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Gino Bruni

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Monopattini

Mobilità urbana: due ruote sempre più protagoniste

Infrastrutture ciclabili (metri equivalenti per abitante) – Reggio Emilia, Cuneo, Lodi, Verbania e Treviso.

Parcheggi biciclette presso stazioni ferroviarie – Bologna, Firenze, Ferrara, Piacenza e Treviso.

Bike sharing – Milano, Padova, Mantova, Bologna e Vicenza compongono il poker per numero di bici ogni 1.000 abitanti, mentre la top 5 per abbonati per 1.000 abitanti è invece composta nell’ordine da Mantova, Firenze, Reggio Emilia, Pesaro e Brescia.

Concentrazione moto nelle città partecipanti al focus (veicoli per 100 abitanti) – Imperia, Savona, Pesaro, Catania e Trieste.

Disponibilità parcheggi moto (stalli per 1.000 abitanti) – Firenze, Aosta, La Spezia, Imperia e Savona.

Bike e scooter sharing, sicurezza, disponibilità parcheggi e stazioni di ricarica veicoli elettrici: dal settimo rapporto dell’Osservatorio promosso da ANCMA e Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia, la fotografia delle politiche locali in favore di ciclisti e motociclisti

Crescono gli spostamenti privati su due ruote a pedale e motorizzate, aumenta ancora, anche se in modo modesto, la disponibilità media di piste ciclabili dopo l’impennata del 2020 e tornano a salire complessivamente le opportunità di sharing mobility e il loro utilizzo, con una marcata prevalenza dei monopattini. Ancora limitato invece l’accesso alle corsie preferenziali per i motocicli, mentre aumentano i punti di ricarica per veicoli elettrici, ma è sempre troppo bassa l’attenzione alla sicurezza di motociclisti e scooteristi da parte delle amministrazioni locali. È quanto emerge dal settimo rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, elaborato dalla società di consulenza Ambiente Italia e presentato stamane a Milano, attraverso un evento a cui hanno partecipato anche gli assessori con deleghe alla mobilità dei comuni di Milano, Parma, Genova e Palermo.

L’indagine, frutto di uno specifico questionario inviato nel corso del 2021, assieme allo storico e più articolato questionario sull’Ecosistema Urbano di Legambiente, a 106 Comuni capoluogo e a cui hanno risposto 94 amministrazioni, fornisce oggi la più completa e aggiornata panoramica delle politiche introdotte dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani e motociclisti. Il report rende quindi disponibili informazioni esclusive su piste ciclabili, sharing mobility, parcheggi dedicati e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani fornite direttamente dai governi locali.

Malgrado si confermi ancora profondo il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure introdotte, l’ultima rilevazione descrive comunque, tra luci ed ombre, una progressiva ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. Un incremento che ha riguardato i principali indicatori del report, ma che si dimostra ancora non proporzionale all’andamento del mercato di biciclette e motocicli e alla loro presenza in ambito urbano. I dati di vendita parlano infatti di oltre 1,9 milioni di biciclette vendute, con una crescita del 5% per le e-bike (dato 2021), mentre ciclomotori, scooter e moto ripetono il successo dell’anno scorso con oltre 291mila veicoli immatricolati nel 2022 (+0,95% su 2021).

BICICLETTE – Entrando nel vivo dei risultati del rapporto, dall’universo della mobilità a pedali arrivano importanti conferme per quanto riguarda il numero di comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (58%) e quello delle città che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno in una stazione ferroviaria: da 74% del 2020 al 77% del 2021. Solo buone le notizie sul fronte dell’infrastrutturazione, con la disponibilità media di piste ciclabili che, dopo l’exploit del 2020, raggiunge 9,86 metri equivalenti ogni 100 abitanti (era 9,5 nel 2020, +38% rispetto al 2015). Per quanto riguarda i servizi di bike sharing, indagata anche attraverso i dati dell’osservatorio Nazionale Sharing Mobility, Milano, Torino, Bologna, Firenze e Padova contano, da sole, il 71% della flotta complessivamente disponibile in tutti i capoluoghi.

Inoltre, nel 2021 il numero complessivo di bici in sharing a stazione fissa è di 12.184 di cui 2.272 a pedalata assistita e 9.912 tradizionali, in aumento rispetto al 2020 rispettivamente del 2,7% e del 7%. Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Padova, Torino e Bologna, tutte attorno al milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4 milioni di prelievi nel 2021. Il numero di prelievi totali annui aumenta del 7% rispetto all’anno precedente. Cresce infine anche la percentuale di comuni dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 46% del 2021 (era il 42% nel 2020).

MOTOCICLI – Con una media di 13,53 motocicli ogni 100 abitanti (erano 12,5 nel 2017), cresce nelle città italiane anche l’utilizzo di ciclomotori, moto e scooter. Come anticipato, sul fronte delle due ruote motorizzate, dove si assiste ad un importante crescita percentuale anche del mercato elettrico (+59%), rimane complessivamente ancora limitato l’accesso alle corsie riservate ai mezzi pubblici: una possibilità non permessa infatti nell’89% delle città. Rispetto al 2020 diminuisce infatti il numero dei capoluoghi in cui l’accesso è consentito in tutte o nella maggior parte delle corsie, passando da 8 a 3 (Taranto, Imperia e Venezia). L’ingresso è invece permesso solo in alcune corsie a Bergamo, Como, Genova, Milano e Reggio Calabria, che rappresentando il 6% delle città.

Poco confortanti anche i dati che riguardano la sicurezza. Rimane infatti pressoché invariato il numero dei comuni che scelgono di puntare sull’estensione di strade dotate di guardrail con specifiche protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti in caso di impatto e peggiora anche il dato sul miglioramento della sicurezza negli strumenti di pianificazione comunale, che non è percepito come una priorità per il 39% città interessate dallo studio. Per quanto riguarda la mobilità condivisa, nel 2021 lo sharing di moto e scooter elettrici risulta disponibile in 14 comuni, 6 in più rispetto al 2020 e 11 in più rispetto al 2015. In crescita, infine, anche la percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici, che aumenta passando dal 62% del 2020 e al 65% nel 2021 (era il 42% nel 2015).

MONOPATTINI – In forte crescita la diffusione dei servizi di monopattino-sharing, che nel 2021 ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,8 milioni) e raddoppiato il numero di noleggi del 2020. Dai dati del Sesto Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility emerge che il 52% dell’intera flotta di mobilità condivisa (carsharing, scooter sharing, bikesharing, monopattino-sharing) è rappresentata dai monopattini. Nel 2021 il 41% tra le 98 città che hanno fornito una risposta dichiara di avere un servizio di sharing di monopattini elettrici. Roma registra il maggior numero di veicoli (14.500), seguita da Milano (5.250) e Reggio Emilia con 1.600 veicoli disponibili.

Bari, con 1.500 veicoli, e Pescara, con 500 veicoli, manifestano un alto utilizzo di tali mezzi rispetto alle altre città con rispettivamente 1.569.435 e 592.002 prelievi annui effettuati. Per quanto riguarda infine gli incidenti con lesioni a persone che coinvolgono i monopattini elettrici sono stati registrati 2.000 incidenti con 2.107 feriti e 10 morti.

 “Questo lavoro – ha sottolineato il presidente di ANCMA Paolo Magri – ci permette ogni anno di accendere i riflettori sulle buone pratiche dei Comuni, ma anche di illuminare le tante zone d’ombra, come il tema della sicurezza, che contraddistinguono ancora la pianificazione della mobilità urbana. È evidente che le due ruote sono sempre più una risposta alla nuova domanda di spostamenti che viene dalla città: per questo chiediamo maggiore attenzione a tutti i livelli e guardiamo con preoccupazione ai tagli degli investimenti su infrastrutturazione ciclabile e sicurezza. Al contempo siamo anche convinti che la discussione sulla mobilità urbana non possa sicuramente tralasciare i motocicli, che rappresentano una soluzione di mobilità individuale fruibile, sostenibile e molto apprezzata dai cittadini”.

 “Il report che presentiamo – sottolinea il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani – dimostra ulteriormente come l’intero sistema della mobilità sia in continuo cambiamento, verso modalità di spostamento più semplici, sostenibili, pratiche per muoversi in città. Soprattutto le bici, con la crescita delle e-bike, la micromobilità elettrica e l’attenzione delle amministrazioni verso le zone a 30 km/h raccontano in modo impeccabile dove sia già la città del futuro. Quello che serve con urgenza è però un impegno chiaro del Governo, oltre che dei Sindaci, per la drastica riduzione delle stragi stradali, l’integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici. Le vite ogni giorno a repentaglio sulle strade urbane possono essere infatti salvaguardate solo attraverso nuove ed efficaci politiche, come le città30 che finalmente anche alcune amministrazioni italiane stanno avendo il coraggio di adottare. Politiche urbane che nel loro insieme cambino le città, le strade, il sistema della mobilità, gli stili di vita e di guida, per fermare crisi climatica e strage stradale”.

ACMA: Due ruote: è boom dell’elettrico per la mobilità urbana.

Nel primo semestre 2022 crescono le immatricolazioni degli scooter (+93,4% sul 2021) e dei ciclomotori (+77,4%), ottimo il risultato dei quadricicli (+157,8%). Bene le moto (+18%), mentre si conferma stabile l’andamento delle e-bike

La mobilità urbana in Italia cambia pelle e alimentazione. Nel primo semestre 2022 il mercato delle due ruote a trazione elettrica ha fatto segnare un robusto +82,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, portando l’incidenza dei veicoli a zero emissioni sul totale del mercato al 5,3%. Rispetto al 2021 sono stati infatti immatricolati 3.463 ciclomotori, pari a un +77,4%, 5.315 scooter (+93,4%) e 393 moto (+18%). È quanto si legge nel comunicato diffuso stamane da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) sull’andamento semestrale del mercato dei veicoli elettrici a due ruote.

Con il sostegno degli incentivi all’acquisto, sono i segmenti più utilizzati negli spostamenti in città a trainare un mercato in ottima salute, che mostra numeri molto positivi anche sotto la voce quadricicli elettrici (veicoli a quattro ruote della categoria “L” assimilabili ai motocicli) con 3301 unità vendute, pari a un incremento record del 157,8%. Degno di nota, inoltre, il peso delle aziende del Made in Italy, che raggiungono una quota di mercato complessiva del 31,3%.

Per quanto riguarda infine il mercato e-bike, le stime di ANCMA descrivono un andamento sostanzialmente stabile nei primi sei mesi dell’anno. Dopo i numeri da primato del 2020 e l’ulteriore +5% con oltre 295mila pezzi venduti nel 2021, la bicicletta a pedalata assistita continuerebbe la sua corsa senza tuttavia significativi aumenti rispetto agli anni precedenti.

“L’industria del settore sta rispondendo brillantemente alla crescente domanda di nuova mobilità, resa viva anche dell’esigenze post pandemiche, soprattutto in ambito urbano. E questo – ha commentato Gary Fabris, presidente Gruppo Veicoli Elettrici dell’associazione – riafferma il ruolo fondamentale del nostro comparto e delle due ruote nel soddisfare la necessità di spostamenti più sostenibili e veloci all’interno di contesti cittadini sempre più complessi e sfidanti. Infine, i prodotti sono sempre più performanti e fruibili, tuttavia malgrado la significativa crescita in termini percentuali, il mercato ha bisogno di sostegno per diventare maturo anche in termini di volume: per questo gli incentivi governativi rappresentano un aiuto strategico fondamentale, anche per promuovere culturalmente la diffusione di questi veicoli”.

Assicurazioni: e-bike, scooter sharing e monopattini, la nuova mobilità urbana amplia il mercato delle polizze

Giovani e alla ricerca del risparmio su benzina e parcheggi, in occasione dei 10 anni dal lancio del suo primo prodotto per motociclisti, 24hassistance traccia il profilo dei nuovi utenti delle due ruote

Nuovi utenti della strada, nuovi prodotti assicurativi. E tra coloro che scelgono le due ruote per spostarsi, soprattutto in città, sono sempre di più le persone che ricorrono alle biciclette tradizionali e a quelle a pedalata assistita, ai monopattini, al bike e scooter sharing. Al netto del costante successo dei motocicli negli ultimi anni, la conferma arriva dai numeri di mercato (e-bike a +5% nel 2021 dopo il boom dell’anno precedente e oltre 1,6 milioni di bici tradizionali vendute), dalla crescente diffusione delle opportunità di sharing e dalla presenza di monopattini nelle città (2,5 milioni di pezzi circolanti in Italia).

Ma c’è chi ha fotografato questa tendenza. 24hassistance, una realtà milanese associata a Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) insurtech milanese specializzata nell’assicurare le passioni dei propri clienti ha tracciato il profilo dei nuovi utenti delle due ruote. Lo ha fatto in occasione dei dieci anni di Motoplatinum, il suo primo prodotto per motociclisti nato dall’esigenza di combattere il caro assicurazioni, che dal 2012 ha assicurato oltre 1 milione di veicoli.

Ebbene, il Team Datalab di 24hassistance ha osservato che circa il 40% dei propri clienti ha iniziato a utilizzare, già dal 2020, nuovi mezzi di mobilità urbana per gli spostamenti in aggiunta o in alternativa all’auto e ai mezzi pubblici: di questi il 61% li usava più di due volte alla settimana. Percentuali che sono oggi cresciute rispettivamente fino al 60% e al 72%. Si tratta in egual misura di uomini e donne giovani, tra 18 e 34 anni, che preferiscono muoversi in città con mezzi di micromobilità e mobilità dolce (45% di scooter sharing elettrici, 30% bici, 25% monopattini).

Le motivazioni principali di questa scelta sono cambiate rispetto ai tempi della pandemia, quando l’unica ragione era il distanziamento sociale nel 60% dei casi. Nel primo semestre 2022 chi ha utilizzato mezzi di mobilità alternativa lo ha fatto, nel 39% dei casi, per una maggiore flessibilità oraria, per spostarsi più rapidamente nel traffico e per risparmiare su benzina, ZTL e parcheggi.   

Numeri e dati che hanno allargato anche il mercato delle polizze, favorendo la nascita di nuove soluzioni. 24hassistance ha lanciato negli ultimi mesi due prodotti inediti proprio per incontrare la nuova domanda di mobilità. Sono nati infatti Multimobility, che è stata in assoluto la prima polizza in Italia che tutela i conducenti di bici, e-bike e mezzi per la micromobilità elettrica di proprietà o in sharing offerta proprio da 24hassistance e Bikeplatinum, un’assicurazione che protegge la bici dal furto, anche quando parcheggiata in strada. Due offerte assicurative impensabili fino a poco tempo fa, a testimonianza di una reale trasformazione della mobilità cittadina che ha di fatto aperto scenari inediti anche sul fronte della convivenza urbana e, soprattutto, della sicurezza.

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