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Gino Bruni

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Slalom: La Bubbio-Cassinasco ai nastri di partenza

Dopo un anno di stop forzato, il 27 giugno torna lo slalom Bubbio Cassinasco in terra astigiana, la competizione, affidata alla Supergara di Alba, già alla regia della storica Susa – Moncenisio e della Garessio – San Bernardo, vedrà impegnati piloti e vetture sul percorso di gara ritmato da quindici postazioni di rallentamento e disegnato lungo i 3300 metri di asfalto della provinciale che corre tra Bubbio e Cassinasco.

Mentre negli uffici si procede a protocollare le iscrizioni in arrivo (per iscriversi alla competizione c’è tempo fino alle ore 24 di lunedì 21 giugno), sul posto fervono gli ultimi preparativi per fare di questa ottava edizione, quella della ripartenza, una edizione speciale. Un’edizione al cui successo contribuisce, oltre al Comune di Bubbio e quello di Cassinasco, anche l’associazione “Langhe&Motori”, pronta ad offrire il proprio supporto allo slalom, ora valido per il Trofeo Centro Nord, che ambisce ad un posto nel calendario del campionato italiano della specialità.

 Il programma della competizione intitolata alla memoria di Stefano Tamburello, giovane appassionato di Loazzolo prematuramente scomparso, prevede, dalle ore 15 alle 20 di sabato 26 giugno, le operazioni di accreditamento presso la Chiesa ex Confraternita dei Battuti di Bubbio. Operazioni che, come tutta la manifestazione, si svolgeranno nel pieno rispetto di tutte le disposizioni in materia di contenimento dell’epidemia da Covid-19 e proseguiranno, domenica 27 giugno, dalle ore 7 alle 9.30.

Nella stessa giornata, chiuse tutte le carte, la parola della Bubbio – Cassinasco passerà definitivamente ai motori.

Alle  ore 11 si accenderà il semaforo verde per il via della manche di ricognizione del percorso di gara e, a partire dalle ore 13, orario previsto per la partenza della prima delle tre manches, sarà gara vera.

Tre manches per altrettanti tentativi a disposizione dei piloti per provare a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro della competizione.

 L’ultima volta, nel 2019, a salire sul gradino più alto del podio era stato il campione varesino Davide Piotti al volante di una Osella PA 8/9, vero mattatore della corsa con quattro successi in altrettante edizioni.

Automobilismo: la Susa – Moncensio spostata a data da destinarsi.

La decisione, comunicata da Supergara, l’organizzatore,  alla Federazione ACI Sport, si è resa necessaria vista l’incertezza della situazione sanitaria al momento della data prevista. Una condizione che, di fatto, impedisce lo svolgimento della gara nel clima di serenità che ha sempre caratterizzato e contraddistinto la manifestazione. Tale incertezza si riflette anche sui nulla-osta che le Autorità locali competenti per territorio devono rilasciare e che per il momento sono in sospeso.

Non si tratta comunque di una rinuncia come quella – dolorosissima – dello scorso anno ma, semplicemente, di uno spostamento a una nuova data da definire nell’interesse di tutte le parti coinvolte. Per allora, Supergara e i Comuni della Valle di Susa interessati dallo svolgimento della corsa più antica del mondo sapranno organizzare e mettere in scena lo spettacolo dei motori che piloti e spettatori, da anni, sono abituati a vivere da protagonisti: perché una corsa senza pubblico, per quanto bella, è una corsa a metà. La speranza è quella di tornare a vedere, lungo la strada che da Susa sale al Moncenisioil tifo dei giorni di festa per i campioni che, con la loro passione, rendono omaggio alla “Regina della Montagna”, come Enzo Ferrari definiva la Susa-Moncenisio.

Quest’anno saranno i cento anni dalla vittoria di Alfieri Maserati su Isotta Fraschini del 21 luglio 1921: allora era l’edizione numero sei e prima di lui, a scrivere il proprio nome sul Libro d’Oro della corsa erano stati, nell’ordine, Vincenzo Lancia nelle prime due edizioni, Felice Nazzaro, Ferdinando Minoia e Remy Reville. Verranno poi a cercare fama e gloria sulle mitiche “scale”, una serie di tornanti dalla forte pendenza che conducevano al traguardo, piloti leggendari come Achille Varzi, Piero Taruffi, Giuseppe Campari e Umberto Borzacchini.

La Susa – Moncenisio, insomma, non è una gara come tutte le altre: è una strada lungo la quale corrono, oltre ai piloti, anche la storia dell’automobilismo sportivo e la passione di chi questa corsa da 35 anni organizza, guardando certamente al futuro ma anche con la consapevolezza di dover preservare e onorare un nobile passato che pochi altri possono vantare.

Automobilismo: anche la Susa – Moncenisio rimandata a data da destinarsi.

Dopo 118 anni, causa il coronavirus la Susa Moncenisio, competizione che si corse per la prima volta nel 1902, è stata rinviata a data da destinarsi.

Il 13 e il 14 giugno si sarebbe dovuta correre la competizione di cui sono state scritte pagine memorabili della storia dell’automobilismo sportivo.

Dopo settimane di attesa, di speranza, di fiducia incrollabile nelle proprie capacità, ma anche di estrema consapevolezza della situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19, la Supergara, organizzatore della manifestazione, ha deciso di rinviare la sua manifestazione.

“In oltre un secolo di vita – commenta Mauro Scanavino, patron del sodalizio che organizza la gara -, la Susa Moncenisio è stata fermata solo da due conflitti mondiali e da problemi di natura finanziaria. Oggi, per senso di responsabilità e nel rispetto della salute e dell’incolumità di tutti i soggetti coinvolti e in attesa di chiare linee guida dettate dalla federazione, non avremmo potuto fare diversamente”. L’appuntamento è solo rimandato. Torneremo a far sentire il rombo dei motori delle auto da corsa lungo le curve della vecchia strada napoleonica che da Susa conduce al Moncenisio.

La Garessio – San Bernardo accende i motori

Sono ottantadue i piloti iscritti alla Garessio – San Bernardo, gara valida per il Trofeo d’Italia Centro Nord e la Coppa e per la Coppa di Zona: sette tra le vetture storiche e settantacinque tra le moderne.

Tra le vetture storiche, occhi puntati sulla bella sfida tra vetture con cilindrata oltre ai due litri che vedrà protagonisti Gerardo Macchi del Sette su Porsche 911, Rudy Mao su Lancia delta HF e Manuel Villa su Bmw M3.

Per la vittoria tra le moderne l’attenzione per ambizioni di alti classifica va ai numerosi iscritti tra le vetture del Gruppo E2 SC – ben sette – tra i quali spicca il nome Davide Piotti, al via su una Osella PA 8/9 Alfa Romeo, che già in due occasioni ha firmato l’albo d’oro della competizione.

A provare a sbarrargli il cammino verso il gradino del podio ci proveranno in tanti, primi tra tutti Andrea Grammatico, Giacomo Gozzi e Giuseppe Scozzafava in gara su spettacolari Radical SR4 Suzuki.

Con il meteo incerto fino all’ultimo e capace di mescolare le carte a favore dello spettacolo, mai come in questa edizione la lotta per la vittoria è apertissima e numerosi i pretendenti anche in altri gruppi come, ad esempio, Erik Campagna e Gianluca Moscatelli, il primo su Formula Arcobaleno, il secondo su Formula Gloria B5. Il gruppo più numeroso atteso al via è quello Speciale Slalom con ventidue piloti iscritti. Seguono, in ordine numerico, i venti in Gruppo A, i nove in Gruppo N e i sette tra le Shilouette, alcuni di questi capaci di riservare sorprese cronometriche nell’arco della competizione. Completano il ricco elenco iscritti della Garessio-San Bernardo 2019 i sei piloti in Gruppo E Italia e i due, uno per gruppo, in Gruppo Racing Start e Racing Start Plus.

Ad aprire la corsa tre vetture apripista. Dopo la Lancia Delta Evo condotta da Jessica Femia e la Ford Sierra Cosworth di Davide Durane, a sfilare per la gioia degli appassionati sarà l’ Abarth 1000 bialbero (nella foto) guidata da Marino Fulgenzio. La vettura, una splendida berlinetta preparata da Enzo Osella.

Il programma della Garessio-San Bernardo prevede una prima sessione di verifiche – tecniche e sportive – il sabato, dalle ore 16.30 alle 19, e una seconda, dalle 7.30 alle 10, nella mattinata della domenica di gara. Alle ore 11.30, dopo il consueto briefing con il direttore di gara, la parola passerà ai motori delle vetture impegnate nella salita di ricognizione del percorso. La prima delle tre manches in programma scatterà alle ore 13.

Garessio-San Bernardo, la storia

Quarantasei le edizioni della corsa, diciassette le “velocità in salita” e ventinove gli slalom organizzati dalla Supergara: a vincere la prima fu nel 1956 Piero Campanella con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce; l’ultima, nel 2018, Salvatore Venanzio su Radical R4 Suzuki nell’anno in cui la competizione era valida per il Campionato Italiano Slalom. In mezzo piloti e vetture che hanno scritto memorabili pagine della storia dell’automobilismo sportivo.

Oltre a Gigi Taramazzo, vero mattatore della Garessio-San Bernardo negli anni ’60/’70 e, dall’alto dei suoi otto successi, incontrastato “re del Colle”, tra i tanti nomi – anche stranieri come quelli di Klaus Steinmetz e Johansen Orther entrambi vincitori su Abarth 2000 – uno spicca in particolare: quello di Ada Pace. La “corridrice” torinese meglio conosciuta nell’ambiente delle corse con lo pseudonimo di “Sayonara”, trionfò nel 1962 al volante di una Osca 1000 realizzata a Modena dai fratelli Maserati: e quell’anno il Colle, per una volta, si colorò di rosa.

Dopo aver saltato l’edizione del 1973 per la famosa crisi energetica, la Garessio-San Bernardo visse la sua ultima stagione nel 1974, quando ad imporsi fu il torinese Eris Tondelli con la Chevron Sport.

Passarono appena quattro anni e la gara venne riproposta per un paio di edizioni. Ma la vera rinascita e la continuità nel tempo venne offerta da Mauro Scanavino che nel 1992, alla guida della Supergara, ripropose la corsa, subito resa importante da uno dei piloti più forti dell’epoca, il vercellese Augusto Cesari con la Lancia Delta S4. Da allora ai giorni nostri la Garessio-San Bernardo ha portato sul gradino più alto del podio i grandi della specialità: oltre a Cesari, troviamo nell’albo d’oro nomi come Pasquale De Micheli, Lorenzo Saracco, il siciliano Totò Riolo, il campano Salvatore Langellotto, Franco Cremonesi e Fabio Emanuele che qui ha vinto cinque volte.

Per info www.supergara.it

Automobilismo: 8 settembre è il turno della Garessio – San Bernardo.

Sono aperte le iscrizioni alla Garessio – San Bernardo che, sabato 7 e domenica 8 settembre, attirerà nello splendido borgo del cuneese piloti e vetture – moderne e storiche – pronti a sfidarsi in una classica della montagna.

Nel mese di settembre è in programma la  Garessio – San Bernardo, una delle gare più importanti del panorama automobilistico della montagna con i migliori protagonisti della specialità sfidarsi in tre manches cronometrate lungo gli oltre quattro chilometri che da Garessio, salgono al Colle San Bernardo.

Quarantasei le edizioni della corsa, diciassette le “velocità in salita” e ventinove gli slalom organizzati dalla Supergara: a vincere la prima fu nel 1956 Piero Campanella con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce; l’ultima, nel 2018, Salvatore Venanzio su Radical R4 Suzuki nell’anno in cui la competizione era valida per il Campionato Italiano Slalom. In mezzo piloti e vetture che hanno scritto memorabili pagine della storia dell’automobilismo sportivo.

Oltre a Gigi Taramazzo, vero mattatore della Garessio-San Bernardo negli anni ’60/’70 e, dall’alto dei suoi otto successi, incontrastato “re del Colle”, tra i tanti nomi – anche stranieri come quelli di Klaus Steinmetz e Johansen Orther entrambi vincitori su Abarth 2000 – uno spicca in particolare: quello di Ada Pace. La “pilotessa” torinese meglio conosciuta nell’ambiente delle corse con lo pseudonimo di “Sayonara”, trionfò nel 1962 al volante di una Osca 1000 realizzata a Modena dai fratelli Maserati: e quell’anno il Colle, per una volta, si colorò di rosa.

Dopo aver saltato l’edizione del 1973 per la famosa crisi energetica, la Garessio-San Bernardo visse la sua ultima stagione nel 1974, quando ad imporsi fu il torinese Eris Tondelli con la Chevron Sport.

Passarono appena quattro anni e la gara venne riproposta per un paio di edizioni. Ma la vera rinascita e la continuità nel tempo venne offerta da Mauro Scanavino che nel 1992, alla guida della Supergara, ripropose la corsa, subito resa importante da uno dei piloti più forti dell’epoca, il vercellese Augusto Cesari con la Lancia Delta S4. Da allora ai giorni nostri la Garessio – San Bernardo ha portato sul gradino più alto del podio i grandi della specialità: oltre a Cesari, troviamo nell’albo d’oro nomi come Pasquale De Micheli, Lorenzo Saracco, il siciliano Totò Riolo, il campano Salvatore Langellotto, Franco Cremonesi e Fabio Emanuele che qui ha vinto cinque volte.

Automobilismo: Pasquale Bentivoglio vince la Susa – Moncensio.

Pasquale Bentivoglio, su Tatuus Ninja, si è aggiudicato la Susa – Moncenisio e, per la prima volta in carriera, scrive il suo nome sul “Libro d’Oro” della corsa in salita più antica del mondo.

Il pilota comasco, nonostante la pioggia a complicare le cose, ha ottenuto la vittoria grazie al miglior tempo in ognuna delle tre manche regolarmente disputate.

Una pioggia mai battente ma sicuramente fastidiosa ha caratterizzato la gara obbligando i piloti a scelte di gomme e di strategie più difficili del previsto.

Seconda piazza, e vincitore di Gruppo E2SS, Andrea Grammatico, il mattatore delle ultime due edizioni della competizione organizzata dalla Supergara, al via su una Radical SR4 Suzuki con i colori della Scuderia Winners Rally Team. Il giovane pilota torinese è bravo a tenere il passo di Bentivoglio nelle prime due manche ma nella terza e decisiva salita commette uno dei suoi rari errori di guida che lo costringe a rimandare a data da destinare il tris a Susa.

Gradino più basso del podio per Luca Veldorale, portacolori della Scuderia Alta Valle Motor Sport, vincitore tra le vetture Gruppo E2 Silhouette con un’A112 Kawasaki.

Per i genovesi in gara da evidenziare la prova di Stefano Repetto (Fiat cinquecento motorizzata Suzuki) che ha ottenuto la quarta piazza assoluta. Ottava posizione assoluta per Giacomo Giovanni Gozzi (Radical SR4) con i colori della Scuderia Racing for Genova. Per la Scuderia Sport Favale 07, il miglior piazzamento (11° assoluto) è arrivato da Paolo Bordo su Renault Clio. I suoi compagni di Team Franco Vigo (Renault R5 GT T); Enrico Franzero (A112 Abarth) hanno tagliato il traguardo rispettivamente in ventesima e ventunesima posizione.

La Susa – Moncenisio accende i motori.

Tutto pronto per la Susa – Moncenisio, la competizione, organizzata dalla Supergara, che nella fine settimana richiamerà a Susa piloti e appassionati per una gara che in 117 anni – nel 1902 si corse la prima edizione – hanno scritto pagine memorabili della storia dell’automobilismo sportivo.

Sono oltre sessanta i piloti che hanno inviato la loro adesione a questo slalom.

Dopo aver vinto le ultime due edizioni al volante di una Kalikart Formula, Andrea Grammatico si presenta al via con una Radical SR4 motorizzata Suzuki, pronto a difendere il titolo e a cercare uno storico tris. Tra le sue legittime ambizioni e la realtà, un folto drappello di concorrenti in Gruppo E2SC dove, tra le tante, brilla la stella di Davide Piotti, per cinque volte in carriera sul gradino più alto del podio a Susa con la sua Osella PA 8/9. Tre gli iscritti tra le monoposto dove Erick Campagna, su Formula Arcobaleno, farà il possibile e l’impossibile per migliorare la seconda posizione conquistata nel 2018.

Scorrendo l’elenco iscritti, il gruppo numericamente più numeroso è il Gruppo Speciale Slalom con quindici piloti a giocarsi la vittoria. Seguono, in ordine numerico, i dieci in Gruppo A e gli otto in Gruppo N e in Gruppo E2SH. Quattro le storiche attese al via della competizione con la bella sfida in classe tra le Porsche 911 di Gerardo Macchi del Sette e di Giorgio Tessore che qui ha vinto nel 2017.

Tre le manche di gara in programma; tre tentativi per provare a vincere siglando il miglior tempo e scrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro della corsa inaugurato nel 1902 da Vincenzo Lancia su Fiat HP 24.

Il fine settimana motoristico avrà il consueto prologo nella giornata di domani, sabato 8 giugno, con le verifiche tecniche e sportive.

Domenica, una cinquantina di Lancia Delta Integrali – tra queste alcune splendide ex ufficiali Martini Racing – faranno passerella lungo il tracciato di gara per rendere omaggio alla storica gara.

Per i genovesi da evidenziare la presenza della Scuderia Sport Favale ’07 che schiererà cinque piloti. Da sottolineare la presenza di Paolo Bordo plurivincitore di titoli nazionali su Renault Clio RS. Della compagnia faranno parte anche Danilo Mosca (Peugeot 205 Gti); Gianfranco Vigo (Renault 5 GTt) Enrico Frazero (A112) ed Emanuel Traina su prototipo Alba Sp 02. L’altra scuderia: la Racing for Genova sarà rappresentata da Giacomo Gozzi su Radical SR4. Infine, Stefano Repetto sarà al via con una Fiat cinquecento.

Programma di gara

Sabato 8 giugno
dalle ore 16.30 alle ore 19.30
verifiche sportive presso Ufficio Turistico, C.so Inghilterra, 39 – Susa
e tecniche presso piazza Scuole Elementari, C.so L. Couvert – Susa

Domenica 9 giugno

dalle ore 7.30 alle ore 09.30
verifiche sportive presso Ufficio Turistico, C.so Inghilterra, 39 – Susa
e tecniche presso piazza Scuole Elementari, C.so L. Couvert – Susa

dalle ore 11.30 ricognizione ufficiale del percorso
ore 13.30 partenza della prima manche. A seguire le altre salite.

ore 18.00 premiazione

Automobilismo: fine settimana con la Susa – Moncenisio

Organizzata dalla Supergara, domenica è in programma la 52^ edizione della Susa – Moncenisio.

La competizione che dal 1902, anno della sua prima edizione, accende la passione per l’automobilismo sportivo.

Tre le manches di gara in programma; ognuna l’occasione per provare a vincere siglando il miglior tempo e scrivere il proprio nome nel “Libro d’Oro” della corsa. Il primo a farlo è stato Vincenzo Lancia su Fiat HP 24; l’ultimo, in una calda domenica di giugno, Andrea Grammatico primo, al volante di una Kalikart Formula, davanti a Erick Campagna su Formula Arcobaleno. Solo terzo Davide Piotti, per cinque volte in carriera il più veloce di tutti alla Susa – Moncenisio, su Osella PA 8/9. Tra le storiche, vittoria per Federico Fracasso in gara con una splendida Fiat 500 Giannini.
La competizione avrà il suo prologo alle ore 11.30 con la consueta ricognizione ufficiale del percorso. La gara vera e propria partirà alle ore 13 con la prima delle tre salite.

 

Nella foto il vincitore della scorsa edizione.

Automobilismo: slalom Garessio San Bernardo

Ultimi giorni di attesa per la  Garessio – San Bernardo, la competizione che domenica 9 settembre porterà sulle montagne del cuneese il tricolore del Campionato Italiano Slalom. La tappa piemontese della massima serie vedrà sfidarsi in tre manches cronometrate i migliori protagonisti della specialità.

Attesi al via tutti i piloti di casa e da tutta Italia a caccia di punti preziosi per un finale di campionato ancora tutto da scrivere.

Il tracciato di oltre quattro chilometri interesserà la panoramica strada che da Garessio porta al Colle San Bernardo con tornanti particolarmente impegnativi dal punto di vista tecnico.

Tra i protagonisti non poteva mancare il molisano Fabio Emanuele, vero mattatore di questo Slalom con cinque vittorie in carriera, tutte su Osella PA 9/90 Alfa Romeo. Meglio di lui solo Gigi Taramazzo, dominatore della competizione negli anni ’60/’70 e, dall’alto dei suoi otto successi, incontrastato “re del Colle”.

Il programma della Garessio – San Bernardo prevede una prima sessione di verifiche – tecniche e sportive – sabato, dalle ore 16.30 alle 19, e una seconda, dalle 7.30 alle 10, nella mattinata della domenica di gara.

Dopo la salita di ricognizione del tracciato alle ore 13 sarà dato il via alla  prima delle tre manches in programma.

Al tavolo di “regia” della gara ancora una volta sarà la Supergara di Alba.

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