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Gino Bruni

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Autostoriche

Domani, sabato 15 a Genova: La Superba in 500

Il Coordinamento di Genova del Fiat 500 Club Italia organizza una nuova edizione dell’evento “La Superba in 500” che, con vaie iniziative, durerà una settimana.

Domani, sabato 15 aprile con l’apertura della Mostra temporanea presso Palazzo Ducale dal titolo “65 anni di un Mito – FIAT 500: icona del made in Italy”, saranno esposti alcuni modelli più rappresentativi di 500 e materiale del Museo Multimediale della 500 Dante Giacosa di Garlenda del Fiat 500 Club Italia.

Nella stessa giornata presso Galleria Mazzini e Via Roma, in collaborazione con il CIV Sestiere Carlo Felice, si svolgerà un Raduno statico in cui si potranno già ammirare i veicoli in esposizione in tutta la loro unicità.

L’iniziativa proseguirà poi con il raduno del 22 e 23 Aprile.

L’evento è inserito nella programmazione della Festa della Bandiera di Genova, con il Patrocinio del Comune, della Regione Liguria e del Consorzio delle Pro Loco di Genova, prevede la partecipazione di oltre un centinaio di autovetture Fiat 500 e derivate storiche. Gli organizzatori fanno sapere di aver avuto conferma della presenza di appassionati provenienti, oltre che un po’ da tutta la Liguria, da varie città del Nord e centro Italia. Tutti i partecipanti saranno accolti presso Piazza Caricamento e Porto Antico.

Il ricavato della manifestazione andrà alla Band degli Orsi, un’Onlus che accoglie i piccoli ricoverati all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.

 Per ulteriori informazioni www.lasuperbain500.it

Il 15 Aprile in Fiat 500 a Genova

All’interno di Palazzo Ducale, in Galleria Mazzini e in Via Roma, saranno queste le “location” dove ammirare, sabato 15 aprile, decine di Fiat 500 storiche

In Galleria Mazzini e Via Roma, a partire dalle ore 9, le vetture partecipanti al raduno saranno in esposizione mentre a Palazzo Ducale, dalle ore 15, si potrà visitare la mostra “65 anni di un mito, Fiat 500: icona del Made in Italy”.

Per ulteriori informazioni è possibile contattate i numeri: 320 26 99 324 – 347 23 58 715.

A maggio la Rievocazione storica Circuito della Superba

A Genova, dal 19 al 21 del prossimo mese di maggio è in programma, organizzata dal Veteran Car Club Ligure, la 17^ Rievocazione Storica del Circuito della Superba.

Alla manifestazione ,organizzata sotto l’egida dell’ASI , potranno partecipare le vetture costruite prima del 1945.

Il programma, che a oggi potrebbe subire qualche variazione, prevede l’arrivo dei partecipanti a Genova venerdì 19 maggio. Dal pomeriggio le vetture saranno esposte all’interno della Galleria Mazzini per essere ammirate dagli appassionati. Il giorno successivo è previsto un percorso lungo la riviera ligure di levante. Domenica 21 maggio dalle ore 10 i partecipanti si sposteranno in Corso Italia per dare vita alla Rievocazione Storica.

Breve storia del Circuito della Superba

La prima competizione avrebbe dovuto tenersi nell’ottobre del 1935, ma il R.A.C.I.  (quello che poi sarebbe diventato l’ACI, Automobile Club) si vide costretto, a causa delle sanzioni economiche, a sospenderla quando mancavano soli tre giorni dalle prove ufficiali.

Il progetto verso la fine del 1936 fu riproposto ufficialmente e, all’aprile del 1937, l’annuncio definitivo che le competizioni per il “1° Circuito della Superba” si sarebbero tenute nell’ultima settimana di maggio: il 27 con gara di motociclismo e il 30 con quella automobilistica.

Trattandosi di un circuito cittadino, su strade normalmente aperte al traffico, l’organizzazione, le modifiche e le strutture furono notevoli. Furono installate cinque tribune per un totale di 1200 posti, più altre due, una per i giornalisti con 45 postazioni e una per i cronometristi. Tra queste vi erano tre cabine acusticamente isolate, una per il servizio telefonico del circuito, che comprendeva cinque postazioni periferiche connesse con 4000 metri di cablaggio, il tutto approntato da un reparto specializzato del Regio Esercito, una per la postazione telefonica collegata alla rete urbana e interurbana, e una per la postazione microfonica collegata a 43 altoparlanti disposti lungo il circuito.

Tre grandi tabelloni segnalavano ogni cinque giri le posizioni e i tempi dei primi cinque concorrenti. Quelli che oggi chiameremmo box erano venti “stalli di rifornimento”, ricavati tra le ampie aiuole divisorie del corso.

A protezione del pubblico e per la sicurezza dei piloti furono realizzate barriere in balle di paglia e sacchi di sabbia, utilizzando più di 1.200 quintali di paglia e 6000 sacchi di sabbia, in altre parole, come riportano le cronache dell’epoca, «il carico di un treno di 24 vagoni».

La competizione si svolse nell’arco di tre giorni, due di prove ufficiali il venerdì e il sabato, e la domenica di gara. Le vetture partecipanti furono suddivise in due classi: fino a 1500 cm³ e oltre 1500 cm³.

Alla classe inferiore s’iscrissero 19 vetture, ma solo 11 presero il via, venendo a mancare tra le altre due Maserati che non giunsero in tempo dalla fabbrica. La classe fu vinta da Aldo Marazza su Maserati 6CM, che a una media di oltre 93 km/h, dopo una serrata lotta con Vittorio Belmondo.

 (da wikipedia)

Rapporto Aci – auto storiche  o solo vecchie?

Su 40,2 milioni di auto in circolazione, 10 milioni hanno più di 20 anni. 

Le auto storiche sono 4,3 milioni (43,9% delle “over 20”) di cui 388mila nella lista di salvaguardia ACI 

Nel complesso, il patrimonio delle auto storiche è stimato in circa 104 miliardi di euro.

 “Serve normativa nazionale che distingua le auto storiche da quelle vecchie  – ha dichiarato Sticchi Damiani Presidente (ACI) -. Le prime rappresentano un patrimonio dell’ingegno umano, del design e della tecnica e vanno salvaguardate, le seconde, invece – che vengono usate tutti i giorni – sono insicure e inquinanti e devono essere sostituite. Il primo Rapporto sul motorismo storico conferma la necessità di regole che tutelino  il valore storico delle automobili, consentano alle Amministrazioni comunali di sapere, con certezza, a quali auto consentire e a quali negare l’accesso ai centri storici,  e favoriscano il rinnovamento di un parco circolante vetusto,  in linea con le politiche europee per la transizione ecologica”.

Su 40,2 milioni di auto in circolazione, 10 milioni hanno più di 20 anni d’età. 5,9 milioni sono auto che hanno un’età compresa tra 20 e 29 anni, di cui la “Lista di Salvaguardia” ACI ne riconosce – per qualità, specifiche tecniche e di design- soltanto 388mila: il 7%. Sommando alle 388mila della Lista ACI i 3,9 milioni di auto “over 30” – auto che la normativa considera, automaticamente, auto storiche – il totale delle auto di valore storico e collezionistico raggiunge i 4,3 milioni di unità. 

Con un valore medio per auto pari a 24.200 euro, il patrimonio complessivo delle auto storiche sfiora i 104 miliardi di euro (il 5,4% del PIL) ed è distribuito per il 57% nelle Regioni del Nord Italia, per il 27% in quelle del Centro e per il 16% nel Sud e nelle Isole.

Le auto storiche interessano e appassionano sempre più gli italiani. Il 62% degli appassionati non ne possiede neppure una. Il mercato di questa tipologia di vetture si espande con positive ricadute su tutta la filiera, sul turismo e sull’indotto generato dalla manutenzione, dalle fiere, dalle mostre e dalle manifestazioni a cui partecipano proprietari ed estimatori, tra cui sempre più i giovani, su tutto il territorio italiano. Sono 5,2 i miliardi spesi all’anno per il mantenimento delle auto storiche e quasi 2 i miliardi spesi annualmente per la partecipazione a manifestazioni ed eventi di motorismo storico. Un settore per il quale si richiede una regolamentazione normativa nazionale che distingua le auto storiche da quelle semplicemente vetuste.

È quanto emerge dall’indagine “Il motorismo storico in Italia. 1° Rapporto sul mondo delle auto storiche”, realizzata dalla Fondazione Filippo Caracciolo, il centro studi dell’ACI, e presentata oggi al Senato. Per la prima volta viene analizzato il tema dal punto di vista normativo, economico e sociale, con dati ed elaborazioni che disegnano un fenomeno in crescita e un mercato che presenta notevoli prospettive di sviluppo.

“Per la prima volta – ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani- abbiamo uno studio sul motorismo storico che offre un’analisi approfondita di un fenomeno che coinvolge milioni di italiani, tra proprietari e appassionati”.

“È un mercato non più di nicchia – ha sottolineato il Presidente dell’ACI – che si sta espandendo con ricadute economiche significative, in termini di valore e indotto, e che appassiona sempre di più anche le giovani generazioni. I dati presentati in questo Rapporto confermano l’urgenza di distinguere, a livello normativo, le auto storiche dalle auto vecchie, che sono insicure, fortemente inquinanti e non presentano alcun valore storico né collezionistico, anche per consentire alle Amministrazioni comunali di capire a quali consentire e a quali, invece, negare l’accesso ai centri storici”.

“Tutto questo – ha concluso Sticchi Damiani – non solo per tutelare il valore di veicoli unici, testimoni dell’evoluzione dell’ingegno umano, della tecnologia, dello stile e del design – ma anche per evitare la crescita di preoccupanti sacche di elusione fiscale. Le auto storiche devono essere tutelate, le auto vecchie, invece, sostituite, e, per il bene dell’intero sistema-mobilità, i loro proprietari devono essere messi in condizione di acquistare auto più sicure, più efficienti e più rispettose dell’ambiente”.

4,3 MILIONI LE “AUTO STORICHE” (43,9% DELLE “OVER 20”): 388mila nella Lista di salvaguardia ACI 

Le auto che presentano un reale interesse storico e collezionistico sono 4,3 milioni: il 43,9% del totale delle “over 20”. Di queste solo 388mila dei 5,9 milioni tra le auto di età compresa tra i 20 e i 29 anni hanno visto riconosciuto il loro valore storico e sono presenti nella Lista di Salvaguardia, redatta dagli esperti di ACI Storico, Stellantis Heritage, Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR), Associazione Amatori Veicoli Storici (AAVS) e dal mensile specializzato Ruoteclassiche. Tra i modelli di auto più diffusi nella Lista sono presenti alcune versioni di Fiat Panda (circa 35mila esemplari), di Autobianchi Y10 (poco meno di 21mila) e di Fiat Punto (circa 13.700). Nella Lista, tuttavia, sono presenti anche modelli più rari. Per circa 400, infatti, si contano meno di 1.000 autovetture, per un totale di 36mila esemplari: circa un decimo delle auto in Lista.

“OVER 20”: IL 40% AL SUD, IL 35% AL NORD, IL 18% AL CENTRO

Lo studio evidenzia che a livello territoriale esiste una correlazione tra la diffusione di auto storiche e reddito pro capite, laddove le auto del parco circolante ultraventennale sono diffuse soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, mentre le auto di maggiore pregio storico e valore economico sono concentrate quasi esclusivamente nelle aree del nord del Paese.

Passanante – Molgora sono i vincitori  della Rievocazione  Coppa Milano – Sanremo

Mario Passanante affiancato da Alessandro Molgora, al volante di una Fiat 508 C del 1937, sono i vincitori della XIV Rievocazione Storica della Coppa Milano Sanremo.

Passanante, un vero specialista delle competizioni di regolarità, ha condotto una gara davvero esemplare combattuta fino all’ultimo passaggio.

Grande performance anche per il secondo equipaggio classificato formato da Francesco e Giuseppe Di Pietra con una Fiat 508 C del 1938. Al terzo posto si classificano Fabio Loperfido e Corrado Corneliani, su una Lancia Aprilia del 1938.

Per la categoria ante guerra , auto costruite fino 1945, il primo classificato per è stato l’equipaggio numero 1 composto da Matteo Belotti e Ingrid Plebani con una Bugatti T37A del 1927, mentre per le auto classiche commercializzate dal 1946 al 1990 il premio è stato vinto da Steven Collins e Sophie Gay con la Mercedes Benz 300 SL Roadster del 1960.

All’arrivo Geronimo La Russa, Presidente di Automobile Club Milano ha dichiarato:  “Anche in questa edizione della Coppa Milano Sanremo abbiamo toccato con mano la passione di tutti coloro che amano le auto: piloti, copiloti, meccanici e non solo. Adulti e bambini lungo tutto il percorso e durante le soste hanno guardato con ammirazione questi autentici gioielli su quattro ruote, che rappresentano storia, cultura e sviluppo tecnologico. Oggi davanti alla nostra sede è stato allestito il traguardo per celebrare i 120 anni di Automobile Club Milano. E’ una delle iniziative (ne abbiamo altre in cantiere) per celebrare come merita questo importante anniversario”

La XIV Rievocazione Storica è stata corredata da svariati titoli d’onore tra questi per la Coppa delle Dame i premi sono andati ai primi tre equipaggi femminili:, equipaggio n. 60 di Varina Parolaro e Ornella Pietropaolo su una Leyland Innocenti Mini Cooper 1.3 del 1972, seconde classificate Elisabetta Pacchioni e Sara Foiani – equipaggio n. 39 – su una Porsche 356 C del 1964, terzo equipaggio Maria Tajana affiancata da  Annalisa Bottini su una Alfa Romeo 1600 Spider del 1966.

Automobilismo: La Coppa Milano – Sanremo entra nel vivo della competizione.

 Domani passerella nel centro di Genova.

Il terzo giorno di gara della XIV Rievocazione Storica della Coppa Milano Sanremo and back è partito questa mattina dalla stazione vecchia della città di Sanremo.

I concorrenti questa mattina hanno affrontato la strada del Colle d’Oggia per poi passare nel borgo medievale di Zuccarello, fino ad arrivare sul mare di Loano.

Nel pomeriggio, passando dal Colle del Melogno e da Pontinvrea la carovana giungerà nel cuore di Genova, meta conclusiva della giornata.

Domani, domenica 26 marzo, la competizione vedrà il territorio ligure protagonista della terza giornata di gara. Dopo un passaggio in piazza De Ferrari in centro a Genova gli equipaggi dovranno affrontare la salita del Monte Fasce  e le dieci prove di precisione disseminate lungo il percorso. L’itinerario proseguirà poi per Uscio e il passo del Portello (con cinque controlli di media) , Mongiardino Ligure per arrivare poi a Milano, punto conclusivo della manifestazione.

Passando all’argomento prettamente sportivo, la classifica dopo la seconda giornata da gara vede l’equipaggio numero 52 formato da Giandomenico Amodeo e Paolo Ciprandi su Porsche 911 del 1969 occupare la prima piazza della classifica provvisoria seguito dai tedeschi Bernhard Hager  in coppia con Elisabeth Betz su Mercedes Benz 3000 SI del 1952. La terza posizione è occupata da Mario Passanante affiancato da Alessandro Molgora su Fiat 508 costruita nel 1937.

Autostoriche: 1° Meeting di Bogliasco

Domenica prossima, 26 marzo, organizzato dal Veteran Car Club Ligure,  in collaborazione con la locale Croce Verde, è in programma  la  prima edizione della manifestazione riservata alle auto storiche denominata “ Meeting di Bogliasco”.

In programma prevede, tra le ore 9 e le 9,30 a Bogliasco, i controlli preliminari alle vetture e ai partecipanti. Dalle ore 10, nel posteggio di Via dei Mille, sono previste brevi prove di precisione cronometrica.

L’incontro terminerà alle ore 12,30  con il pranzo e la premiazione.

Potranno partecipare le vetture ultraventennali.

Automobilismo: La Coppa Milano – Sanremo ai blocchi di partenza

Sabato e domenica le vetture saranno a Genova.

E’ giunto il momento della XIV Rievocazione Storica della Coppa Milano – Sanremo.

Cento vetture di prestigio e valore storico che si sfideranno su di un percorso di oltre 900 chilometri attraverso i territori di Lombardia, Piemonte e Liguria.

 La competizione anche quest’anno fa parte del Campionato Italiano Grandi Eventi 2023 di ACI Sport, riservato alle gare di regolarità classica.

Tra vetture che prenderanno parte alla manifestazione, ottanta saranno auto d’epoca e venti moderne, spaziando da una Bugatti T37 A del 1927 e una Pagani Huayra HP del 2023, con equipaggi italiani e internazionali.

L’edizione 2023 della Coppa Milano – Sanremo prenderà ufficialmente il via domani, giovedì 23 marzo, presso l’Autodromo Nazionale di Monza.

Venerdì 24 marzo gli equipaggi partiranno da Milano per arrivare in Liguria e affrontare il Colle d’Oggia e il Melogno. La giornata si terminerà a Sanremo

Sabato 25 marzo la carovana giungerà a Genova.

“Partecipiamo con orgoglio a questa competizione che promuove il movimento delle auto d’epoca – rileva Alberto Campanella, vicepresidente del locale Automobile Club – Ė una manifestazione di grande prestigio che coinvolge la nostra regione ed è anche per Genova un’importante opportunità di promozione”.

Domenica 26 marzo sarà la giornata decisiva, per i partecipanti.  Dopo un passaggio in piazza De Ferrari nel centro a Genova gli equipaggi dovranno affrontare la salita del Monte Fasce fino a Uscio e in seguito, attraversare il passo del Portello e di Mongiardino ligure, arrivare poi a Milano per la cerimonia finale di premiazione.

Alla manifestazione sono ammesse le vetture costruite dal 1906 al 1990, munite o di passaporto F.I.V.A, o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport, o appartenenti a un registro di marca. Riconfermata la possibilità di partecipare al “Rendez-Vous”, l’esclusivo Tributo riservato alle supercar moderne e alle più iconiche youngtimer costruite dal 1990 fino ai giorni nostri.

ACI: “fondamentale stabilire la differenza tra veicoli storici e vecchi”

 “Stabilire, una volta per tutte, l’abissale differenza che c’è tra veicoli storici e veicoli vecchi è fondamentale”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando i lavori del tavolo tecnico istituito in Campidoglio, dal Presidente della Commissione Mobilità di Roma, Giovanni Zannola, per dirimere la delicata questione delle deroghe ai divieti di circolazione dei veicoli storici all’interno della Zona a traffico limitato della Fascia Verde, che comprende anche il centro storico.

“Solo così – ha spiegato il Presidente dell’ACI – eviteremo che migliaia di auto o veicoli commerciali insicuri e  fortemente inquinanti continuino ad affollare i centri storici delle nostre città, con effetti disastrosi sia dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente. È assurdo e incomprensibile sostenere, ad esempio, che furgoni come Scudo e Ducato o vecchi fuoristrada, che non presentano alcun interesse storico né collezionistico, possano ottenere certificazioni di rilevanza storica e aggirare, così, i divieti di accesso alle ZTL”.

“Secondo la ‘Lista di Salvaguardia’, realizzata e costantemente aggiornata da ACI Storico – ha sottolineato il Presidente ACI – sono oltre 2.400 su 5.600 – più del 43% – le auto di nessun pregio che, senza averne alcun diritto, si fregiano del titolo di veicoli di rilevanza storica. Tutte auto che incidono pesantemente in senso negativo su mobilità, sicurezza stradale e qualità dell’aria nella Capitale”.

“È palesemente falso, inoltre – ha rilevato Sticchi Damiani – sostenere che la Lista di Salvaguardia – l’unico strumento serio che distingue in modo oggettivo le auto storiche da quelle vecchie – privilegi le Ferrari. Chi lo dice non l’ha letta con attenzione, dal momento che i modelli Ferrari sono soltanto 19  su 1.107 e che rappresentano l’1,7% del totale dei modelli presenti nella Lista!”

“Se vogliamo davvero risolvere il problema una volta per tutte – ha concluso il Presidente ACI – dobbiamo smettere di prenderci in giro e cominciare a ragionare e a comportarci da persone serie, accantonando interessi economici e mettendo al primo posto il bene della collettività, della sicurezza, della qualità di mobilità e ambiente e della cultura, senza aggrapparsi ad anacronistici ed antistorici monopoli”.

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