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Gino Bruni

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Curiosità

Lo studio di Assoutenti: il costo del latte è aumentato enormemente

Latte troppo caro, italiani rinunciano a qualità.

Dallo yogurt ai formaggi, rincari a doppia cifra

In base all’ultimo dato Istat sull’inflazione, la voce ‘latte, formaggi e uova’ registra un aumento medio dei prezzi del 19,6% su base annua, equivalente a una maggiore spesa per una famiglia di quattro persone pari a 194 euro l’anno.

A fare i calcoli è Assoutenti che riporta nel dettaglio gli incrementi dei latticini: per il latte fresco intero +18,8%; per il latte fresco parzialmente scremato +22,6%; per il latte conservato +34,6%.

E poi ci sono yogurt e formaggi freschi e stagionati: Yogurt +20%; Formaggi stagionati +8,9%; Formaggi freschi e latticini +26,9%; Formaggi fusi +28,9%.

Il pecorino romano

Un caso particolare è quello del pecorino romano, come emerge anche dai dati dell’Ismea. I prezzi all’ingrosso del pecorino romano (secondo la Cciaa Milano) si attestano ad aprile su una media di 14,05 euro al chilo, con un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2022. Al dettaglio, considerate le principali catene di supermercati operanti in Italia, il prezzo medio varia tra i ventisei e i 29 euro al chilo, ma può superare in alcuni punti vendita i 33 euro. Più bassi i prezzi nei discount (circa 23 euro).

“Il forte aumento dei prezzi di formaggi e latticini è un allarme da non sottovalutare – spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Latte, yogurt, mozzarelle e prodotti lattiero – caseari vari sono immancabili sulle tavole degli italiani, e incrementi così forti dei listini al dettaglio inevitabilmente modificano le abitudini delle famiglie, spingendole a rinunciare alla qualità in favore del prezzo, o addirittura costringendole a tagliare i consumi con un effetto domino su tutta la filiera italiana e danni per allevatori e made in Italy. Crediamo sia necessario accendere un faro sul mercato italiano dei latticini, attraverso l’ausilio del Mimit e di Mister Prezzi, per capire le cause dei rincari dei prezzi che in questo settore che proseguono da oltre un anno e che potrebbero essere alimentati da fenomeni speculativi che nulla hanno a che vedere con i listini delle materie prime e la guerra in Ucraina, conclude Furio Truzzi”.

A Finale Ligure l’iniziativa “Quattro ruote per chi non vede”.

Domenica prossima, 7 maggio, a Finale Ligure le auto d’epoca daranno spettacolo in occasione del raduno “Quattro ruote per chi non vede”.

La finalità dell’evento è quella di contribuire a raccogliere fondi per l’acquisto e la donazione di un cane guida da destinare a una persona non vedente.

La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è promossa dal Lions Club Finale Ligure – Loano – Pietra Ligure Host in collaborazione con il club “Ruote d’Epoca” di Villanova d’Albenga.

L’obiettivo degli organizzatori è quello di raggiungere la somma di 12 mila euro.

I partecipanti si ritroveranno a Finale Ligure alle ore 8,30 per la registrazione e la consegna dei gadget e dei ticket in piazza Vittorio Emanuele II.

La partenza del corteo delle autovetture è prevista alle ore 11 con un’escursione a Varigotti, Finale, Calice, Eze, Ca del Moro.

L’arrivo della carovana è previsto in piazza Vittorio Emanuele II, sempre a Finale Ligure.

Alle ore 13 le vetture partecipanti saranno esposte.

La quota di partecipazione al raduno è di 30 euro a equipaggio.

 È possibile ottenere informazioni sul meeting di Finale Ligure inviando una e-mail a quattroruotelions2022@gmail.com oppure telefonando ai numeri 339.41.46.383  –  348.81.22.045.

Festival della Comunicazione:  “I racconti della tavola”,.

La  nostra storia attraverso la cucina e le pratiche gastronomiche il nuovo podcast di Massimo Montanari.

La serie originale prodotta da Frame – Festival della Comunicazione per
RaiPlay Sound intreccia aneddoti, storie incredibili e curiosi personaggi famosi,
alla scoperta di un’identità culinaria che si tramanda da secoli

“I racconti della tavola” è la nuova serie podcast prodotta da Frame – Festival della Comunicazione e scritta da Massimo Montanari – professore all’Università di Bologna, fondatore del master in “Storia e cultura dell’alimentazione” e direttore scientifico di Cucina d’epoca, spinoff del Festival della Comunicazione – che l’ha ideata insieme a Danco Singer. Dieci episodi disponibili gratuitamente su Rai Play Sound e su framecultura.it/i-racconti-della-tavola, che conducono l’ascoltatore in un viaggio attraverso i secoli, fra i banchetti sontuosi di nobili e imperatori, sommi poeti e personaggi famosi. Dieci storie che raccontano con ironia il magico mondo della tavola e della cucina, arricchite di informazioni e aneddoti di ogni tipo, ripresi da testi di tutte le epoche in cui piacere e abbondanza regnano sovrani.

La cucina è un elemento primario delle attività umane e delle identità collettive. Perciò la storia delle consuetudini alimentari e delle pratiche gastronomiche non è una storia ‘piccola’, ma a tutto tondo, dai modi di produzione, di approvvigionamento e di distribuzione fino alle tecniche di conservazione, di preparazione e di consumo. Tra riferimenti scientifici alla dietetica, immaginari condivisi e valori simbolici (sociali, politici, religiosi), tutto ciò è espressione di ciò che siamo soliti chiamare ‘civiltà’, un insieme di riferimenti materiali e mentali profondamente sedimentato nella vita degli uomini, fatto di tradizioni e innovazioni continue, specchio fedele della società e strumento per rappresentarla. L’interesse dello storico per il consumo alimentare, per la cucina e per le forme conviviali non mira a costruire una storia ‘diversa’, ma vuole essere un ‘modo’ diverso di fare storia. Così la serie podcast raccoglie racconti che sono sistematici confronti a tutto campo tra passato e presente, che si illuminano a vicenda.

In ogni puntata vengono uniti due elementi narrativi. Da una parte un singolare aneddoto in cui è coinvolto un celebre personaggio della storia o della letteratura, che rivela strani costumi, usanze, bon ton e mode culinarie di epoche passate, sensibilità perdute e ritrovate. Dall’altra una curiosità su ingredienti e spezie, sui loro usi regionali e d’oltralpe, sugli abbinamenti con vino, birre, tè e bevande esotiche, sull’origine insospettata di alcuni piatti ormai consueti sulle nostre tavole.

Il podcast ci conduce nel ‘Paese della Cuccagna’, l’immaginario luogo di delizie dove benessere, abbondanza e piacere sono alla portata di tutti. Con un salto indietro nei secoli, eccoci alla Corte di Bentivoglio a Bologna, invitati a un pranzo di nozze che ci dà l’opportunità di conoscere le abitudini gastronomiche del tempo e i valori sociali e politici legati al cibo. Mentre in occasione di un banchetto in onore dell’imperatore Carlo V, organizzato da Bartolomeo Scappi – cuoco di grande notorietà e autore del più importante ricettario italiano di fama rinascimentale – scopriamo i rapporti tra cucina di corte e cucina popolare.

Tra gli aneddoti curiosi spicca quello dedicato a Dante Alighieri, invitato a pranzo da Roberto d’Angiò, re di Napoli, diede da mangiare e da bere alle sue vesti strofinandoci sopra la carne e versandosi il vino addosso. Invece Adelchi, principe longobardo sconfitto da Carlo Magno, intrufolandosi di nascosto al banchetto del suo vincitore per lanciargli un messaggio di potenza, ostentò un appetito animalesco così poderoso da riuscire a conquistare il neovincitore stesso. In conclusione si giunge a Pellegrino Artusi, che col suo libro di cucina (1891) contribuisce a rafforzare la cultura nazionale, riprendendo in modo nuovo le modalità storiche con cui quell’identità si era costruita nei secoli: non essere tutti uguali, ma condividere le diversità locali.

Il podcast è nato da un’idea di Massimo Montanari e Danco Singer ed è prodotto da Frame-Festival della Comunicazione per Rai Play Sound. I testi e la voce principale sono di Massimo Montanari. La seconda voce è di Giorgia Carnevale. La supervisione editoriale è di Silvia Di Pietro e Veronica Scazzosi. La post-produzione, il sound design e le musiche sono di Diego Minach.

La serie “I racconti della tavola” è disponibile ai seguenti link:

http://www.framecultura.it/i-racconti-della-tavola/

https://www.raiplaysound.it/programmi/iraccontidellatavola

Genova: presentato il tour virtuale nel centro storico

Il tour sarà fruibile attraverso la app turistica ufficiale e gratuita “Visit Genoa”

Attraverso la app turistica ufficiale e gratuita “Visit Genoa” sarà possibile vivere le bellezze e le attrazioni di Genova in maniera inedita attraverso la realtà virtuale e la realtà aumentata.

«Siamo di fronte a una importante novità nell’offerta turistica genovese – dice l’assessore al Marketing turistico Alessandra Bianchi – una novità che consentirà di fruire delle bellezze della nostra città in una maniera totalmente nuova e al passo coi tempi come la realtà virtuale e la realtà aumentata. Siamo certi che l’introduzione di queste novità rappresenterà un nuovo volano a un turismo costantemente in crescita, con un tasso di seasonal balance – ovvero la stabilità della destinazione rispetto alle fluttuazioni stagionali – del 73,1%, un numero davvero positivo corroborato dai dati di questi primi mesi del 2023. Se prendiamo come riferimento solo gennaio e febbraio, infatti, c’è stato un incremento di arrivi complessivo del 35,35%, di cui un +99,93 % solo di turisti stranieri. Un trend confermato anche a marzo ad aprile che hanno registrato un incremento totale del +19,31% rispetto al 2022. Anche la situazione delle presenze in città è molto positiva, con un incremento del +33,25% a gennaio e febbraio e con 21,91% a inizio primavera con un totale di 1.701.303 presenze da gennaio ad aprile».

«Oggi si inaugura una nuova modalità di vivere il nostro centro storico e i suoi caruggi – spiega l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente –, una parte della nostra città sul cui sviluppo abbiamo e continuiamo a puntare anche grazie e soprattutto al piano integrato Caruggi. Negli ultimi anni siamo riusciti a cucire una preziosissima rete di rapporti con le realtà del territorio, sia sociali che commerciali, che hanno portato a una rinascita del centro storico, rendendolo una delle attrattive principali della città».

Il nuovo virtual tour del centro storico consentirà una fruizione nuova e inedita di alcuni dei luoghi simbolo della città come porta Soprana, piazza san Matteo, la chiesa della Maddalena, piazza de Ferrari, la chiesa di san Matteo, la chiesa del Gesù, Santa Maria di Castello, piazza Banchi e palazzo san Giorgio. Dieci luoghi considerati iconici e che sono stati “virtualizzati” attraverso fotografie 360°, testi di approfondimento e immagini.

La realtà virtuale sarà disponibile dalla app “Visit Genova” e sarà possibile accedere al virtual tour “I cieli di Genova” al link https://vrcity.it/genova/ .

Sulla app sarà possibile accedere anche ai tour I Palazzi dei Rolli, Nel Cuore della Superba, La Città Medievale e La Via dei Cavalieri .

Non solo realtà virtuale, ma anche realtà aumentata con 23 episodi che narreranno la storia della città e dei suoi luoghi più rappresentativi. Questi episodi sono stati realizzati con la collaborazione dello scrittore di libri per bambini genovese Enzo Marciante. Per ogni video sono state create delle animazioni per raccontare i fatti più curiosi sulla città, insieme a personaggi storici come Paganini, Rubens, Francesca Balbi che accompagneranno i turisti tra i caruggi.

Il Primo Maggio 2023 Liguria per musei…

I musei statali della Direzione regionale Musei Liguria saranno straordinariamente aperti per il Ponte del 1 maggio.

Provincia di Imperia

Museo Preistorico dei Balzi Rossi (Ventimiglia)

Apertura ore  08:30-19:30

La Grotta del Caviglione è visitabile al mattino dalle 11.00 alle 12.00 e nel pomeriggio dalle 15.00 alle 16.00 (chiusa in caso di vento o maltempo)

Biglietto intero 4€, ridotto 2 €, gratuito minori 18 anni

Area Archeologica di Nervia (Ventimiglia)

Apertura ore  09:30-14:30

Biglietto intero 3 €, ridotto 2 €, gratuito minori 18 anni

Provincia di Savona

Forte San Giovanni (Finale Ligure)

Apertura ore  10:00-19:30

Ingresso gratuito

Provincia di Genova

Museo Archeologico Nazionale di Chiavari

Apertura ore  09:00-14:00

Biglietto intero 3 €, ridotto 2 €, gratuito minori 18 anni

Provincia della Spezia

Villa Romana del Varignano (Portovenere)

Apertura ore  08:30-13:30 (ultimo ingresso 12:45)

Biglietto intero € 3, ridotto € 2, gratuito minori 18 anni

Castello di San Terenzo (Lerici)

Apertura ore  10:00-13:00 — 15:00-18:00

Biglietto intero €3, ridotto € 2, gratuito minori di 18 anni

Fortezza Firmafede (Sarzana)

Apertura ore  11:00-13:00 – 15:00-19:00

Biglietto intero €5, mostra “Picasso. Le origini del mito” dall’8 aprile al 16 luglio, biglietto intero 12€, ridotto 8€

Fortezza di Sarzanello (Sarzana)

Apertura ore  10:00-19:00

Biglietto intero € 5, ridotto € 4, gratuito per minori di 6 anni

Museo Archeologico Nazionale e l’area archeologica di Luni

Apertura ore  08:30-19:30

L’Anfiteatro di Luni sarà aperto con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00 – Biglietto anfiteatro € 1 .

Biglietto intero €4, ridotto €2, gratuito minori 18 anni

Indagine Segugio.it: per la stipula di polizze auto e moto, la comparazione si conferma lo strumento di riferimento degli italiani.

Nell’ultimo anno il 54% del campione – rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne – ha consultato un comparatore assicurativo prima della sottoscrizione della polizza RC auto o moto. Tra questi, il 49% ha poi completato l’acquisto della polizza identificata nella ricerca. Coloro che hanno preferito affidarsi al canale fisico confermano un maggior potere negoziale grazie alla precedente comparazione.

La comparazione si conferma un riferimento per gli italiani nella stipula della polizza RC auto e moto, sia per la scelta del prodotto che come strumento per incrementare il proprio potere negoziale. Lo conferma l’indagine condotta da Segugio.it – portale leader nel mercato italiano nella comparazione tramite internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito – attraverso YouGov Italia1.

Il 54% di coloro che hanno sottoscritto o rinnovato un’assicurazione auto o moto nell’ultimo anno, ha infatti consultato un comparatore prima. I giovani tra i 18 ed i 24 anni risultano essere la fascia che utilizza maggiormente lo strumento (il 68%), mentre gli over 55 sono i meno attivi (il 48%). A livello nazionale la distribuzione risulta piuttosto omogenea, con una lieve prevalenza del Sud Italia (56%) e una percentuale più bassa nelle Isole (47%).

Tra gli italiani che hanno consultato un comparatore assicurativo, circa la metà (49%) ha poi deciso di sottoscrivere una delle polizze identificate attraverso la comparazione, i motivi che li hanno convinti sono stati:
• il prezzo conveniente, nel 65% dei casi;
• una miglior copertura assicurativa a fronte di un prezzo simile ad altre alternative (24%);
• la comodità e velocità di poter fare tutto online (33%);
• la fiducia nei comparatori (14%).

Tra coloro che, pur trovando un’offerta conveniente, hanno scelto di non acquistare la polizza identificata tramite il comparatore assicurativo il 29% afferma di essere riuscito ad ottenere, grazie alla ricerca, uno sconto sul canale fisico.

“Il 46% dei consumatori non utilizza comparatori pur conoscendoli perché soddisfatti dal proprio assicuratore e del supporto ricevuto per la risoluzione di eventuali problemi – commenta Emanuele Anzaghi, Vicepresidente di Segugio.it. “In una fase come l’attuale, caratterizzata da una crescita dei prezzi, è invece importante avere un riferimento sul miglior prezzo ottenibile sul mercato, anche se soddisfatti del servizio già in essere. Questo consente infatti, di negoziare uno sconto, a fronte di una riduzione media praticata,
secondo IVASS pari al 36%, è possibile incrementare il proprio potere negoziale e avere risultati ancora migliori”

 A Bogliasco (Ge) il primo ciak della serie tv “Mare Promesso” tutta ambientata in Liguria

Anche Bogliasco è stata scelta come location della serie tv in preparazione “Mare Promesso”. Il primo ciak sarà proprio nel comune del Golfo Paradiso.

La Liguria è la protagonista della scena internazionale con la nuova serie tv “Mare Promesso”, prodotta e realizzata dalla casa di produzione Studio Comunica, integralmente girata in Liguria, raccontata con scenari, paesaggi e atmosfere inedite. Al progetto hanno aderito con entusiasmo moltissimi comuni liguri.

Per la serie tv Mare promesso la Marina Militare ha messo a disposizione la nave scuola Amerigo Vespucci, universalmente definita la Nave più bella del mondo. La produzione è seguita e supportata da Genova Liguria Film Commission.

“Siamo davvero felici che la produzione abbia deciso di optare per il nostro comune per alcune delle scene della serie. Bogliasco, incastonata tra mare e collina, caratteristico borgo marinaro, con le sue creuze, le spiagge, i sentieri e le abitazioni colorate incarna perfettamente nell’immaginario dello spettatore il tipico paese ligure. Questa produzione sarà occasione per farci conoscere ancora di più, non solo in Italia”, dichiara il sindaco di Bogliasco Luca Pastorino.

TRAMA E PERSONAGGI – La trama ruota attorno alle vicende narrative di cinque personaggi alla riscoperta di se stessi, le cui vite si intrecciano, tramite una serie di coincidenze, sul mare della Riviera Ligure.

Tutto incomincia con una foto degli inizi del 900 ritrovata in un vecchio baule in Spagna. La foto ritrovata rimanda all’Italia, alla Liguria, precisamente al tratto della sua costa orientale.

C’è Maria, un’antropologa spagnola, quarantenne, appassionata di trekking, che sta seguendo una misteriosa foto che, pertanto, deve raggiungere la Liguria per alcune ricerche sul territorio. Maria è interessata ai santuari nelle piccole comunità. Che cosa sta cercando esattamente Maria?

C’è poi Alain, francese, che vive sulla sua barca a vela, uno sloop inglese in legno di noce. Alain è un lupo di mare che sta lasciando la Francia via mare per entrare in Italia. Deve raggiungere la riviera di levante passando via costa. Lo vediamo mentre con la sua barca si lascia alle spalle la rada di Villefranche all’altezza di Saint-Jean-Cap-Ferrat, lancia al vento un ultimo bacio alla sua Francia che sta per lasciare, forse per sempre.

Altro personaggio è Francesco: 82 anni, incredibilmente caparbio, vuole essere lasciato in pace. Ormai è convinto che la sua vita sia arrivata al termine. Ex allievo della scuola ufficiali sul Vespucci, che gli è rimasta nel cuore. Gli resta

un ricordo intenso ed emozionante del periodo trascorso sul Vespucci, che evoca spesso.

Nel suo mondo irrompe Gabriele, un bambino di 10 anni, figlio di Beatrice. Lui ha l’entusiasmo e la forza dei bambini e non ha paura di zittire i malumori di Francesco. 

Ci sono poi Beatrice e Gabriele (madre e figlio) La madre è una quarantenne, il figlio ha 10 anni. Beatrice ha subito il trauma della sua famiglia sfasciata. Ha portato il figlio Gabriele al mare sulla riviera ligure per una vacanza. 

Sul mare della riviera Ligure la narrazione è pervasa atmosfere dalle tinte malinconiche e fantastiche allo stesso tempo, dove all’avvio della storia, prima che il racconto prenda il sopravvento, prevale il sentirsi sempre fuori posto dei personaggi e una certa solitudine. Certamente è la storia di una ricerca su differenti piani temporali e, per mezzo di un elaborato codice sensoriale curato nei minimi dettagli, sul fascino, sull’incanto l’oblio, sul ricordo e il riconoscere, sulla magia di certe coincidenze, sulla speranza e l’eros.

La serie sarà presentata nei maggiori festival internazionali e sarà distribuita sulle più importanti piattaforme streaming.

Camogli (Ge): Il Festival della Comunicazione celebra il 25 aprile.

Per la decima edizione di settembre annunciati anche un dialogo tra Mirella Serri e Marcello Flores dedicato all’esito dei totalitarismi e un incontro-spettacolo con Claudio Bisio e Michele Serra. Il direttore Danco Singer: “La Festa della Liberazione è anzitutto Memoria, proprio il tema del Festival della Comunicazione 2023”

È un’attenzione speciale quella che il Festival della Comunicazione dedica quest’anno alla celebrazione della Festa della Liberazione, con una rassegna di contenuti speciali che ha come protagonista Umberto Eco, padre nobile del Festival. Disponibili online alla pagina festivalcomunicazione.it/25-aprile, le riflessioni selezionate prendono le mosse dai pensieri tratti dall’intervento “Il fascismo eterno” che Umberto Eco ha tenuto il 25 aprile 1995 alla Columbia University di New York,  insieme a Elie Wiesel e Giorgio Strehler in occasione del 50° Anniversario della Liberazione, a cui era presente anche il direttore del Festival della Comunicazione Danco Singer. Tra i passaggi più significativi di Umberto Eco, “Libertà e liberazione sono un compito che non finisce mai. Che sia questo il nostro motto: Non dimenticate”.

La rassegna include – tra gli altri contributi – il testo originale di “Alle armi, o mansueti!”, pubblicato da Umberto Eco nel 1996, poi l’originale versione di “Bella ciao” portata da Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi al Festival della Comunicazione 2020, in un’esecuzione dalle sonorità klezmer dedicata al partigiano Gragnola, di cui Eco parla appassionatamente nel suo libro del 2004 “La misteriosa fiamma della regina Loana”. Un’opera che, peraltro, nella sua omonima resa teatrale è tra i grandi spettacoli che andranno in scena al Festival della Comunicazione 2023, con l’adattamento di Giuseppe Dipasquale e la musica originale di Giorgio Conte.

“Il 25 aprile, Anniversario della Liberazione d’Italia, è una data che non solo segna la storia del nostro paese, ma soprattutto rafforza la consapevolezza civile e ci ricorda il valore della conquistata libertà, con tutto il suo significato, le sue implicazioni, i sacrifici e le lotte. La Festa della Liberazione segna l’identità stessa di noi italiani e di quello che abbiamo scelto di essere. A questo servono le ricorrenze, a questo serve ricordare: Memoria è infatti anche il tema che abbiamo scelto per un’edizione cardine del nostro Festival quale è la decima, il prossimo settembre”, spiega Danco Singer, direttore del Festival della Comunicazione.

“Il nostro Festival ha sempre avuto una sensibilità speciale verso la data del 25 aprile – dichiara la direttrice del Festival Della Comunicazione Rosangela Bonsignorio -. Tra le infinite possibili accezioni, in questo momento crediamo si debba sottolineare il valore della Memoria per capire chi siamo oggi grazie alle scelte dei nostri padri, e per rinnovare quello spirito di determinazione verso la definizione del nostro futuro e dei nostri principi di libertà”.

Dopo la presentazione ufficiale della decima edizione del Festival della Comunicazione, che si terrà a Camogli da giovedì 7 a domenica 10 settembre, sono annunciati, proprio in occasione del 25 aprile, due appuntamenti ulteriori che arricchiscono il programma: l’inedito dialogo tra Mirella Serri e Marcello Flores “16 ottobre 1943: l’esito di due totalitarismi”, dedicato alla storia e alla Memoria, poi l’incontro-spettacolo con Claudio Bisio e Michele Serra in un racconto con immagini, trailer e backstage del nuovo film “L’ultima volta che siamo stati bambini”.

Il link allo speciale “25 aprile” del Festival della Comunicazione: www.festivalcomunicazione.it/25-aprile.

Parco Aveto: Il sentiero della Resistenza

Il Parco dell’Aveto sta operando per preparare al meglio i propri sentieri per la bella stagione in arrivo.

Un grosso intervento, che ha reso la percorrenza più facile e sicura, è stato effettuato nelle scorse settimane lungo il “Sentiero della Resistenza”, proprio alle porte del 25 aprile, anniversario della Festa della Liberazione.

L’itinerario ha una lunghezza di circa 22 km e per percorrerlo occorrono, secondo il passo e l’allenamento di ciascuno, da sette a otto ore di cammino; il punto di partenza è Borzonasca, in Valle Sturla e quello finale è Rezzoaglio, in Val d’Aveto, ma ovviamente può essere percorso anche in senso inverso.

Il “Sentiero della Resistenza” fu scelto a suo tempo dal CAI e dalla FIE, con il patrocinio dei Comuni interessati e dell’allora Provincia di Genova, come tracciato simbolo nel Parco dell’Aveto di tutte quelle vie, mulattiere e percorsi che i partigiani hanno utilizzato durante la loro lotta per la liberazione.

Come tutti i sentieri di lunga percorrenza può anche essere svolto in tappe più brevi, separate, approfittando di alcuni punti in cui si incrocia o è possibile scendere sulla strada carrozzabile (es. Campori, Bertigaro/Villa Jensi). I due capoluoghi d’arrivo e partenza e le località sul percorso citate prima sono servite dal servizio autolinee AMT (linea 711: consultare orari sul sito del vettore). Sia a Borzonasca sia a Rezzoaglio è possibile (e raccomandabile) fare acquisti nei negozi di paese o nei bar, per le provviste, approfittando per introdurre nello zaino qualche prodotto tipico. Necessaria una scorta sufficiente di acqua. Una sosta gustosa raccomandabile è fattibile presso l’agriturismo presente a Villacella (anch’essa località raggiungibile con l’auto): un’ottima occasione anche per visitare il bel borgo ricco di storia e antiche testimonianze. Il tracciato interessato dal “Sentiero della Resistenza” in buona parte si sviluppa su una delle vie di comunicazione e commerciali più antiche ed importanti dei nostri monti: questa via dal Tigullio chiavarese risaliva l’entroterra del levante ligure genovese verso il nord piacentino-padano attraverso le Valli Sturla e Aveto, e di lì si immetteva in Val Trebbia. Una bella e sintetica descrizione del percorso, con mappa indicativa e interessanti note storico culturali sulle località toccate, è presente sul sito valdaveto.net (http://www.valdaveto.net/pdf/sentiero_della_resistenza.pdf).

Vista la lunghezza del percorso, il dislivello non banale (si valica il crinale principale ligure, marittimo-padano ai 1125 m slm del Passo delle Rocche, incrociando l’Alta Via dei Monti Liguri) e l’attraversamento di aree lontane da abitati -con poca o nulla copertura telefonica- la necessità di effettuare piccoli guadi ecc., si raccomanda, come sempre in montagna, di affrontare l’escursione con la massima prudenza, consapevolezza delle proprie condizioni fisiche, dotazione adeguata di vestiario e attrezzature (specialmente le calzature), informandosi preventivamente sulle condizioni meteo del giorno. Per la propria e altrui sicurezza, percorrendo i sentieri del Parco dell’Aveto fare sempre riferimento al “Decalogo” predisposto da Regione Liguria per la campagna #IOCAMMINOSICURO.

Il tracciato interessato dal “Sentiero della Resistenza” in buona parte si sviluppa su una delle vie di comunicazione e commerciali più antiche ed importanti dei nostri monti: questa via dal Tigullio chiavarese risaliva l’entroterra del levante ligure genovese verso il nord piacentino-padano attraverso le Valli Sturla e Aveto, e di lì si immetteva in Val Trebbia. Una bella e sintetica descrizione del percorso, con mappa indicativa e interessanti note storico culturali sulle località toccate, è presente sul sito valdaveto.net (http://www.valdaveto.net/pdf/sentiero_della_resistenza.pdf).

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