al Rally Mondiale di San Remo. L’anno successivo è sesto assoluto al Rally di Monte Carlo con la “piccola” Fiat Ritmo 75 con la quale ottiene il miglior tempo sulla prova del Col de Turini.

 Con la 131 Abarth invece consegue un ottavo posto al Rally dell’Acropoli e un sesto posto al Rally di Sanremo. In ambito nazionale vince per la terza volta consecutiva il Rally della Valle d’Aosta e giunge secondo assoluto al Giro d’Italia Automobilistico a bordo della Lancia Beta volumetrica. Nel 1981 vince il Rally del Ciocco e finisce al terzo posto nel Rally dell’Acropoli. Nel 1982 è l’anno del debutto con la Lancia 037 ma al Rally Tour de Corse rimane vittima di un grave incidente che lo terrà per molto tempo lontano dalle gare. Al rientro, nel 1983, giunge terzo al Rally di Nuova Zelanda e al Rally di Sanremo, quarto invece al Tour de Corse. Il 1984 lo vede vincitore del Rally di Monza, secondo al Sanremo, terzo al Rally di Portogallo, quarto all’Acropoli e quinto al Rally Montecarlo, unico pilota “037” in grado di contrastare lo strapotere delle Audi Quattro e delle Peugeot 205 turbo 16.

 La stagione 1985 inizia con un ritiro quando era in testa al Safari Rally come pure al Rally Costa Brava. Successivamente ottiene un incoraggiante secondo posto al Rally di Costa Smeralda, sempre sulla Lancia 037 di cui Attilio ne è il migliore interprete alla guida.

Il 2 maggio 1985, nella quarta prova speciale del rally di Corsica la sua Lancia Rally 037 si schiantò contro un albero, nell’impatto l’auto si spezzò in due e fu fatale per il pilota che rimase ucciso sul colpo, mentre il suo navigatore Maurizio Perissinot ne uscì illeso.

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