Si inaugura domani , venerdì 18 novembre, alle ore 11.00 nel Padiglione 7 di Fiera Milano (Rho) Milano AutoClassica 2022 che si preannuncia un’edizione ancora più generosa per qualità, quantità e spazi offerti, allargando l’esposizione ad un nuovo Padiglione e spostandosi strategicamente al centro di Fiera Milano.
Il taglio del nastro avverrà, come da tradizione, di fronte alle tre Regine della manifestazione che rendono tributo all’Ingegnere Mauro Forghieri, una delle menti più brillanti del settore automotive, recentemente scomparso. Le tre indiscusse protagoniste della Formula Uno, dal fascino immutato sono: Ferrari 312 B3 “Spazzaneve, del 1973, dal passo corto e dall’estrema ricerca aerodinamica studiata da Mauro Forghieri che aprì la strada verso la fortunata serie T che ha permesso a Niki Lauda e Jody Scheckter di vincere ben sette Titoli Mondiali tra Piloti e Costruttori.
La Ferrari 312 T4, classe 1979, è la quarta evoluzione della serie con cambio trasversale che tante soddisfazioni ha dato a Maranello, con i due titoli di Lauda nel 1975 e 1977 e quello sfiorato nel 1976. Progettata come tutta la famiglia “T” da Mauro Forghieri, molto innovativa nelle linee aerodinamiche, in controtendenza con il resto dei costruttori, può essere considerata la prima Ferrari a effetto suolo della storia ed è la monoposto che ha regalato a Enzo Ferrari l’ultimo Mondiale Piloti della sua vita , nel 1979, quando la straordinaria coppia composta da Jody Scheckter e Gilles Villeneuve ottiene 3 tre vittorie a testa, ma il pilota sudafricano Scheckter si laurea campione grazie ai migliori piazzamenti ottenuti (3 secondi posti). Nel 1981 la Ferrari si è convertita alla sovralimentazione con il doppio turbo KKK dopo aver sperimentato anche un compressore volumetrico Comprex, interessante dal punto di vista teorico, ma poi scartato per i problemi di messa a punto. La Ferrari 126 CK del 1980 era stata pensata intorno al più compatto 6 cilindri di 1,5 litri che conteneva i due turbo nella parte superiore della V di 120°. Telaio monoscocca in alluminio, la CK era caratterizzata da grandi fiancate che contenevano anche gli scambiatori di calore. Considerata una monoposto per le piste veloci, Gilles Villeneuve regalò il primo successo turbo alla Ferrari nel GP di Monaco, ripetendosi poi in Spagna sul tortuoso Jarama. Solo problemi di affidabilità tennero lontano la 126 CK dalla lotta per il titolo iridato.
L’area celebrazioni della Club House di Milano AutoClassica quest’anno rende omaggio all’ F40, l’iconica supercar di Maranello presentata per la prima volta 35 anni fa, esattamente il 21 luglio 1987, in occasione dei festeggiamenti dei primi 40 anni di vita dell’azienda automobilistica Ferrari. La F40, omologata per l’utilizzo stradale, fu la prima vettura realizzata in serie utilizzando, quasi esclusivamente, pannelli in Kevlar e in compositi di carbonio. Indiscussa icona di stile ed eleganza, dal profilo aerodinamico scaturito dalla matita di Pininfarina, la F40 incarnava l’apice del know-how tecnologico di Enzo Ferrari attraverso la perfetta unione della tradizione agonistica e stradale del marchio. Un capolavoro dal telaio in acciaio che prometteva prestazioni straordinarie – fu la prima auto stradale a superare la mitica barriera dei 300 km/h ! – anche grazie al motore V8 longitudinale da 2,9 litri, dotato di quattro valvole per cilindro e due turbocompressori con intercooler, che generava una potenza, eccezionale per l’epoca , di ben di 478 CV a 7000 giri/min.
Trentacinque anni dopo, il suo fascino evergreen resta immutato e si conferma una delle auto più quotate e desiderate dai collezionisti di tutto il mondo che ne potranno ammirare ben otto esemplari unici, provenienti da collezioni private, ospitati nella cornice della Club House della dodicesima edizione di Milano AutoClassica.
Venerdì 18 novembre alle ore 16.00, nel Padglione 7, Bonhams la nota casa d’Aste Londinese, con la “La Bonhams Milano Sale” presenterà oltre 50 auto da collezione, dalle anteguerra alle moderne supercar. A guidare la passerella, un duo di supercar Lamborghini: una Aventador LP780-4 Ultimae Roadster del 2022, stima di €1.100.000-1.400.000, l’ultima e più potente edizione del modello, che ora ha cessato la produzione, e una Aventador SVJ LP 770-4 Roadster Ad Personam del 2019, stima €900.000-1.100.000. Settant’anni di storia dell’Alfa Romeo saranno rappresentati da ben 13 tra i suoi modelli classici e storici all’asta a partire da un’Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pinin Farina del 1949, stima €450.000-550.000. Il modello del dopoguerra, disegnata dalla Pininfarina, era una delle auto più costose del suo tempo, posseduta da personaggi famosi come il principe Aly Khan, la sua allora moglie, la star di Hollywood Rita Hayworth e il principe Ranieri di Monaco. Altra rarità, l’Alfa Romeo 155 D2 berlina da competizione del 1996, stima €200.000-240.000: ex vettura del team JAS Motorsport Alfa Corse ha partecipato all’International Touring Car Championship, guidata dalla star delle corse italiane Stefano Modena con tre podi nella stagione 1996. L’auto è ora offerta con certificato Abarth Heritage. Degna di nota è anche l’Alfa Romeo 1900C Coupé, Serie 1 del 1953, stima €235.000-275.000: la prestigiosa coupé a due porte ,creata dalla Carrozzeria Touring, è stata la prima Alfa Romeo a presentare la caratteristica griglia a forma di cuore del marchio. La 1900C è eleggibile alla Mille Miglia, la “corsa più bella del mondo”. Tra le altre meraviglie presenti all’Asta di domani, una delle auto da collezione italiane più rare e ambite, la 1969 ISO Rivolta Iso Grifo Targa, stima € 650.000 – 750.000, versione aperta della GT ad alte prestazioni creata a Milano dalla meneghina Carrozzeria Pavesi, che torna nella città di origine per essere battuta ad un’ asta davvero esclusiva . E ancora la Carrozzeria Touring Superleggera Sciàdipersia Coupé, €420,000-€450,000 del 2017,
l’unica Sciàdipersia coupé costruita dalla rinata Carrozzeria , che si ispira alle tre Maserati 5000 GT della fine degli anni ’50 e si basa sulla contemporanea Maserati Gran Turismo, con motore V8 da 4,7 litri . La carrozzeria “a forma di freccia” è completamente ridisegnata, con un ampio tetto in vetro e questo pezzo unico, ha percorso solo 11.500 km da nuovo.
Il catalogo completo online è consultabile : www.bonhams.com/auction/28272/milano
Sabato 19 novembre, alle ore 16.00, nel Padiglione 6 imperdibile appuntamento per i collezionisti italiani ed internazionali e per tutti gli appassionati con l’Asta Wannenes di Auto e Moto Classiche & Youngtimer, un catalogo che si compone di 43 lotti: in apertura una serie di “automobilia”, seguita da interessanti moto per passare poi a una nutrita selezione di vetture che spaziano dagli anni Trenta al Duemila raccontando la storia di motori e successi che non smetteranno mai di far sognare gli amatori. Tra le proposte selezionate, il catalogo annovera rari modelli della casa di Maranello, tra cui una splendida Ferrari 2003 575M Maranello, uno dei soli 246 esemplari equipaggiati con il cambio manuale a 6 marce e dotato del ricercatissimo Fiorano Handling Pack (stima € 250.000 – 350.000). Tra le auto più desiderate del cavallino rampante, degne della celebre frase di Enzo Ferrari: “Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”, una Ferrari 512 TR del 1992 in splendide condizioni (stima 150.000 – 250.000 euro) ed una Ferrari 365 GT 2+2 del 1969 (stima 160.000 – 230.000 euro): un’auto totalmente conservata e mai restaurata, di proprietà della stessa famiglia. Tra gli altri brand a catalogo spiccano Alfa Romeo, Fiat, Porsche e, tra i veicoli a due ruote, la Puch MC175 Frigerio Semi-Works Enduro del 1975 (lotto 6, stima 5.000 – 10.000 euro) è una moto originale in tutte le sue parti, mai restaurata e dotata dei punzoni di alcune gare dell’epoca.
Il catalogo completo online è consultabile: https://wannenesgroup.com/it/auctions/classic-cars-motorcycles-youngtimer19-november-2022/
E ancora modelli iconici della Scuderia Sant Ambroeus che quest’anno a Milano AutoClsasica festeggia i 70 anni + 1 di attività esponendo una rosa di auto d’epoca da sogno tra cui una Renault Type C Voiturette di cui grazie al numero inciso sul differenziale, conosciamo la data di nascita: 7 luglio del 1900, accanto alla Detroit Electric Model 95, Chassis n. 13295 prodotta il 19 Agosto 1924, importata in UK dagli U.S.A. nel 1993 ed in seguito in Italia dal 2013; una Ferrari 166MM Barchetta Touring del 1950, un’Alfa Romeo 6C 1750 GS ZAGATO del 1931, una delle auto sportive più importanti, protagonista anche delle imprese di Tazio Nuvolari durante la Mille Miglia, una Iso Grifo A3/L del 1968 ed una Cisitalia D46/48 monoposto del 1947.
I biglietti si possono acquistare direttamente sul sito della manifestazione:
www.milanoautoclassica.com
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