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Gino Bruni

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Tecnologia per l’Auto

BMW iX5 Hydrogen

Euro NCAP: Fiat Ducato il più sicuro tra i Van

“Oro” anche per Ford Transit

“Argento”: Mercedes-Benz Vito e Sprinter, Volkswagen Transporter,

Renault Trafic, Nissan Primastar, Volkswagen Crafter

“Bronzo”: Citroën Jumpy (Dispatch e Relay), Iveco Daily, Opel/Vauxhall Vivaro e Movano, Peugeot Expert e Boxer, Renault Master, Toyota PROACE

 “Non raccomandabile”: Nissan Interstar

Sticchi Damiani (ACI): “Solo perché i furgoni vengono utilizzati per scopi commerciali non significa che debbano essere meno sicuri delle auto”

Il consorzio internazionale Euro NCAP – al quale partecipa anche l’Automobile Club d’Italia – ha annunciato l’adozione, a partire da quest’anno, di nuovi e più severi criteri di valutazione della sicurezza dei furgoni, facendo così seguito al lancio del Commercial Van Safety Rating del 2021. 

“Le tecnologie di sicurezza e le soluzioni innovative si stanno sviluppando a ritmo sostenuto – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI – ed Euro NCAP deve adeguare, continuamente, i propri criteri, per garantire che i costruttori mantengano l’impulso a innovare e a rendere disponibili le più recenti tecnologie di sicurezza su tutti i veicoli che circolano sulle strade europee”.

“Solo perché i furgoni vengono utilizzati per scopi commerciali – ha sottolineato Sticchi Damiani – non significa che debbano essere meno sicuri delle autovetture ed – entro il 2026 – dovranno soddisfare i medesimi requisiti”.

Ducato e Ford Transit d’“Oro”

I risultati – resi noti oggi – delle prove effettuate sulla base dei nuovi paradigmi, confermano Fiat Ducato il migliore dei diciotto mezzi selezionati (già sottoposti a test lo scorso anno), nonostante la valutazione del van Stellantis scenda da “Platino” a “Oro”. “Oro” anche per il Ford Transit.

Mercedes-Benz Vito e Sprinter, Volkswagen Transporter, Renault Trafic, Nissan Primastar e Volkswagen Crafter sono stati classificati “Argento”.

“Bronzo”, invece, per Citroën Jumpy (noto come Dispatch nel Regno Unito), Citroen Jumper (Relay),
Iveco Daily, Opel/Vauxhall Vivaro, Opel/Vauxhall Movano, Peugeot Expert, Peugeot Boxer, Renault
Master, Toyota PROACE.

In coda al gruppo, anche in questa serie di test, Nissan Interstar, considerato “non raccomandabile” a causa della mancanza di sistemi di prevenzione degli incidenti. 

In base ai piani di Euro NCAP, entro il 2026 i furgoni dovranno avere gli stessi requisiti ADAS delle autovetture. Da quel momento in poi, la valutazione prenderà in considerazione solo l’installazione di serie in tutti i mercati europei. Il consorzio ha, inoltre, in programma di introdurre presto uno schema di valutazione per i veicoli pesanti (HGV). Secondo Euro NCAP, infatti, la tecnologia ADAS può aiutare a prevenire o mitigare efficacemente le conseguenze degli incidenti che coinvolgono mezzi commerciali, incidenti che non sono più elevati come numero rispetto alle autovetture ma risultano, mediamente, più gravi. Con i nuovi criteri, infine, Euro NCAP dedica maggiore attenzione agli utenti vulnerabili della strada, con particolare riguardo agli scenari notturni e alla sicurezza di pedoni e ciclisti.  

I risultati completi delle prove sono disponibili sul sito www.euroncap.com

Nuova crescita per i furti d’auto: quasi 1 su 2 è un SUV

Secondo il report LoJack, le sottrazioni di auto sono ormai quasi tornate ai livelli pre-pandemia.

Superato il limite di guardia per i furti degli Sport Utility Vehicle.

Al Centro-Nord prevale il furto su commissione, al Sud il “cavallo di ritorno” e la sottrazione per appropriarsi dei pezzi ricambio.

Dopo il calo vissuto nel 2020 e nella prima parte del 2021, lo scorso anno i furti d’auto sono tornati a crescere avvicinandosi ai livelli pre-pandemia. Il business criminale sta prendendo di mira in modo particolare gli Sport Utility Vehicle che hanno raggiunto la quota record del 47% sul totale dei veicoli sottratti. Italia spaccata in due: al Centro-Nord prevale il furto su commissione e al Sud la sottrazione è propedeutica al, cosiddetto, “cavallo di ritorno” oppure allo smontaggio per recuperare i pezzi di ricambio.

Allerta rossa in Campania, Lazio, Puglia e Lombardia. Sono questi i principali dati e trend che emergono dall’analisi “Stolen Vehicle Recovery 2023”, curata dall’Osservatorio di LoJack, la società americana parte del colosso CalAmp leader nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati; un instant report elaborato prendendo in considerazione gli oltre 400.000 dispositivi installati a bordo di veicoli in circolazione sulle nostre strade.

Il 2020 e i primi mesi del 2021 hanno rappresentato un arco temporale straordinario anche per i furti d’auto, a causa dei vari lockdown e degli stringenti controlli da parte delle Forze dell’Ordine che hanno di fatto frenato la circolazione, imprimendo una stretta a queste attività criminali.

Con la ripresa della libera circolazione e anche dei flussi turistici, il business ha recuperato vitalità e nel 2022 ha registrato un +4% rispetto all’anno precedente, compiendo un significativo avvicinamento ai dati registrati nel 2019.

Stando ai numeri, nella ripresa del fenomeno non si sono registrate particolari novità per quanto attiene alle aree del Paese più colpite da questa piaga. Si è confermata, infatti, la polarizzazione intorno a 5 regioni, che insieme sono teatro di oltre 9 furti su 10: Campania (33%), Lazio (24%), Puglia (21%), Lombardia (12%) e Sicilia (2%).

A segnare, almeno in parte, uno stacco rispetto al passato è il livello di attenzione dei ladri d’auto per i SUV: ormai quasi metà dei furti, il 47%, riguarda questi veicoli. Solo tre anni fa questa percentuale era al 33%.

Passando all’analisi delle modalità e degli sbocchi di queste attività, il report sul 2022 consegna un fenomeno furti decisamente “regionalizzato”, con specificità differenti a seconda delle aree territoriali in cui avvengono. Nel centro-nord del Paese, con particolare focus su Milano e Roma, le sottrazioni dei SUV hanno raggiunto quasi la maggioranza. Mercati di sbocco di questi mezzi sono oggi principalmente la rivendita sul territorio nazionale o il trasporto in altri Paesi dell’est Europa per un nuovo proprietario.

In questo ambito si consolida il trend dei crimini messi a segno anche grazie al supporto di strumenti hi-tech, in primis attraverso la clonazione della chiave, che consentono di portare via il veicolo in pochi secondi senza lasciare alcun segno di effrazione. Oggi 1 furto di SUV su 3 è realizzato avvalendosi di questi supporti.

A sud della Capitale lo scenario cambia decisamente. Nelle aree più a rischio si sono ulteriormente rafforzate due differenti dinamiche. In Campania, dove i ladri d’auto prendono di mira soprattutto le “utilitarie”, resta molto diffuso il cosiddetto “cavallo di ritorno”: le auto rubate vengono successivamente restituite al proprietario dietro pagamento di un riscatto.

Contesto totalmente differente è quello pugliese, in cui le vetture vengono rubate soprattutto per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Qui l’urgenza di rilevare e recuperare l’auto rubata è, se possibile, ancora più elevata. Se non si recupera la macchina entro le 12 ore successive al furto, a essere trovata sarà spesso solo la carcassa del veicolo, depredato di tutti le preziose componenti in vere e proprie centrali di smontaggio allestite in capannoni o in strutture improvvisate nelle campagne pugliesi.

Ma quali sono i modelli di auto e SUV più rubati secondo i dati LoJack? La top five vede sempre in testa la FIAT Panda, seguita dalla Toyota RAV4, dalle FIAT 500 e 500X e dalla Jeep Compass.

“Il 2022 ha segnato un vero e proprio ritorno alla normalità anche nella nostra lotta contro i furti di auto. Come emerge anche dai dati del nostro Osservatorio, questo business criminale ha oggi ripreso vitalità e il particolare focus sui SUV conferma anche la capacità delle organizzazioni criminali di seguire le evoluzioni del mercato e sfruttare al meglio la connettività dei mezzi anche per sottrarli in pochi secondi, senza lasciare tracce. Lo scorso anno, grazie alla nostra tecnologia e all’intervento sul campo del nostro team al fianco delle Forze dell’Ordine abbiamo contribuito concretamente al recupero di circa 2.250 veicoli per un valore complessivo di oltre 106 milioni di euro.”, ha commentato Sandro Biagianti – Direttore Sicurezza LoJack, che ha aggiunto, “Tra le novità registrate lo scorso anno anche la crescita dei furti di vetture ibride ed elettriche, spesso sottratte per ‘recuperare’ e rivendere sui mercati paralleli i pacchi batteria, i cui costi incidono in modo significativo sul valore della vettura”.

Come proteggersi efficacemente dal furto Nella lotta continua tra guardia e ladri, dal 2006 LoJack è al fianco di automobilisti, aziende e concessionari nel rilevamento e recupero delle auto rubate. Le soluzioni LoJack possono contare su tassi di recupero unici sul mercato grazie: ai dispositivi installati a bordo delle vetture dotati di tecnologia in radio-frequenza, non schermabile, in grado di rilevare i veicoli in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci (container, sotterranei e garage); a una centrale operativa attiva in ogni momento del giorno che segue passo dopo passo le attività di ricerca e recupero; a un team sicurezza LoJack che quotidianamente supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al proprietario.

Alla tecnologia in radio frequenza, che negli anni si è rivelata essere la più efficace nella battaglia contro i furti, oggi si sono aggiunte anche le soluzioni telematiche; un’integrazione che consente di rilevare con crescente precisione e tempestività i veicoli rubati. Dal suo arrivo in Italia LoJack ha supportato le Forze dell’Ordine nel rilevamento e recupero di oltre 16.000 veicoli, per un valore complessivo di quasi 500 milioni di euro

Racing Force: i caschi trainano il successo dell’azienda di Ronco Scrivia.

Racing Force è il Gruppo leader nel mercato dei dispositivi di sicurezza per il motorsport, con il catalogo più completo e avanzato. All’insegna della protezione e della performance usati in tutto il mondo da piloti di ogni livello, dai professionisti top agli amatori, dai team e dai costruttori di qualsiasi campionato, dalla Formula 1® al Campionato Mondiale di Rally WRC®; dalle serie Gran Turismo e Stockcar al Karting.

L’azienda con sede a Ronco Scrivia, quotata sul segmento Euronext Growth a Milano (RFG) e Parigi (ALRFG), ha comunicato i dati di vendita consolidati relativi al quarto trimestre 2022 ed all’intero esercizio:

I ricavi consolidati nel quarto trimestre 2022 sono pari a € 13,4 milioni, in crescita del 21,3% rispetto a € 11,0 milioni nel quarto trimestre del 2021 (+18,5% a cambi costanti);

Le vendite consolidate 2022, in crescita a doppia cifra rispetto al 2021, rappresentano un nuovo record storico per il Gruppo e sono state consuntivate in tutte le aree geografiche, con particolare riguardo alle macro-aree delle Americhe, in crescita del 44,3%, ed EMEA, in crescita del 22,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Tutte le tipologie di prodotto sono in sensibile aumento, con il Driver’s Equipment in particolare evidenza (+30,0%), trainato dal sempre maggiore successo dei caschi, mentre il segmento delle Car Parts registra un +15,9% e gli Other crescono del 21,6%.

 “Nel 2022 abbiamo ancora una volta aggiornato il record di vendite, in un contesto macro sempre più complesso, a dimostrazione della qualità della nostra offerta e della nostra strategia”, ha commentato Paolo Delprato, Presidente e Amministratore delegato di Racing Force Group. “L’obiettivo di Racing Force è continuare ad investire in ricerca e sviluppo per proporre al mercato soluzioni innovative che migliorino costantemente le qualità, la sicurezza e le performance dei nostri prodotti. Questa è la chiave del nostro successo, il cui merito va a tutte le nostre ragazze e ragazzi che ogni giorno con passione e dedizione ci spingono sempre più verso l’eccellenza. A loro va il mio personale ringraziamento.”.

Il bilancio di Racing Force Group sarà approvato il prossimo 29 marzo e i dati saranno presentati e commentati durante una call in data 30 marzo. Le modalità di partecipazione alla call saranno confermate prossimamente.

Pambuffetti PJ-01, l’hypercar italiana presente a MIMO 2023

Pambuffetti PJ-01, la nuova hypercar ideata in Umbria e realizzata in soli 25 esemplari, conferma la sua presenza all’Autodromo Nazionale Monza durante il MIMO Milano Monza Motor Show, in programma dal 16 al 18 giugno di quest’anno.

L’hypercar da 1,5 milioni di euro porta su strada i concetti di una monoposto racing, grazie a un motore aspirato V10 di 5.2 litri e 820 cavalli, che muovono una scocca di alluminio e carbonio che contiene il peso a soli 1.100 Kg, e un rapporto peso-potenza di 1,3 Kg/cv che conferisce immediata reattività alla vettura.

L’autovettura con le due anime, quella racing e quella stradale.

Tuttavia non è stato sacrificato il comfort dell’abitacolo, dove il telaio si evolve per regalare al guidatore un’esperienza di guida unica nel suo genere, grazie a brillanti intuizioni come la posizione di guida con la pedaliera più alta del bacino, accorgimento che consente di liberare completamente l’anteriore e il fondo lasciando spazio ai flussi aerodinamici.

I sedili con scocca in carbonio e le cinture a quattro punti rimarcano l’animo racing del progetto, e tutto l’abitacolo è un trionfo di alcantara e carbonio, con inserimenti di pelle pregiata.

Il MIMO 2023 oltre a ospitare l’esposizione delle case auto e moto 2, i test drive di tutte le motorizzazioni, porterà per la prima volta in Europa, l’Indy Autonomous Challenge, la gara tra monoposto a guida autonoma gestite da università e istituti di ricerca di tutto il mondo.

Nasce Toyota For All: Veicoli  dedicati a persone con mobilità ridotta

La visione di Toyota di mobilità del futuro è centrata sulle persone, per dare vita, attraverso lo sviluppo tecnologico, i suoi prodotti e servizi, ad una società sostenibile e inclusiva nella quale ogni individuo possa muoversi ed esprimere liberamente le proprie potenzialità.

L’obiettivo è quello di fornire soluzioni di mobilità innovative, sicure, sostenibili e studiate su misura sulle necessità delle persone, anche con ridotta autonomia motoria, che consentono di spostarsi più liberamente e facilitano la vita quotidiana, senza lasciare indietro nessuno.

L’impegno di Toyota è concreto: oggi è un operatore di mobilità a 360 gradi che offre soluzioni di trasporto e tecnologie avanzate in grado di rispondere alle esigenze in continua evoluzione della società passando di fatto da casa automobilistica a mobility company.

Proprio nel rispetto di questo impegno, ovvero assicurare a tutti la massima libertà di movimento, Toyota amplia oggi la sua gamma di prodotti con alcuni modelli pensati per le esigenze dei passeggeri con mobilità ridotta.

Toyota Proace Verso e Proace City Verso, in versione accessibile, sono studiati per accogliere al meglio anche persone in carrozzina e offrono le stesse condizioni di sicurezza, qualità e comfort dei modelli di serie.

Toyota Proace City Verso è disponibile in allestimento con pianale ribassato e rampa d’accesso.

L’ingresso e l’uscita dal veicolo sono facilitati dalla rampa manuale – dal peso contenuto, quindi manovrabile con facilità -, mentre il ribassamento del pianale crea lo spazio in altezza utile per ospitare la persona in carrozzina seduta accanto ai passeggeri della seconda fila.

Toyota Proace City Verso può ospitare 1 persona in carrozzina e altri 4 passeggeri, nella versione L1, o 5 passeggeri nella versione L2.

Toyota Proace Verso

Disponibile nelle versioni L1 e L2, con pianale ribassato consente di trasportare 1 persona in carrozzina e fino a un massimo di altri 7 passeggeri, conservando tutti i sedili originali. Nell’ultima fila si possono installare due ulteriori sedili, girevoli e richiudibili a parete.

Questi, insieme alla rampa in versione Genius, permettono di ricavare 2 ulteriori posti viaggio se la persona in carrozzina non è presente.

Toyota Proace Verso può inoltre essere equipaggiato con il sollevatore monobraccio ad azionamento elettrico, il che permette di trasportare fino a due persone in carrozzina.

Per garantire una mobilità accessibile a tutti e su misura di ogni singolo cliente, Toyota ha reso disponibile i prodotti Mobility For All sull’intera gamma di motorizzazioni di Proace e Proace City, tra cui troviamo propulsori benzina, diesel o 100% elettrici.

Ribaltina Turbo Slide

Oltre alle nuove soluzioni sulla gamma Proace Verso, per gli altri modelli di casa Toyota, da oggi è disponibile Turbo Slide, la ribaltina pensata per facilitare l’accesso al sedile del passeggero anteriore della vettura, disponibile su Yaris, Yaris Cross Corolla e C-HR.

Di semplice installazione, sia su vetture nuove che usate, la ribaltina può essere comodamente richiusa quando non utilizzata grazie al suo speciale meccanismo di rotazione.

Gli allestimenti dei veicoli sono stati sviluppati in collaborazione con Focaccia Group, azienda di riferimento nella progettazione e produzione di soluzioni per il trasporto delle persone con disabilità.

Tutti i componenti utilizzati testati e certificati secondo gli standard europei e i veicoli allestiti hanno ottenuto l’omologazione europea.

Le auto più “verdi” secondo “Green Ncap”

I risultati dell’ottava serie di test 2022 con valutazione aggiornata e migliorata:

3 STELLE: Ford Puma a bioetanolo

2,5 STELLE: Ford Puma a benzina e Focus Mild Hybrid, Mercedes – Benz Classe T a benzina

2 STELLE: Kia Sportage Mild Hybrid

1,5 STELLE: Land Rover Range Rover diesel

Green NCAP sottolinea l’impatto positivo del bioetanolo – come combustibile alternativo – sulle emissioni di gas serra.

Green NCAP, nell’ultima valutazione del 2022, ha analizzato sei vetture: Kia Sportage 1.6 T-GDI dotata di un sistema Mild-Hybrid a 48V; Mercedes-Benz Classe T T180; Land Rover Range Rover D350; Ford Focus 1.0 EcoBoost Mild Hybrid e Ford Puma 1.0 EcoBoost Flexifuel, con due diverse alimentazioni: benzina E10 standard e bioetanolo E85, (quasi puro). I risultati dei test hanno dimostrato che il bioetanolo ha notevoli benefici sulla riduzione complessiva dei gas serra e sull’impatto globale sull’ambiente.

Nasce a Monza 777 Hypercar, la monoposto ad altissime prestazioni ma non proprio economica.

All’Autodromo Nazionale Monza è iniziata ufficialmente la storia della nuova casa automobilistica: 777Motors, fondata dall’imprenditore collezionista Andrea Levy.

La 777 Hypercar è una  monoposto dalle altissime prestazioni che sarà prodotta in edizione limitata in sette esemplari.

La vettura è  il risultato di numerose collaborazioni eccellenti.

Il motore  della monoposto è un V8 aspirato, 4.500 cc di cilindrata, che sviluppa 730 cv a 9.000 giri, alimentato da carburanti sintetici.

La 777 Hypercar è il risultato di quanto di più avanzato e innovativo proponga l’ingegneria automobilistica un modello – dichiarano –  non pensato per competere,ma per offrire a una clientela privata una hypercar a elevatissime prestazioni per uso esclusivo in pista, ispirata ai modelli endurance ma sviluppata senza dover sottostare ad alcun tipo di regolamento tecnico.

I sette esemplari prodotti della 777 Hypercar saranno venduti a 7 milioni di euro ciascuno.

Anteprima mondiale della Toyota Prius di quinta generazione, 100% ibrida plug-in per l’Europa

La lunga tradizione d’innovazione giunge alla quinta generazione con la Prius più efficiente di sempre.

Le vendite europee saranno caratterizzate esclusivamente dal powertrain Plug-in Hybrid Electric, sottolineando la leadership di Toyota nell’elettrificazione e rafforzando la scelta di powertrain elettrificati disponibili su tutta la sua gamma.

Nuovo design aerodinamico mozzafiato e accelerazione migliorata per una guida entusiasmante.

Anteprima mondiale oggi in Giappone e a Los Angeles auto Show, anteprima europea a seguire il 5 dicembre.

 Toyota presenta oggi il nuovo capitolo della storia Prius, fatta d’innovazione ingegneristica e design accattivante, con la prima mondiale del suo modello di quinta generazione.

La Prius ha avuto un grande impatto su Toyota e sul mondo dell’auto sin dal suo lancio nel 1997, affermandosi come un’autentica icona automobilistica simbolo dell’elettrificazione e delineando in maniera netta e decisa i trend futuri in termini di tecnologia. La nuova generazione, che in Europa sarà disponibile esclusivamente come ibrida plug-in, compie il passo successivo in questo viaggio.

 Toyota è impegnata nel raggiungimento della carbon neutrality e la tecnologia ibrida originariamente introdotta dalla Prius continua a contribuire in modo significativo alla transizione verso le emissioni zero. La nuova Prius plug-in rafforza la gamma multi-tecnologica di Toyota, che comprende anche soluzioni elettriche a batteria (BEV) ed elettriche a celle a combustibile alimentate a idrogeno (FCEV), offrendo maggiore efficienza e soluzioni accessibili per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Come pioniera di nuove tecnologie, la Prius ha sempre ispirato il futuro di altri modelli e la nuova generazione non sarà da meno. Introduce il sistema ibrido plug-in Toyota di nuova generazione, un’evoluzione a tutto tondo caratterizzato da maggiore potenza grazie ad una nuova batteria ad alta capacità.

Un motogeneratore più potente e un motore da due litri coinvolgono i sensi del guidatore con una potenza combinata di 223 CV (164 kW) per un’accelerazione energica e reattiva. Inoltre, la nuova carrozzeria è disegnata nella mente l’aerodinamica per ottimizzare il flusso d’aria e ottenere un eccellente livello di efficienza nei consumi, maneggevolezza e stabilità.

Lo stile distintivo per cui Prius è diventata famosa si evolve verso un look più dinamico grazie a una silhouette tipica delle coupé, ispirando una forte risposta emozionale. È costruita sulla piattaforma GA-C di seconda generazione della Toyota New Global Architecture (TNGA), caratterizzata da un peso ridotto e rigidità aumentata. Grazie all’ottimizzazione del posizionamento della batteria e del serbatoio del carburante, si è ottenuto un baricentro più basso, per un’esperienza di guida accattivante e una guida senza pensieri.

Lo spazioso abitacolo combina divertimento di guida ed emozioni, utilizzando il nuovo concept “Island Architecture” di Prius per un interno pulito e spazioso. La posizione di guida è più bassa, creando una sensazione di sportività, mentre display e comandi sono posti per un’ergonomia ottimale.

Prestazioni di guida

Il sistema ibrido di nuova generazione porta con sé un’evoluzione a tutto tondo dell’esperienza di guida sulla Prius plug-in, fornendo più potenza e maggiore efficienza. Il motore TNGA 2.0l produce 148 CV (111 kW) e si combina con un nuovo motore elettrico da 160 CV (120 kW) per una potenza totale del sistema di 223 CV DIN (164 kW). Rispetto ai 122 CV (90 kW) dell’attuale generazione in configurazione ibrida plug-in, la maggiore potenza garantisce un’accelerazione esaltante.

Con l’obiettivo di consentire la maggior parte della guida quotidiana in modalità EV, l’autonomia in modalità EV è stata migliorata ed è maggiore del 50% rispetto alla generazione attuale. Questo grazie a una nuova batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh. Le celle a maggiore densità di energia consentono un packaging ottimizzato e il pacco batteria è quindi abbastanza compatto da poter essere installato sotto i sedili posteriori, abbassando il baricentro.

Nella ricerca della massima efficienza, il tetto opzionale a pannelli solari può generare energia totalmente pulita.

Design – Esterno

L’iconica forma a cuneo, marchio di fabbrica della Prius fin dalla seconda generazione, si è evoluta, adottando linee eleganti e moderne. La silhouette fluida ed elegante è stata realizzata abbassando l’altezza complessiva di 50 mm, spostando l’apice del tetto all’indietro e adottando pneumatici di diametro maggiore, fino a diciannove pollici.

Forme e linee non necessarie sono state evitate, lasciando spazio a un design generale semplice e pulito ispirato al flusso naturale dell’aria. La forma distintiva è esaltata da un passo più lungo di 50 mm rispetto alla generazione precedente. Allo stesso tempo, la lunghezza complessiva è stata ridotta di 46 mm.

Con una larghezza maggiore di 22 mm rispetto alla precedente, l’impronta a terra della Prius lascia trasparire dinamicità, mentre sul frontale il design “hammerhead” integra elegantemente luci che ne accentuano la forma distintiva. La vista posteriore è accentuata da un elemento d’illuminazione lineare tridimensionale che enfatizza il design futuristico e focalizza l’attenzione sull’audace logo Prius.

Design – Interni

Gli interni a tema black sono divisi in tre zone secondo la nuova “Island Architecture” di Prius: “surroundings”, “driver module” e “floating instrument panel”.

Per guidatore e passeggeri, l’ambiente è spazioso e costruito con materiali eleganti e di pregio, accentuati da dettagli armoniosi che evidenziano dinamismo e senso di utilità.

Il “driver module” si basa sullo schermo LCD TFT da sette pollici che si trova direttamente nel campo visivo del guidatore, migliorando la sicurezza in quanto il conducente può mantenere gli occhi sulla strada.

Il cruscotto di nuova concezione privilegia il comfort nell’abitacolo, caratterizzato da un layout pulito con un’intrusione minima nel campo visivo del guidatore, privilegiando usabilità e impatto visivo. Combina uno schermo centrale discreto e più basso e una plancia compatta per i comandi dell’aria condizionata, mentre l’illuminazione del cruscotto è collegata alle notifiche del Toyota Safety Sense, che manda avvisi attraverso cambiamenti di colore. 

Che si tratti delle sue prestazioni di guida inaspettate, della sua maggiore efficienza o del suo design elegante e dinamico dentro e fuori, la nuova generazione di Prius continuerà la tradizione d’innovazione iniziata venticinque anni fa. Questo nuovo capitolo della storia unica di Prius inizierà, stabilendo nuovi riferimenti in termini di tecnologia, efficienza e peace of mind, quando la quinta generazione di Prius Plug-in sarà introdotta in Europa nella primavera del 2023.

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