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Gino Bruni

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Mercato Auto

ACI: ad aprile, bilancio positivo per le auto di seconda mano 

Il calo delle radiazioni incrementa ancora il parco circolante

Bilancio positivo, anche nel mese di aprile, per il mercato delle auto di seconda mano. I passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale) hanno messo a segno un incremento del 2,7% rispetto allo stesso mese del 2022, incremento che sale all’8,4% a livello di media giornaliera, in ragione della presenza, nel mese di aprile 2023, di una giornata lavorativa in meno. Ad aprile, per ogni 100 autovetture nuove, sono state vendute 176 unità di seconda mano; 178 nei primi quattro mesi dell’anno.

A prevalere nelle compravendite mensili dell’usato, risultano sempre le alimentazioni tradizionali (benzina e gasolio), mentre la quota di mercato delle autovetture ibride a benzina si attesta al 5,2%. Da evidenziare il notevole incremento delle alimentazioni a metano (+102,1%), che confermano un’incidenza dello 0,6% superando, ancora una volta, quella delle auto elettriche, ferma da inizio anno allo 0,4% e con pesanti perdite mensili in termini di compravendite assolute (-37,8%).

Per quanto riguarda invece le minivolture, le auto ibride a benzina, in crescita mensile del 61,9%, conquistano una quota di mercato del 5,6%. L’ennesimo primato spetta tuttavia alle auto alimentate a gasolio (53,4% di quota, sostanzialmente in linea con il 53,5% dell’aprile 2022), seguite da quelle a benzina e a gpl, con rispettiva incidenza del 29,2% e del 7,3% (in entrambi i casi in calo rispetto ad aprile 2022). Rispetto al 2022, in termini assoluti, il gpl fa, comunque, registrare un aumento dello 0,3%.

Flessione a livello mensile per i passaggi di proprietà dei motocicli che, al netto delle minivolture, hanno riportato un calo del 2,4% rispetto all’aprile 2022, risultato che però corrisponde ad un aumento del 3,1% in termini di media giornaliera, per effetto della presenza di una giornata lavorativa in meno.

Nei primi quattro mesi del 2023, in confronto allo stesso periodo del 2022, i trasferimenti netti di proprietà hanno archiviato variazioni positive del 5,3% per le autovetture, dello 0,3% per i motocicli e del 4,3% per tutti i veicoli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

Rallenta ma non si ferma nel mese di aprile la crescita del parco circolante italiano. Ancora in terreno negativo le radiazioni di autovetture che hanno registrato una diminuzione mensile dell’11,6%, seppur contenuta al 6,7% in termini di media giornaliera. Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,56 nel mese di aprile (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 56) e a 0,60 nel primo quadrimestre del 2023. Bilancio in rosso a livello mensile anche per le radiazioni di motocicli (-4,7%), che tuttavia torna in terreno positivo in ragione della presenza di una giornata lavorativa in meno, con un incremento dello 0,6% in termini di media giornaliera.

Nel primo quadrimestre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, le radiazioni sono complessivamente diminuite del 12,1% per le autovetture e del 10,7% per tutti i veicoli, a fronte di un incremento del 3,6% per i motocicli.

UNRAE Mercato Auto: ad aprile nuova accelerazione (+29,2%)

Stima 2023 in rialzo a +11,6% e 1.470.000 auto

Nuova forte accelerazione delle immatricolazioni di autovetture nel mese di aprile, con125.805 nuove registrazioni e una crescita del 29,2% rispetto ad aprile 2022, che con 97.365 unità aveva archiviato il volume storicamente più basso per il quarto mese dell’anno dopo quello del lockdown. Nel primo quadrimestre il numero delle immatricolazioni sale a 552.850 unità, in crescita del 26,9% rispetto alle 435.681 del gennaio-aprile 2022. Il mercato dell’auto rialza di nuovo la testa, anche grazie ad una maggiore disponibilità di prodotto dopo la crisi dei microchip e delle catene di fornitura.
Considerando l’elevata performance del primo trimestre, +26,2% sul 2022 (ma -20,6% sul 2019), e in particolare il notevole contributo del mese di marzo (+40,8%), la stima UNRAE per il 2023 viene rivista al rialzo, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019).
Tra le auto, il motore a benzina segna un forte recupero, salendo al 29,2% di quota (+2,2 p.p., al 27,6% in gennaio-aprile), il diesel retrocede al 19,7% di quota (-1,4 p.p., al 19,6% nel 1° quadrimestre). Il Gpl risale all’8,3% di share in aprile (al 9,0% nel primo quadrimestre) e il metano, unica motorizzazione in flessione, si ferma allo 0,1% di quota, come nel cumulato.

Le auto BEV (Battery Electric Vehicle) scendono nuovamente in quota rispetto al recupero di marzo, fermandosi al 3,1% di share nel mese (3,7% nel quadrimestre), mentre le PHEV si portano al 4,8% (4,5% in gennaio-aprile). Nel complesso le auto ECV rappresentano in aprile il 7,9% del mercato. Le vetture ibride rimangono sostanzialmente stabili al 34,8% delle preferenze (35,5% in gennaio- aprile), con un 8,3% per le “full” hybrid e 26,5% per le “mild” hybrid.

L’analisi della nuova segmentazione mostra in aprile un calo di quota delle berline del segmento A, all’11,7%, e una leggera riduzione per quelle del segmento B (al 17,9%). I Suv perdono terreno in A, mentre lo recuperano in B (al 27,1% di share). Fra le medie (seg. C), salgono sia i Suv, al 20,4% di rappresentatività, sia le berline al 5,8%. Sostanzialmente stabili le berline del segmento D, allo 0,7% di quota, mentre perdono rappresentatività i Suv (al 6% del totale). Nell’alto di gamma i Suv coprono l’1,7% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 4,4% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,8%.
Dal punto di vista delle aree geografiche, in aprile il Nord Est, grazie alla spinta del noleggio, conferma la leadership salendo al 36,4% delle immatricolazioni. Il Nord Ovest scende al 28,5% delle immatricolazioni (-1,1 p.p.), il Centro Italia è sostanzialmente stabile al 21,7% del totale, l’area meridionale scende al 9,0% e quella insulare al 4,4%.

Nel 2022 le vendite di veicoli elettrici su AUTO1.com sono aumentate del 50%

Nel 2022 sono stati venduti circa 18.000 veicoli elettrici su AUTO1.com

I primi 3 brand per vendite di EV su AUTO1.com nel 2022 sono stati Toyota, Tesla e Volkswagen

Nel 2022 un terzo dei veicoli elettrici commercializzati aveva un prezzo compreso tra 20.000 e 35.000 euro.

I primi 3 mercati con il maggior numero di veicoli elettrici commercializzati su AUTO1.com sono stati i Paesi Bassi, la Finlandia e la Danimarca.

AUTO1.com, la piattaforma B2B per le auto usate più grande in Europa, ha effettuato un’analisi dei propri dati relativi al commercio di veicoli elettrici (EV) e ha condotto un sondaggio online su oltre 15.000 dealer partner. Nel 2022  ha registrato una crescita di oltre il 50%, rispetto all’anno precedente, nelle vendite B2B di veicoli elettrici a batteria (BEV), ibridi plug-in (PHEV) e ibridi (HEV) e ha raggiunto quota 18.000 EV venduti, con un aumento di oltre 6.500 unità rispetto all’anno precedente. Questi numeri in crescita mostrano un trend di graduale diffusione dei veicoli elettrici anche nel mercato delle auto usate.


Il mercato dei veicoli elettrici (BEV, PHEV e HEV) continua a crescere. Nel 2022 i veicoli elettrici di nuova produzione hanno raggiunto una quota di mercato del 44% in Europa, rispetto al 38% dell’anno precedente, secondo i dati della European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA). “I trend che riscontriamo nel mercato del nuovo si riflettono puntualmente su quello dell’usato: le auto nuove di oggi sono infatti le auto usate di domani. In qualità di principale piattaforma europea di vendita all’ingrosso di auto usate, notiamo che i trend del mercato si riflettono naturalmente anche sulla nostra piattaforma.”, ha dichiarato Francesco Rocchi, Director Sales & Remarketing Italy di AUTO1 Group. “I veicoli elettrici si stanno diffondendo con volumi significativi nel mercato delle auto usate. Tramite AUTO1.com, i dealer hanno accesso al mercato europeo delle auto usate B2B e possono quindi contribuire alla trasformazione del settore. I commercianti di tutta Europa possono sempre avvalersi del nostro ampio stock, che include una quota crescente di auto elettriche usate.” 

EV su AUTO1.com

Nel 2022, i primi tre brand per veicoli elettrici commercializzati su AUTO1.com sono rimasti sostanzialmente uguali al 2021: Toyota, Tesla e Volkswagen. Ma qualcosa è cambiato, invece, nella top 10 con Mercedes Benz che ha fatto un salto notevole dalla settima posizione del 2021 alla quarta del 2022. Renault è entrata nella top 10 nel 2022 (9° posizione) mentre Kia è scivolata al 10° posto. Il mercato dei veicoli elettrici è sempre più diversificato ma i nuovi player non sono ancora presenti nella top 10 di AUTO1.com.

Nel 2022, il 70% di tutti i BEV, HEV e PHEV commercializzati su AUTO1.com aveva un’età compresa tra uno e cinque anni. Circa il 30% di tutti gli EV commercializzati aveva un chilometraggio inferiore a 10.000 km. Questo evidenzia chiaramente come gli EV siano decisamente un “usato fresco”.

Nel 2022 un terzo dei veicoli elettrici commercializzati aveva un prezzo compreso tra 20.000 e 35.000 euro, mentre nel 2021 solo un quinto delle auto commercializzate rientrava in questa fascia. Solo il 15% di tutti i veicoli elettrici commercializzati sulla piattaforma nel 2022 aveva un prezzo inferiore a 10.000 euro. Questi risultati mostrano che nel 2022 i veicoli elettrici su AUTO1.com rientrano in una fascia di prezzo più elevata rispetto al 2021.

La domanda varia a seconda del Paese

AUTO1.com acquista e vende auto in oltre 30 Paesi europei. Il commercio transfrontaliero di veicoli elettrici su AUTO1.com ha raggiunto circa l’80% nel 2022, principalmente per le differenze nell’offerta, nella domanda e nella determinazione dei prezzi tra i vari mercati. Nel 2022, AUTO1.com ha registrato la domanda più alta di auto elettriche e ibride nei Paesi Bassi, in Finlandia e in Danimarca, esattamente come nel 2021, seguiti a ruota da Francia (+96% rispetto all’anno precedente) e Germania (+103% rispetto all’anno precedente). Ma è il Portogallo a registrare la crescita più importante in relazione alla domanda di veicoli elettrici su base annua nel 2022, con un aumento del 124%.

I volumi della domanda nei mercati sono correlati alla disponibilità dei punti di ricarica nei diversi Paesi. Secondo la mappa interattiva di ACEA, circa il 42% di tutti i punti di ricarica per veicoli elettrici è concentrato in due Paesi europei: Paesi Bassi e Germania. Inoltre, sono diversi gli incentivi per i veicoli elettrici che danno una spinta in più ai consumatori. Dataforce, società specializzata in ricerche di mercato, ha analizzato gli incentivi in tutta Europa evidenziando come i Paesi Bassi siano il Paese con il più alto ammontare di incentivi, seguiti da Francia e Germania.

Circa il 30% dei partner di AUTO1.com ha effettuato almeno una compravendita di veicoli elettrici nel 2022

Nei mesi di gennaio e febbraio 2023, AUTO1.com ha condotto un sondaggio online tra oltre 15.000 dei propri partner in merito agli EV commercializzati nel 2022 e alle loro aspettative per il 2023. Ecco le informazioni più importanti:

Circa il 30% dei partecipanti ha effettuato almeno una compravendita di veicoli elettrici nel 2022 (34% nel 2021) e quasi il 10% ha effettuato almeno 20 compravendite di veicoli elettrici (7% nel 2021).

Oltre il 40% prevede di effettuare una compravendita di almeno un veicolo elettrico nel 2023 (rispetto al 43% del 2021) e più del 10% dei partecipanti al sondaggio prevede di effettuare compravendite di almeno 20 veicoli elettrici nel 2023. Si tratta di un’aspettativa leggermente inferiore a quella del 2022 (12%).

Il 70%, tra grandi gruppi di dealer e concessionari, ha commercializzato almeno un veicolo elettrico nel 2022, rispetto al 25% dei dealer indipendenti. Il dato dei primi è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2021, mentre quello dei dealer indipendenti era più alto nel 2021 (31%).

“Nonostante alcune iniziali barriere nel trattare i veicoli elettrici usati, trattandosi ovviamente di un mercato nuovo e innovativo, contiamo che i dealer acquisiranno sempre più esperienza nella compravendita di questa tipologia di veicoli”, conclude Francesco Rocchi, Director Sales & Remarketing Italy di AUTO1 Group.

Di seguito il glossario con le principali tecnologie:

Electric Vehicle (EV)

Un veicolo elettrificato (EV) utilizza uno o più motori elettrici ed azionamenti per la movimentazione del mezzo, immagazzinando l’energia necessaria in batterie.
Le tipologie di veicolo EV includono quelli con propulsione esclusivamente elettrica (BEV), gli ibridi plug-in (PHEV) che hanno la possibilità di ricarica esterna e gli ibridi (HEV) senza ricarica.

Battery Electric Vehicle (BEV)

Un veicolo elettrico a batteria (BEV) è caratterizzato dalla capacità di immagazzinare energia all’interno di batterie incluse del veicolo e di muoversi con solo motori elettrici, senza un motore a combustione interna; per il funzionamento necessita quindi di essere collegato a una fonte di energia per ricaricare la batteria.

Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV)

Le auto PHEV condividono un motore elettrico con uno endotermico; la batteria può essere ricaricata sia dalle prese che dal motore endotermico.

Hybrid Electric Vehicle (HEV)

Anche in questo caso le auto HEV sono mosse dall’interazione tra due motori, uno elettrico ed uno a combustione interna Ice (Internal Combustion Engine) e possono per brevi km viaggiare in modalità totalmente elettrica ma senza la possibilità di carica dall’esterno.

ACI: Mercato auto

2022: MERCATO AUTO AI MINIMI STORICI

1,3MLN NUOVE IMMATRICOLAZIONI (-12%)

CIRCOLANTE SEMPRE PIÙ VECCHIO

ETÀ MEDIA 12 ANNI 6 MESI

CRESCE LA SPESA

148 MLD (+6,9%)

SPESA MEDIA: 3.700€ (+5,7%)

41MLD: ACQUISTO/AMMORTAMENTO

41MLD: CARBURANTI

27MLD: MANUTENZIONE/RIPARAZIONE

DIMINUISCE GETTITO FISCALE

58MLD (-5,6%)

ENTRATE MAGGIORI:

31MLD: CARBURANTI – 6,9MLD: IVA – 6,7MLD: BOLLO

Prime iscrizioni ai minimi storici, circolante sempre più vecchio, spesa sempre più salata e un gettito fiscale che sfiora i 60 miliardi: sono queste alcune tra le indicazioni principali che si ricavano dalla lettura dell’Annuario ACI 2023.

PRIME ISCRIZIONI AI MINIMI STORICI: 1,3mln (-12% rispetto 2021)

Nel 2022, il mercato auto italiano è crollato ai minimi storici. Dopo la ripresa post-Covid registrata nel 2021, infatti, le prime iscrizioni sono state poco più di 1.330.000, quasi pari al 1.310.000 del 2013. Rispetto al 2021, la diminuzione è stata di oltre il 12%. Valori lontanissimi non solo dagli anni di maggiore sviluppo del settore (prima decade anni 2000) – quando le prime iscrizioni al PRA superavano quota 2mln – ma anche rispetto agli ultimi anni pre-Covid (2017-2019), quando si sono registrate circa 1,9mln di immatricolazioni.

CIRCOLANTE SEMPRE PIÙ VECCHIO: 12 ANNI E 6 MESI ETÀ MEDIA: + 4 MESI RISPETTO 2021

Il parco circolante italiano è sempre più vecchio. L’età media delle auto è, infatti, pari a 12 anni e 6 mesi: 4 mesi in più rispetto al 2021. Poco meno di 1 su 5 (il 17% del totale), le Euro 0-1-2, che hanno almeno 19 anni. Sempre più vecchie anche le rottamate, con un’età media di 18 anni e 2 mesi: 9 mesi in più rispetto al 2021.

CRESCE LA SPESA PER L’AUTO: 148MLD = +6,9%. SPESA MEDIA: 3.700€: +200€ (+5,7%)

Nel 2022, per le loro auto, gli italiani hanno speso più di 148 miliardi di euro: 10 miliardi in più rispetto al 2021 (+6,9%). La spesa maggiore è stata rappresentata dal binomio acquisto-ammortamento del capitale e dai carburanti: 41 mld per ciascuna di queste due voci. Seguono manutenzione e riparazione: poco meno di 27 miliardi.

Rispetto al 2021, aumentano tutte le voci di costo ad eccezione di quella per la RCA, in diminuzione di circa 200 milioni di euro (-2%). La spesa media per l’utilizzo di un’auto è stata di circa 3.700 euro: quasi 200 euro in più (+5,7%) rispetto al 2021.

CALA IL GETTITO FISCALE: -5,6%. ENTRATA MAGGIORE: CARBURANTI: 31MLD

In calo del 5,6% rispetto al 2021, la componente fiscale, con un gettito totale di poco superiore ai 58 miliardi di euro. Ancora una volta, l’entrata maggiore per l’erario è quella derivata dalla vendita dei carburanti (31 mld), sebbene in decisa diminuzione rispetto al 2021 a causa dei tagli alle accise decise dal governo nel corso del 2022. Seguono IVA su acquisto veicoli (6,9 mld) e tassa automobilistica (6,7 mld).

CRESCE RAPPORTO AUTO/POPOLAZIONE: 681 X 1.000 ABITANTI: MEDIA PIÙ ALTA IN EUROPA

Sempre più alto il rapporto autovetture/popolazione: 681 auto ogni 1.000 abitanti. Rapporto che – se si considera il totale dei veicoli – sale a 910 ogni 1.000 abitanti. Entrambi valori in crescita rispetto al 2021, che fanno dei due indici italiani i più alti in Europa.

ACI: Auto in crescita a marzo il mercato dell’usato

Le radiazioni registrano un ennesimo calo (-7,7%)

Segno più a marzo per il mercato italiano dell’usato. I passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno messo a bilancio un incremento dell’8,5% rispetto a marzo 2022. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 166 di seconda mano nel mese di marzo e 178 nel primo trimestre dell’anno. Il mercato dell’usato cede dunque progressivamente il passo a quello del nuovo, in netta crescita dallo scorso gennaio, dopo i notevoli risultati registrati nel corso del 2022.    

Per quanto riguarda le motorizzazioni, a marzo sul mercato dell’usato sono ancora una volta le alimentazioni tradizionali (gasolio e benzina) a mantenere le prime posizioni, ma le vetture ibride a benzina, che sul mercato del nuovo si confermano al primo posto con una quota mensile del 34,2%, registrano un aumento del 42,2% conquistando una quota del 4,7%. Da segnalare il notevole incremento delle auto a metano (+91,2%) a fronte di una pesante flessione delle propulsioni elettriche (-30,9%), ancora allo 0,5% di quota. Nelle minivolture in vetta alla classifica si confermano invece le autovetture diesel (53,5% di quota a marzo 2023, in aumento rispetto a marzo 2022, quando era il 52,6%), mentre l’incidenza delle ibride a benzina raggiunge il 5,9% e quella delle alimentazioni a gpl il 7,1%. Vetture che con tutta evidenza hanno ancora mercato sia da parte dei concessionari sia dei privati.  

Bilancio mensile positivo anche per i passaggi di proprietà dei motocicli che, al netto delle minivolture, hanno messo a segno a marzo un incremento del 10,1% rispetto allo stesso mese del 2022.

Nei primi tre mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 i trasferimenti netti di proprietà hanno archiviato incrementi del 6,1% per le autovetture, dell’1,4% per i motocicli e del 5,3% per tutti i veicoli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

Nota dolente, anche per il mese di marzo, la costante frenata delle procedure di radiazione nel settore delle autovetture, cui corrisponde un’ennesima crescita del parco circolante italiano. Le radiazioni delle quattro ruote hanno evidenziato un calo del 7,7% rispetto a marzo 2022, con 92.170 pratiche (numero più basso negli ultimi 20 anni per il mese di marzo, se si esclude marzo 2020). Il tasso unitario di sostituzione mensile si attesta pertanto a 0,54 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 54), attestandosi complessivamente a 0,62 nel primo trimestre dell’anno. In terreno positivo, al contrario, le radiazioni di motocicli, che vantano a marzo un incremento del 3,7% rispetto all’analogo mese 2022.

Da gennaio a marzo 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 le radiazioni hanno archiviato decrementi del 12,2% per le autovetture e del 10,4% per tutti i veicoli, con un aumento del 6,1% solo per i motocicli.

40 case automobilistiche per la 9ª edizione di Fleet Motor Day

A Vallelunga presente tutta la filiera automotive

Il 18 aprile nel centro di Roma la tavola rotonda dei CEO dei brand che racconteranno come si sta affrontando il cambiamento epocale del settore

Si prospetta un’edizione da record per Fleet Motor Day, che si svolgerà tra Roma e l’Autodromo di Vallelunga i prossimi 18 e 19 aprile.

Confermato il format con doppio appuntamento nella 9ª edizione di Fleet Motor Day, la manifestazione dedicata alla mobilità aziendale organizzata da Fleet Magazine in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio e delle Associazioni ANIASA e UNRAE.

Martedì 18 aprile a Roma – Spazio ai contenuti, le tavole rotonde

Presso Lo Spazio Vittoria di via Vittoria Colonna, si svolgeranno due tavole rotonde di approfondimento istituzionale e tecnico, a cui si aggiungerà, per la prima volta nella storia dell’evento, una prestigiosa sessione nella quale verranno coinvolti i numeri uno delle Case. Che ci racconteranno come i costruttori si stanno preparando al cambiamento. Proprio (l’epocale) cambiamento sarà al centro di tutti i dibattiti. Che il settore automotive dovrà affrontare dapprima al proprio interno, per poi poter gestire le plurime metamorfosi richieste dall’agenda mondiale.

Questi i temi trattati:

C’erano una volta le Case

Come e perché le Case automobilistiche si stanno trasformando

La grande corsa

Come arrivare al 2035 tra batterie, e-fuel e biocarburanti

La mobilità ai tempi della telematica

Nuovi servizi e opportunità dalla trasformazione tecnologica in atto. Per i noleggiatori, che non offrono più solo il “ferro” e per le società di telematica, sempre più presenti e attive nelle flotte aziendali.

Mercoledì 19 aprile all’autodromo di Vallulenga – le prove in pista

I Fleet&Mobility Manager delle aziende potranno mettersi alla guida dei modelli messi a disposizione dalle 40 case automobilistiche presenti al Fleet Motor Day: Audi, BMW Group (con i brand BMW e Mini), Ford, Ford Pro, Hyundai, Jaguar Land Rover, KIA, Koelliker (con i brand Aiways, B-ON, EVUM, Maxus, SsangYong e Wuzheng), LYNK & CO, Mazda, MG, Nissan, Renault, Skoda, Stellantis (con i brand Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Opel e Peugeot), Tesla, Toyota Motor Italia (con i brand Toyota e Lexus), Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali e Volvo.

Le flotte guidano l’elettrificazione del sistema auto

Infrastrutture, costi incerti e situazione internazionale alla base dei dubbi dei 103 fleet manager intervistati per la survey Fleet Magazine realizzata in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand

Il processo di elettrificazione delle flotte aziendali procede lento, ostacolato da dubbi su infrastrutture e gestione quotidiana dei veicoli dotati di spina, anche se certamente molto più veloce rispetto al mercato in generale. È quanto emerge dalla survey sulla mobilità aziendale promossa dall’Osservatorio Top Thousand, composto da Fleet&Mobility Manager di grandi aziende, e dalla rivista Fleet Magazine. Nella survey denominata “La Grande Corsa” sono stati appunto intervistati telefonicamente ben 103 gestori di parchi auto, che hanno tratteggiato uno spaccato di quanto le aziende italiane stiano certamente affrontando l’elettrificazione delle flotte, scontrandosi però con alcuni ostacoli.

Nonostante la sostenibilità sia al centro di riunioni e comunicazioni, il cambiamento appare lento e appesantito da diverse criticità, complici le incertezze internazionali a livello politico e finanziario. Il processo però pare inarrestabile, se si considera che i Fleet&Mobility Manager prevedono un incremento nell’inserimento di veicoli ibridi ed elettrici, con una distinzione di ruolo nell’assegnazione: se le ibride saranno assegnate principalmente allo staff, le full electric andranno nei garage dei top manager. Anche per ragioni di posizionamento dell’azienda nello scacchiere della sostenibilità comunicata.

Parco mezzi aziendali, l’indice di gradimento delle motorizzazioni

I Fleet&Mobility Manager che hanno risposto alla survey gestiscono un parco mezzi di 133.466 unità, di cui il 53% sono auto e il 47% sono veicoli commerciali.

Per quanto riguarda le auto, la motorizzazione preferita in assoluto resta il diesel, anche in versione mild hybrid, con 45.295 veicoli. Segue a ruota il benzina con 9.490 auto, e il plug-in benzina con 5.743 unità.

Nei veicoli commerciali la via dell’elettrificazione appare ancora più lunga, con la presenza di 41.421 unità con alimentazione diesel e 11.221 a benzina, cui segue il metano con 3.357 unità, tallonato dai full electric presenti nelle flotte con 3.297 veicoli commerciali.

Tutti i dubbi sul plug-in

Considerate la versione di accompagnamento verso l’elettrificazione al 100%, la motorizzazione ibrido plug-in resta quella che desta maggiori dubbi tra gli interpellati. Per i Fleet&Mobility Manager si tratta di una motorizzazione inadatta a causa dell’autonomia elettrica insufficiente; infatti il 60% ha dichiarato che per questo motivo non ha inserito plug-in in flotta. Inoltre dalle risposte emerge la constatazione di inattendibilità dei dati di consumo del ciclo Wltp. La carenza di infrastrutture di ricarica (o la percezione di tale carenza) e l’incognita dell’ammontare delle spese effettive per la gestione concludono un puzzle che delinea un quadro di scarsa soddisfazione.

Ibride e full electric, se le provi non le lasci più

Pochi dubbi su ibride e full electric, ascoltando i manager che hanno già inserito queste tipologie di mezzi nelle proprie flotte. Ben l’81,3% dice che le vetture elettrificate hanno portato vantaggi nella loro adozione grazie a: 58% responsabilità sociale di impresa, 53% compliance con i valori aziendali, 34% agevolazioni alla mobilità per i propri dipendenti, a fronte di costi maggiori solo il 29% dice di aver ottenuto risparmi.  Quindi più marketing, pochi risparmi.

Il campione della Survey “La Grande Corsa” sulla mobility transformation

Tra gennaio e febbraio la redazione di Fleet Magazine ha coinvolto un campione di 103 aziende di diverse dimensioni nel questionario della survey “La Grande Corsa”. La somministrazione delle domande è avvenuta attraverso la metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), tramite interviste telefoniche dirette con i Fleet Manager. Tra le imprese interpellate hanno partecipato anche le 40 grandi aziende che fanno parte dell’Osservatorio Top Thousand, In totale le aziende intervistate gestiscono un parco auto di 133.466 veicoli, di cui 103.583 a noleggio (il 78% della mobilità di utilizzo).

L’Osservatorio Top Thousand rappresenta diversi settori merceologi: agricoltura, assicurazioni, banche e servizi finanziari, commercio, consulenza, edilizia, energia, enti pubblici, farmaceutica, food&beverage, GDO, industria, informatica, internet company, logistica, media, moda, progettazione, telefonia, trasporti.

Mercato auto, la quota rosa supera il 40%.

Le ibride ad un passo dalla prima posizione

UNRAE presenta le scelte femminili al Pink Motor Day

Due auto su cinque vendute negli ultimi tre anni sono state acquistate da una donna. Nel 2022 le autovetture acquistate dalla componente femminile sono state il 41,6% del totale, sostanzialmente stabile rispetto al 43% del 2021. “Anche se il trend di progressivo incremento delle acquirenti di auto nuove si è fermato, il legame fra le donne e l’automobile si conferma solido anche nel 2022, soprattutto se si considera che la quota potrebbe essere anche più alta se si potessero includere anche le donne che utilizzano vetture intestate agli uomini”, ha commentato Cristiana Petrucci, Responsabile del Centro Studi e Statistiche di UNRAE, presentando i dati aggiornati al Pink Motor Day, l’evento annuale dedicato alla mobilità al femminile.

Nella scelta delle motorizzazioni fra le automobiliste la leadership, diversamente dal mercato maschile dove è passata alle ibride, spetta ancora alle auto a benzina con una quota più o meno stabile al 36,8%, 20 punti in meno rispetto al 57% del 2019. Prosegue invece la corsa delle ibride che salgono al 35,4%, mentre continua la discesa delle diesel sotto il 10%, superate al terzo posto dalle auto a Gpl (13,2%). “E’ prevedibile nel prossimo anno il posizionamento delle ibride al primo posto anche fra le donne come già accaduto nel mercato maschile, dove però il sorpasso è avvenuto a spese del diesel, sceso più velocemente per le stringenti normative ambientali”, afferma Cristiana Petrucci.

Quanto all’età delle acquirenti, la fascia 46-55 anni resta la più rappresentativa a quota 27,1%, seguita dalla fascia 30-45 anni al 26,4% e al terzo posto si confermano le 56-65enni col 22,4%. Le over 65 pur in calo al 15,2% sono salde al quarto posto, mentre le più giovani 18-29enni risalgono al 9% dopo aver perso oltre un punto nel 2021. Sul fronte maschile, le tre classi intermedie di età presentano una quota molto allineata fra loro (intorno al 23%), mentre rispetto alle donne risultano molto più rappresentativi gli over 65 con il 22,1%.

Si vanno uniformando con quelli maschili i gusti in fatto di tinta della carrozzeria. E allora il grigio, che sale al 35,4%, è ormai il colore preferito e il bianco, che in passato deteneva la leadership, ora è al secondo posto ma in calo al 22,8%. Sul terzo gradino del podio c’è il nero che sale a quota 13,6%, seguito nell’ordine dall’azzurro/blu in discesa all’11,9% e dal vivace rosso stabile all’11,1%.

In rialzo il prezzo medio delle auto nuove, sia quelle acquistate dalle donne che dagli uomini. Le prime, come tradizione, hanno però speso di meno, in linea con la differenza dimensionale dei modelli scelti (l’84% acquista auto dei segmenti A e B contro il 63% nel mondo maschile) e in media 22.400 euro per un’auto nuova acquistata nel 2022, contro circa 28.500 euro spesi dagli uomini.

In conclusione, sul totale del parco auto circolante a privati in Italia a fine 2022, il 40% è posseduto da donne (che in relazione alla popolazione totale over 18 anni sono il 52%), e inoltre, più della metà delle auto guidate da donne sono a benzina (52,1%) e circa il 35% sono diesel, mentre al contrario la metà degli uomini guida una diesel e il 39% un’auto a benzina.

Per completare le curiosità, nel 2021 le donne che hanno preso la patente, secondo i dati più aggiornati del Ministero dei Trasporti, sono state oltre 454.800 (il 37% del totale neopatentati).

Mercato autoveicoli in Italia.

ACI:  frenata a febbraio per il mercato dell’usato  

Nuova battuta d’arresto per le radiazioni di autovetture

In frenata a febbraio il mercato dei veicoli di seconda mano, che chiude il bilancio mensile con il segno meno. I passaggi di proprietà di autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno contenuto le perdite registrando un decremento dello 0,7% rispetto al mese di febbraio 2022. Risultato peggiore per i passaggi netti di motocicli, che hanno archiviato una variazione mensile negativa dell’11,9%.

L’auto di seconda mano continua comunque a raccogliere più consensi rispetto al mercato del nuovo: per ogni 100 autovetture nuove nel mese di febbraio ne sono state vendute 180 usate (186 nel primo bimestre dell’anno).

Le preferenze sull’usato dei consumatori, per l’ennesima volta, hanno premiato a febbraio le alimentazioni più tradizionali (gasolio e benzina), mentre la quota delle vetture ibride a benzina è arretrata al 4,3% (era il 5,2% lo scorso gennaio) e quella delle elettriche resta ancora ferma allo 0,4%. Nuovamente in crescita, al contrario, la quota delle vetture di seconda mano benzina/gpl (+63,8% e un’incidenza sul totale del 7,3%), così come quella delle ibride a gasolio che non superano tuttavia ancora l’1% (+72,9% e un’incidenza dello 0,7%).

Nelle minivolture si confermano sempre sugli scudi le autovetture diesel (53% di quota a febbraio 2023, in lieve calo rispetto all’analogo mese del 2022, quando era il 53,2%). L’incidenza delle alimentazioni ibride a benzina sale invece a febbraio al 5,7%, con un incremento complessivo del 44,4%, superata tuttavia da quella delle bifuel benzina/gpl che si attesta al 7,4% . Da segnalare anche nei minipassaggi il balzo mensile delle auto ibride a gasolio (+90,9%), che a febbraio oltrepassano seppur di poco il traguardo dell’1% (1,1%).

Nel primo bimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 i trasferimenti netti di proprietà evidenziano aumenti del 4,7% per le autovetture e del 3,4% per tutti i veicoli, a fronte di un calo del 4,8% per i motocicli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

Ancora una forte battuta d’arresto nel mese di febbraio per le radiazioni, che nel settore delle quattro ruote hanno archiviato un decremento del 14% rispetto all’analogo mese del 2022 (numero più basso in assoluto per il mese di febbraio se si esclude l’anno 1996, precedente all’emanazione di incentivi alla rottamazione). Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,65 nel mese di febbraio (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 65) e a 0,66 nei primi due mesi del 2023. In crescita, viceversa, le radiazioni di motocicli che hanno chiuso il mese di febbraio mettendo a bilancio una variazione positiva del 4,8% rispetto a febbraio 2022.

Complessivamente da gennaio a febbraio 2023 rispetto agli stessi mesi del 2022 le radiazioni hanno archiviato decrementi del 14,5% per le autovetture e del 12,3% per tutti i veicoli, a fronte di un aumento del 7,4% per i motocicli.

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