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Gino Bruni

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Educazione Stradale

Volvo Trucks lancia un video musicale per promuovere la Sicurezza Stradale.

STOP, LOOK, WAVE! Un messaggio semplice, ma in grado di salvare delle vite. Ed è anche il tema del nuovo video musicale di Volvo Trucks, lanciato durante la Settimana mondiale della sicurezza stradale 2023 delle Nazioni Unite. L’obiettivo è quello di parlare ai bambini in età scolare di tutto il mondo, trasmettendo loro l’importanza di un comportamento prudente, oltre a sensibilizzarli sulla presenza dei mezzi pesanti nel traffico.

Ogni anno, circa 1,3 milioni di persone muoiono e 50 milioni rimangono ferite a causa di incidenti stradali. Per chi ha tra i 5 e i 29 anni, gli incidenti stradali costituiscono la principale causa di morte. Sulla strada, un decesso su quattro riguarda pedoni e ciclisti. 

Nel tentativo di migliorare la situazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) organizza ogni anno la Settimana mondiale della sicurezza stradale delle Nazioni Unite, invitando i singoli e le organizzazioni a contribuire all’obiettivo dell’ONU di ridurre del 50% entro il 2030 il numero di decessi e feriti dovuto agli incidenti stradali .

Il contributo di Volvo Trucks è un programma di formazione per bambini, dal tema STOP LOOK WAVE, che insegna loro a essere più prudenti nel traffico. Il programma include una canzone e un video musicale inediti che insegnano ai bambini di tutto il mondo ad attraversare la strada in sicurezza. 

“La sicurezza è nel DNA di Volvo. Non ci concentriamo solo sulle caratteristiche di sicurezza dei nostri veicoli, ma promuoviamo anche comportamenti sicuri nel traffico per ridurre il rischio di incidenti”, spiega Anna Wrige Berling, Traffic and Product Safety Director di Volvo Trucks.

Passi di ballo per diffondere il messaggio
Nel video compaiono bambini di tutto il mondo che mostrano come eseguire una serie di semplici passi di ballo, intesi a rendere il messaggio più coinvolgente e facile da recepire per i più giovani, per diffondere il messaggio.

Il video musicale e il materiale formativo lanciati durante la Settimana della sicurezza stradale dell’ONU sono un aggiornamento del programma lanciato nel 2015. Da allora, il programma ha coinvolto bambini in oltre 30 Paesi.

“Con questo nuovo video musicale, speriamo di riuscire a raggiungere ancora più bambini in ancora più Paesi. Scuole e organizzazioni di ogni tipo possono presentare il nostro programma sulla sicurezza per incoraggiare un comportamento prudente, proteggere i bambini e salvare delle vite”, prosegue Anna Wrige Berling.

Osservatorio pedoni ASAPS: il bilancio parziale anno 2022

307 PEDONI MORTI SULLE STRADE ITALIANE

(ERANO STATI 271 NEL 2021 E 240 NEL 2020):
25 AL MESE (22 NEL 2021)
STRAGE DI ANZIANI, BEN 116
42 VITTIME  DI  PIRATI (FURONO 33 NEL 2020)
LOMBARDIA E LAZIO  CON MAGGIOR NUMERO DI DECESSI

ASAPS comunica la prima stima preliminare, relativa ai decessi relativi ad investimenti di pedoni, nel 2022, con i dati del proprio  “Osservatorio Pedoni” che da alcuni anni si è aggiunto agli altri storici osservatori (pirateria, contromano, stragi delle notti del fine settimana, incidenti con bambini,  ciclisti, ecc.). Il report registra gli incidenti rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali nei quali sono  coinvolti gli utenti più “vulnerabili” della strada.

I dati sono provvisori e non ricomprendono i decessi avvenuti in ospedale a distanza di tempo.  Sulla scorta di quanto rilevato negli anni passati a questa stima preliminare occorrerà aggiungere un percentuale tra il 30% e il 35% di feriti gravi, che sono deceduti nelle terapie intensive degli ospedali italiani e che sfuggono a questa rilevazione. Questi numeri sono stati raccolti tra i referenti di ASAPS sul territorio nazionale e dai mass-media, e sono ovviamente parziali (anche se indicativi), in quanto i dati che verranno poi ufficializzati da ACI-Istat terranno conto solo dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall’incidente.

Nel primo anno caratterizzato dal post emergenza dovuta alla pandemia da “Covid-19” con una forte ripresa della circolazione stradale e con l’aumento di sinistri, si è evidenziato un aumento anche di decessi tra gli utenti più deboli sulla strada: dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 sono morti in Italia 307 pedoni, 108 donne e 199 uomini. Nel 2021 stima preliminare erano stati 271, 75 donne e 196 uomini. La stima preliminare del 2020 invece era stata di 240 (90 donne e 150 uomini). Nel 2022 fra i pedoni deceduti  257 erano cittadini italiani e 50 stranieri. 

DIFFERENZE CON ANNI PRECEDENTI

Rispetto all’anno 2018, con 612 morti, all’anno 2019, 534 decessi , all’anno 2020 che ha visto 409 croci sulle strade italiane, il 2021 ha avuto un dato definitivo in aumento con 471 morti (fonte Aci-Istat), il fenomeno ha avuto una forte riduzione solo a causa della pandemia; ma il 2022, con la prima stima preliminare di ASAPS, ha invece mostrato una media di 25 pedoni morti al mese. 

MESI PIU’ E MENO A RISCHIO

Il numero più elevato di decessi è avvenuto a dicembre, con ben 40 vittime, seguito dallo scorso gennaio con 31 pedoni morti. Ovviamente hanno una incidenza negativa le giornate più corte e la minore visibilità. I mesi con minor numero di decessi sono stati giugno, agosto e settembre con  20 vittime. Molti i lenzuoli bianchi stesi sulle strade negli ultimi tre mesi del 2022, ben 91 decessi nel terzo quadrimestre del 2022.

ETA’ DEI DECEDUTI

Dall’analisi dell’ASAPS sull’età dei deceduti, emerge che ben 14 avevano meno di 18 anni, il più piccolo solo 3 mesi, un secondo di 15 mesi, altri 2 bimbi avevano solo 2 anni, quasi tutti investiti sulle strisce in compagnia dei genitori. Ma è tra gli ultra65enni che è avvenuta ancora una volta una vera strage, con 116 decessi, di cui 59 oltre gli 80 anni, fra loro un anziano di ben 96 anni, morto anch’egli sulle strisce pedonali. In pratica chi esce di casa ed ha più di 65 anni e va a piedi ha un rischio altissimo di essere investito rispetto ai più giovani, con  quasi il 40% dei casi individuati dall’Osservatorio Pedoni 2022. Ben 11 i casi di pedoni investiti e uccisi mentre andavano a gettare le immondizie vicino casa, soprattutto nelle ore serali e notturne. Si conferma perciò un altissimo rischio per i pedoni che hanno superato i 65 anni, dotati di minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del  pericolo in modo limitato, rispetto ad una persona più giovane. ASAPS da anni attiva campagne di sensibilizzazione proprio sul tema degli anziani e dei pericoli sulle strade, con il consiglio di rendersi il più possibile visibili anche con abbigliamento retroriflettente soprattutto nei mesi invernali, quando le giornate sono più corte ed il sole cala prima. In molti paesi europei si obbliga il pedone ad indossare abbigliamento retroriflettente, fuori dai centri urbani, mentre cammina a margine carreggiata durante le ore serali e notturne.

CAUSE ACCERTATE E PROBABILI

Premesso che solo dopo accertamenti sanitari urgenti molti automobilisti risultano alterati alla guida, nei 307 decessi della stima preliminare ASAPS anno 2022, si è accertato nella  immediatezza del sinistro che in 22 casi il conducente investitore era ubriaco, e in 10 casi aveva assunto stupefacenti, inoltre in ben 42 sinistri il conducente è fuggito (rispetto ai 49 casi accertati nel 2021), lasciando la vittima a terra esanime, senza prestare soccorso, con un comportamento criminale, nonostante l’inasprimento delle sanzioni penali, aggravate dalla legge sull’omicidio stradale. ASAPS ha accertato così che ogni 7 incidenti mortali con pedoni, uno è provocato da un “pirata stradale”. Grazie ad indagini tecnologiche, potenziamento della videosorveglianza e anche ad utili testimonianze, nell’80% dei casi questi soggetti vengono individuati dagli organi di polizia stradale ed assicurati alla giustizia, con processi anche più rapidi rispetto al passato. Va precisato che i casi di guida alterata saranno sicuramente in numero più elevato, perché spesso i singoli conducenti vengono  sottoposti ad analisi del sangue da parte degli organi di polizia stradale a volte dopo ore perché datisi alla fuga. La forte preoccupazione però oltre alla pirateria in aumento è quella di sinistri provocati dalla guida distratta, quella che fa dire spesso al conducente “non l’ho visto”. ASAPS ha esaminato in almeno il 25% dei decessi tale causa, spesso provocata dalla cd “sbornia del terzo millennio”, cioè l’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network. ASAPS, da anni, inascoltata, chiede l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’uso del cellulare alla guida, con la sospensione della patente alla prima violazione, e chiede con forza che tale comportamento sia inserito nelle aggravanti specifiche dei reati di lesioni personali stradali e omicidio stradale, considerato che il Legislatore del 2016 non lo ha contemplato. Nonostante le numerose audizioni in Parlamento e i molti provvedimenti legislativi, tra cui i vari decreti “Infrastrutture”, non è stata minimamente presa in considerazione tale ipotesi di sospensione immediata della patente.

ASAPS auspica anche che dopo il forte appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante  il discorso di fine anno, ci sia la consapevolezza che queste morti lasciano un dolore infinito e vanno evitate attraverso un maggior numero di controlli su alcol, droga, alta velocità ed utilizzo del cellulare alla guida.

REGIONI PIU’ A RISCHIO

Le Regioni più a rischio per i pedoni sono risultate la Lombardia con ben 52 pedoni morti nel 2022 (a fronte dei 29 del 2021) e il Lazio con 41 decessi (rispetto ai 37 del 2021), seguita dal Veneto sempre con 32 pedoni morti,  poi dall’Emilia Romagna con 27 morti, Toscana con 25 e Campania con 23. Seguono la Puglia e il Piemonte con 19. In fondo alla classifica con il minor numero di pedoni deceduti, l’Umbria con un decesso e la Valle d’Aosta, Molise e Basilicata senza pedoni che abbiano perso la vita sulle strade, nella immediatezza dell’investimento.

Sono stati cinque i sinistri con 2 vittime, in aumento rispetto ai due episodi del 2021. Episodi tristissimi poi sono avvenuti con investimento di nonni che accompagnavano i nipoti e investimenti di moglie e marito,  sono due i casi di investimenti nei garage di casa con l’auto non correttamente fermata che si messa in movimento e ha travolto i proprietari.

PEDONI RICOVERATI IN CODICE ROSSO

ASAPS ha calcolato in oltre 1.200 i casi, in netto aumento rispetto al 2021, 100 al mese, in cui il pedone è stato ricoverato in codice rosso presso le rianimazioni e i reparti di terapie intensive, dove poi alcuni sono deceduti, mentre altri sono stati salvati dai sanitari ma hanno riportato lesioni permanenti,  con un costo sociale di molti milioni di euro.

VEICOLI INVESTITORI E CATEGORIE LAVORATIVE PIU’ A RISCHIO

Come in una guerra sulle strade, anche i mezzi più ecologici come le biciclette e i monopattini possono provocare vittime tra i pedoni. Nell’anno 2022 la maggior parte degli investitori era alla guida di autovetture, ma in 52 casi si è trattato di autocarri (addirittura 5 pedoni sono stati travolti e uccisi  da mezzi delle nettezza urbana), in 15 casi l’investitore era alla guida di motocicli, in 6 casi alla guida di autobus (il doppio del 2021), ma anche di un camper, di una microcar, di due biciclette, di un carro-attrezzi.  Nel 2022 abbiamo registrato ben sette decessi tra operai che operavano nei cantieri.  “ASAPS con la prima stima preliminare 2022 dell’Osservatorio Pedoni vuole fornire uno spaccato della sicurezza stradale in tempo reale in Italia, con una analisi sull’utente più vulnerabile in assoluto – ha dichiarato Giordano Biserni Presidente ASAPS -. Ringraziamo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver riattivato l’attenzione sul tema della sicurezza stradale e desideriamo fornire strumenti interpretativi alla politica in vista delle possibile riforma del CdS. Dobbiamo riportare l’attenzione sulla vite che si potevano salvare. Un incidente ogni 5 è provocato dalla distrazione, lo confermano le tante casistiche e ricostruzioni dei sinistri. Ancora più incredibile è l’allarme sulla “pirateria stradale” con 42 corpi che sono stati lasciati morire sulle strade italiane con la fuga dell’investitore,  una crudeltà che ha poco di umano. Siamo molto preoccupati per i dati definitivi che saranno resi noti da Istat a luglio 2023, quando i presumibilmente il numero finale sarà di oltre 400 pedoni morti.  Lo diciamo da anni che nasciamo  tutti pedoni, e se va bene, torniamo da anziani ad essere pedoni. Ora servono misure shock e lanciamo un appello a tutti i membri del Parlamento,  per un provvedimento straordinario che preveda sanzioni e modifiche al Codice della Strada. Troppi morti  nel luogo “sacro” in materia di sicurezza stradale come in tutti gli stati europei: le strisce pedonali, e ci domandiamo quando sarà possibile sanzionare in automatico con telecamere ed agenti la mancata precedenza proprio sugli attraversamenti pedonali. Serve maggiore attività di controllo sulle strade, servono più divise, invece si chiudono i Distaccamenti della Polizia Stradale e le età medie in molti reparti anche della Polizia Locale rasentano i 50 anni. In questi primi giorni dell’anno abbiamo già ripreso a contare i pedoni morti, uno subito la notte di Capodanno,  e altri nelle prime 48 ore in un nuovo interminabile e triste conteggio delle croci.”

Aci-Istat: Incidentalità stradale primo semestre 2022

Aumentano Incidenti (+24,7%)

 Morti (+15,3%) e Feriti (+25,7%)

Gennaio – giugno 2022:

81.437 incidenti

1.450 morti

108.996 feriti

Ogni giorno: 450 incidenti, 8 morti e 602 feriti

Aumentano le percorrenze medie: in autostrada +25,6%

Dopo il Covid t orna ad aumentare in maniera significativa la mortalità stradale in Italia. Le stime ACI-ISTAT – relative ai primi sei mesi del 2022 – evidenziano – rispetto allo stesso periodo del 2021 – un incremento, di incidenti con lesioni (+24,7%), vittime (+15,3%) e feriti (+25,7%).

Dal 1° gennaio al 30 giugno scorso, 81.437 incidenti hanno causato 1.450 morti e 108.996 feriti: in media 450 incidenti, 8 morti e 602 feriti ogni giorno.

L’aumento delle vittime del 2022 si è registrato, in modo particolare, su strade extraurbane (+20%) mentre è stato più contenuto su strade urbane (+11%) e autostrade (+10%).

In aumento le percorrenze medie 

Analogo andamento ha riguardato le percorrenze medie dei veicoli. Nel periodo gennaio – giugno 2022 le percorrenze medie autostradali sono aumentate del 25,6%. La ripresa della circolazione interessa soprattutto i veicoli leggeri, in particolare le autovetture mentre decisamente più contenuta è la crescita registrata per i veicoli pesanti (+7%). Situazione analoga si rileva per il traffico sulla rete extraurbana principale, dove nei primi quattro mesi dell’anno gli incrementi hanno toccato punte del 30%. Nelle città è ancora in crescita l’uso dei servizi di sharing, tra cui i monopattini, che rivestono la quota più elevata di noleggi. In calo, viceversa, il mercato dell’auto.

Rispetto al 2019

Nel primo semestre 2022, rispetto al 2019, anno fissato come base per il monitoraggio del decennio 2021-2030, si rileva, invece, ancora un lieve calo: incidenti stradali -2,6%; feriti -6,8% e deceduti -5,5%. Con riferimento alla categoria di strada, le vittime diminuiscono in misura significativa sulle autostrade (-11,8%) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stimato intorno al 5%.

20 novembre 2022 ‘Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada’

Domenica 20 novembre si celebra la “Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada”: 8 morti e 48 feriti gravi al giorno sono inaccettabili, ogni vittima è una perdita per l’intera società. Dobbiamo impegnarci per raggiungere gli obiettivi di dimezzare queste cifre entro il 2030. L’ACI con un breve video intende sensibilizzare tutti a usare la massima prudenza quando si è alla guida, ricordando che non esiste una velocità sicura: “Tuo il rischio, tua la responsabilità”! Guidate con prudenza per la vostra e l’altrui incolumità.

Accordo quadro ACI – Stato Maggiore della Difesa in tema di Turismo e Sicurezza Stradale

L’Automobile Club d’Italia e lo Stato Maggiore della Difesa hanno sottoscritto un ‘Accordo quadro’ per avviare azioni congiunte e coordinate utili a rafforzare e migliorare sinergie e supporto nell’ambito dei settori di comune interesse e competenza. Iniziative volte, da una parte, a favorire il benessere del Personale militare e civile della Difesa, dall’altra ad assicurare la collaborazione nei confronti di un Ente pubblico non economico dal 1926, costantemente, al servizio della collettività.

Elementi centrali dell’Accordo, che avrà una durata quadriennale, siglato a Roma dal presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone (pro-tempore), sono: l’attività denominata “Progetto Turismo” con la quale l’ACI, partendo dall’analisi della crisi dovuta all’emergenza sanitaria e degli effetti negativi prodotti sul comparto turistico nel mondo, propone una strategia per l’Italia ispirata alla valorizzazione e promozione unitaria delle risorse turistiche e culturali del Paese. Iniziativa che potrebbe prevedere anche l’inserimento di itinerari turistici che consentano di raggiungere siti/musei di interesse storico della Difesa. Ma anche la promozione e il coordinamento di altri progetti di reciproco interesse quali, ad esempio: lo sviluppo di interventi di informazione, formazione professionale nel settore della sicurezza stradale; la promozione di iniziative a favore dei giovani in tema di diffusione della cultura della sicurezza stradale, con la realizzazione di attività legate alla “guida sicura”; l’organizzazione amministrativa, logistica ed economica di eventi quali congressi, conferenze, tavole rotonde, convegni e simposi, seminari, workshop e convention, scambio di esperienze, manifestazioni sportive, tour itineranti, pubblicazioni congiunte e di comune interesse, ecc.

L’Automobile Club d’Italia e lo Stato Maggiore della Difesa hanno sviluppato, negli ultimi anni, diversi importanti accordi, tra i quali: la promozione di attività nella ricerca tecnologica, industriale e sviluppo sperimentale su diverse tematiche; la valorizzazione del Museo della Motorizzazione di Roma nella prospettiva di un inserimento in un circuito di visite; la promozione di iniziative in tema di guida in sicurezza.

Dal 2011al 2020: 6mila bambini morti sulle strade europee.

Di questi 467 i bambini italiani

Incidenti stradali = 6,5% causa di morte in età infantile

Sono più di 6mila i bambini (minori di 14 anni) dell’Unione Europea morti a causa di incidenti stradali, nel decennio 2011-2020. 467 di loro (il 7,78% del totale) erano italiani. Nell’UE gli incidenti stradali rappresentano il 6,5% di tutte le cause di morte in età infantile e, in media, dopo il primo anno di età, un decesso infantile su 15 è causato da una collisione stradale. Tutto questo, nonostante, tra 2010 e 2020, la mortalità dei bambini (decessi per milione di abitanti in età infantile) sulle strade europee si sia ridotta del 46%, mentre, per tutte le altre fasce d’età, è scesa del 36%.

Sono solo alcuni dei molti dati preoccupanti che emergono dalla lettura di “Ridurre le morti di bambini sulle strade europee”, il nuovo rapporto pubblicato nell’ambito del programma “Road Safety Performance Index” (www.etsc.eu/pinflash43) dell’ETSC, il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti.

“Perdere un figlio in un incidente stradale – ha dichiarato Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo ETSC – è una tragedia che nessuna famiglia dovrebbe vivere. Sebbene, in alcune parti d’Europa, l’azzeramento della mortalità infantile stia diventando una realtà, la strada da percorrere è ancora lunga”.

“Molti dei progressi in sicurezza degli ultimi anni – ha aggiunto Avenoso – sono stati raggiunti grazie ad automobili più sicure. Tenere al sicuro i bambini rinchiudendoli in gabbie di metallo, però, è una ‘vittoria di Pirro’. Se vogliamo che bambini sani e attivi diventino adulti sani e attivi, dobbiamo cambiare modo di ragionare”.

“Per rendere le città sicure per i bambini – ha concluso il Direttore Esecutivo ETSC – bastano cose semplici, come velocità più basse e strade scolastiche. Se, però, vogliamo davvero ridurre le centinaia di tragiche morti di bambini che si verificano ogni anno, dobbiamo riprogettare i nostri spazi urbani, per tenere separati i bambini dai veicoli veloci, e creare degli spazi nei quali i piccoli possano giocare e muoversi in sicurezza”.

Italia nel 2021: 28 bambini morti in incidenti stradali. 23 avevano tra 5 e 14 anni

Ancora elevata la quota di bambini (0-14 anni) deceduti in incidenti stradali nel nostro Paese nel 2021. In aumento – rispetto al 2019 – la fascia 5-14 anni, a fronte di una diminuzione per quasi tutte le altre età. Sono 28 i bambini che hanno perso la vita in incidenti stradali nel 2021. Di questi, 23 tra 5 e 14 anni (erano 18 nel 2019 e ben 29 nel 2020)[1]. In particolare, nella classe di età 5-9 anni, rispetto al 2019, le vittime salgono da 4 a 6. Nella classe 10-14 anni, invece, passano da 14 a 17. Rispetto alla media europea, da noi la situazione risulta, comunque, migliore. Nell’ultimo triennio, infatti, il numero di bambini morti per milione di abitanti è pari a 6, contro i 9 della media UE.

Tra le circa 40 raccomandazioni che il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti rivolge ai governi dei Paesi Membri e all’UE, percorsi ciclabili e pedonali sicuri verso le scuole. Secondo l’ETSC, le strade intorno alle strutture per l’infanzia e nelle aree urbane con molti ciclisti e pedoni dovrebbero essere progettate per una velocità di 30 km/h, e prevedere limitazioni al traffico.

Dal momento che, quest’anno, l’Unione Europea rivedrà le regole sulle patenti di guida, ETSC chiede anche una formazione teorica e pratica obbligatoria, nonché una prova pratica, per ottenere una patente di guida AM (ciclomotore).

L’ETSC sottolinea, inoltre, che 16 Paesi europei (tra i quali l’Italia) consentono ai bambini di guidare un motorino a 14 o 15 anni, nonostante un’età minima raccomandata dall’UE di 16 anni. A 14 anni, il 20% dei morti sulla strada sono su un ciclomotore, la stragrande maggioranza dei quali ragazzi (maschi).

L’ETSC afferma, infine, che non si dovrebbe abbassare l’età minima raccomandata dall’UE (16 anni) per la guida non accompagnata delle auto.


 

Domani 21 settembre: “Corri in pista non in strada”.

In occasione della Giornata Europea senza morti sulle strade, domani pomeriggio, mercoledì 21 settembre 2022, dalle ore 14, la sezione Motorsport & Road Safety del Cral Amt Genova ha organizzato una gara endurance di Go Kart, presso la pista OMP di Ronco Scrivia (GE).

L’evento denominato”Corri in pista, non in strada!”, s’inserisce nell’ambito della Settimana europea della mobilità, con lo scopo di sensibilizzare sulla Sicurezza Stradale. La leggera diminuzione del numero di feriti e morti degli ultimi due anni è stata fortemente condizionata dalla diminuzione di spostamenti dovuti all’epidemia Covid. Con il lento ritorno alla normalità, le statistiche, riguardanti gli incidenti stradali, che riportano gli osservatori Asaps, sono preoccupanti e tra le prime cause troviamo la distrazione, purtroppo l’uso improprio dello smartphone durante la guida.

Saranno quaranta i partecipanti pronti a scendere in pista: tra questi ci saranno alcuni partecipanti appartenenti alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale), dipendenti del Comune di Genova, di Amt e piloti – istruttori di guida sicura come “Jolly” Marcello Zito e Giorgio Porello, piloti che entrambi hanno in comune la passione per la sicurezza stradale.

Gli organizzatori dell’evento con l’occasione illustreranno condivise idee e iniziative per una futura manifestazione aperta alla cittadinanza che è in programma per la prossima primavera.

Per informazioni sull’iniziativa è possibile prendere contatto Schena Alessandro al numero: 3337687106.

Stellantis e-Mobility e DS AUTOMOBILES alla 52sima edizione del Giffoni Film Festival 2022

Stellantis è partner del Giffoni Film Festival, la cinquantaduesima edizione del festival del cinema per ragazzi in programma dal 21 al 30 luglio

118 le opere in competizione e 30 fuori concorso provenienti da 35 paesi differenti che, tra i vari temi, si focalizzeranno su ambiente e cambiamenti climatici

In nove giorni oltre 5000 giovani under 30 in arrivo da tutto il mondo, i “Giffoners”, si confronteranno con importanti aziende sull’impatto delle nostre azioni sul pianeta

L’e-Mobility Business Unit e DS Automobiles presenteranno la strategia di Stellantis in termini di mobilità sostenibile durante la rassegna Giffoni Next Generation

Una Flotta di DS 9 E-TENSE accompagnerà gli ospiti vip durante la manifestazione mentre due DS 4 E-TENSE saranno disponibili per attività di test drive per i giovani e le loro famiglie

“The invisibles” è il titolo dell’evento promosso dalla 52esima edizione del Giffoni Film Festival, la kermesse cinematografica per ragazzi numero uno al mondo, in corso dal 21 fino al 30 luglio nella Multimedia Valley di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

Dedicato agli Invisibili, quei ragazzi i cui bisogni e idee restano inascoltati, il Giffoni Film Festival quest’anno torna ai grandi numeri che hanno caratterizzato la sua storia. Cinquemila “Giffoners” provenienti da 35 nazioni avranno l’opportunità di valutare 118 opere in concorso tra film d’animazione, serie, cortometraggi e documentari su temi come il passaggio all’età adulta, la scoperta dell’altro, il percorso per recuperare la fiducia in se stessi e, da quest’anno, anche un focus sul futuro del nostro Pianeta dedicato all’ambiente e alla crisi climatica nel contesto del Giffoni Innovation Hub.

Il Festival, con il suo Giffoni Innovation Hub, si propone come anello di congiunzione tra i ragazzi della Generazione Z, le aziende e le istituzioni, offrendo tutti gli strumenti necessari ad affrontare una delle grandi sfide del futuro: modificare le proprie abitudini per contribuire a mitigare il cambiamento climatico.

Nove giorni di incontri in presenza e streaming che danno l’opportunità ai giovani di confrontarsi sul tema della sostenibilità declinata in tutte le sue accezioni: economica, sociale ed ecologica.

Stellantis partecipa all’evento con DS Automobiles, rappresentata da Simona Magnarelli (Lifestyle, Digital & Premium Brands PR Manager), e l’e-Mobility Business Unit, rappresentata da Gabriele Catacchio (Head of Global e-Mobility Communication), per illustrare ai giovani la propria strategia di elettrificazione durante una Masterclass dedicata (cosiddetta Impact) prevista il 28 luglio. Inoltre, per tutta la durata del Festival, saranno allestite delle aree espositive e di test drive dove i visitatori potranno provare i modelli elettrificati di DS e scoprire i servizi di ricarica disponibili.

Il Festival si propone come motore di un cambiamento per lo sviluppo di nuovi linguaggi e diventa il quartier generale di un movimento imperniato sull’innovazione. Per questo nel 2015 a Giffoni è nato il “Giffoni Innovation Hub”, polo creativo e di innovazione che lo scorso aprile ha realizzato l’iniziativa “Gen Z, parola chiave sostenibilità”, a cui l’e-Mobility Business Unit era presente come partner in occasione di Verde Giffoni.

La partecipazione dell’e-Mobility di Stellantis al Giffoni Film Festival aggiunge un importante tassello al mosaico delle sue attività di formazione delle nuove generazioni sulle tematiche di elettrificazione, strategia chiave per contribuire al raggiungimento del target di Carbon Neutrality nel 2038, come annunciato dal CEO del Gruppo Carlos Tavares durante la presentazione del piano strategico di lungo periodo Dare Forward 2030.

Tra gli obiettivi dell’e-Mobility di Stellantis c’è proprio quello di promuovere la cultura legata alla mobilità elettrica fra i giovani e raccogliere spunti su come le nuove generazioni vivono la mobilità del presente e vedono quella del futuro. Un ramo di attività che in due anni ha coinvolto oltre 13.000 studenti in Europa e ha dato origine a importanti collaborazioni con istituzioni e partner prestigiosi a livello internazionale.

Il piano strategico di Stellantis prevede la commercializzazione di soli veicoli elettrici in Europa entro il 2030 e l’azzeramento delle emissioni entro il 2038, ma perché sia realizzato è indispensabile il contributo delle nuove generazioni, in cui è già insita la consapevolezza della necessità della transizione energetica e dell’applicazione di modelli di economia circolare.

Ben si colloca in questo scenario DS Automobiles, Brand innovativo e avanguardista, capace di fondere sapientemente uno stile elegante con la tecnologia più sofisticata. Fin dal suo lancio, avvenuto nel 2014, il marchio ha posto l’elettrificazione al centro della sua strategia, tanto che in appena cinque anni ha presentato una gamma interamente elettrificata. Nel 2020, inoltre, è risultato il marchio multi-energia con le emissioni di CO2 più basse in Europa. Primato che si è ripetuto nel 2021: grazie ad un livello di emissioni pari a 97.3 g/km, secondo il ciclo WLTP, DS Automobiles si pone così davanti ai trenta marchi automobilistici più venduti in Europa.

Attualmente la gamma DS si compone di quattro veicoli: DS 3 CROSSBACK, DS 4, Nuovo DS 7 e DS 9, tutti proposti anche in versione elettrica o ibrida plug-in con la firma E-TENSE. Dal 2024 ogni nuovo modello del marchio sarà solo 100% elettrico.

Durante la 52sima edizione del Giffoni Film Festival, gli ospiti VIP saranno ospitati a bordo di DS 9 E-TENSE, berlina elegante e vivace, dotata di tecnologia ibrida plug-in, mentre i giovani patentati e le loro famiglie potranno testare sul campo due DS 4 E- TENSE.

In qualità di primo produttore premium ingaggiato nella Formula E, il marchio condividerà con i “Giffoners”, durante la Masterclass del 28 luglio, i suoi successi nel campionato 100% elettrico, che hanno contribuito a supportare le attività di ricerca e sviluppo verso una mobilità più sostenibile.

L’e-Mobility Business Unit e DS Automobiles credono fortemente nell’utilità di eventi come il Giffoni Film Festival, che hanno portato una rivoluzione dello sguardo e un sovvertimento delle prospettive, concentrandosi esclusivamente sui ragazzi, sulle loro identità, necessità e sogni. Si tratta di un grande laboratorio di opportunità per l’e-Mobility Business Unit di Stellantis che si propone come punto di incontro e scambio tra gli attori della transizione in atto e catalizzatore di energie positive. Mentre per DS Automobiles rappresenta un modo per illustrare ai ragazzi che, in pochi anni, un Brand così giovane in un settore così complesso è diventato uno dei principali player della mobilità elettrica, a dimostrazione che non è l’età ma lo spirito innovativo che conta.

Europa 2021:  Incidenti stradali: 20.000 vittime (-13%)

Nel 2021, nell’Unione Europea, si sono registrate circa 20.000 vittime della strada. Una riduzione annuale (-13%) che risente ancora delle limitazioni alla circolazione imposte a causa dell’emergenza Covid-19.

È uno dei dati più rilevanti tra quelli contenuti nel nuovo rapporto European Transport Safety Council (ETSC), pubblicato oggi, consultabile su http://etsc.eu/pin16.

Tra i Paesi con le migliori riduzioni di morti sulle strade nel 2021 rispetto al 2019 (il 2020 non è significativo a causa della pandemia), Malta 44%, seguita da Danimarca 32%, Belgio 25%, Polonia 23%, Spagna 22%, Lituania 21%. Diminuzioni meno consistenti in Portogallo (-18%), Germania (-16%), Repubblica Ceca (-14%), Cipro, Svezia ed Austria (-13%).

I dati definitivi sull’incidentalità stradale 2021 nel nostro Paese, invece, verranno diffusi nel mese di luglio, con il tradizionale comunicato stampa ACI-Istat.

Nel periodo 2011-2021, in Europa, la diminuzione delle vittime per incidente stradale è stata del 31%, con un risparmio di oltre 57mila vite (57.095) e più di 64 miliardi di euro in costi sociali.

“Nonostante un forte calo dei decessi stradali negli ultimi due anni, la pandemia di Covid-19 non ha ‘immunizzato’ l’Europa contro i decessi e gli infortuni sulle strade – ha dichiarato Antonio Avenoso, Direttore di ETSC. 20.000 persone muoiono ogni anno sulle nostre strade e ridurre questi numeri richiederà duro lavoro, volontà politica ed investimenti”.

Relativamente ai feriti gravi, per i quali è stato posto per la prima volta l’obiettivo di riduzione al 50% entro il 2030, il Rapporto ETSC sottolinea come non siano ancora uniformi nei diversi Paesi europei la definizione o i metodi di conteggio degli stessi; pertanto non è possibile confrontare il numero di feriti gravi tra i diversi Paesi.

La Commissione Europea ha stimato che in Europa 120.000 persone riportino lesioni gravi a seguito di incidente stradale; il rapporto con i decessi è di sei ad uno. I pochi dati collazionabili mostrano una decrescita sicuramente più lenta rispetto al numero dei morti: nell’ultimo decennio i feriti gravi sarebbero diminuiti solo del 18,5% circa. Per questo motivo ETSC raccomanda fortemente che in ogni Paese sia migliorata la tempestività e la qualità dell’intervento post-incidente al fine di mitigarne le conseguenze in modo più efficace.

Corri In Pista, Non In Strada!

La pista go kart PG Corse OMP di Ronco Scrivia ha ospitato una gara, organizzata dalla sezione Motorsport & Road Safety Cral Amt Genova, all’insegna della Sicurezza Stradale per trasmettere un importante messaggio che tutti i partecipanti hanno voluto condividere: Corri In Pista, Non In Strada!

I trentasei partecipanti, che per passione e lavoro hanno a cuore questo tema, si sono sfidati, in sicurezza, durante le qualifiche e le successive due ore di gara.

Tra i partecipanti, rappresentanti delle Forze dell’Ordine (Carabinieri e Polizia Locale), del Comune di Genova e di AMT.

L’occasione è stata gradita per fissarsi appuntamento a settembre, in concomitanza con la settimana europea della Mobilità e della Sicurezza Stradale, coinvolgendo altri attori della strada, che per passione e professione vivono quotidianamente questa realtà, nella volontà comune di ridurre l’incidentalità. L’appuntamento di settembre prevede un contributo in beneficenza e alcune attività di contorno in via di definizione, ma soprattutto sarà discusso e organizzato il progetto di alcune giornate, nella primavera 2023, dedicate alla Sicurezza Stradale a 360°, che vedranno coinvolte le istituzioni e i cittadini, con attività di prevenzione e sensibilizzazione, richiamando l’attenzione su quanto sia importante il contributo di tutti per ridurre il numero delle vittime e dei feriti.

Per partecipare, organizzare, sostenere il progetto o per qualsiasi informazione è possibile prendere contatto il numero telefonico  3337687106 o inviare una mail a : schenaalessandro@gmail.com

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